37.La mia sola eccezione

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IAN POV

Che palle.

Altri messaggi.

Ma di che problemi soffre il coglione che ha deciso di fare una chat di gruppo di matematica? Così da organizzarci per uscire insieme...

Contaci.

Non fanno altro che parlare della gara, delle nazionali che ci aspettano.

Ma la fica non vi piace? Altri interessi? No?

Sai che c'è? Mi elimino. Per la terza volta. Se Lex chiede di nuovo di inserirmi gli farò saltare i denti.

Calo il cappuccio sulla testa, mi confondo tra la folla. Sono tornato da pochi minuti e il mio primo pensiero è stato correre a una partita di basket. Perchè c'è lui.

Dio, ho perso proprio la testa.

Un brivido irrompe lungo la schiena. Beau arriva in campo con Kyle e non capisco più nulla.
Black out fulminante.
Divento un dodicenne nel pieno del suo casino ormonale. Avanza lungo il bordo campo, una mano scosta quei ciuffi biondi dalla fronte.

Un principino di un fottuto film Disney, mancano solo gli uccellini che gli cinguettano attorno e i cervi che gli fanno la riverenza.

Si stringe nelle braccia, tortura quel piercing alla lingua coi denti quasi a strapparlo via. Lo fa quando è nervoso, soprattutto in un luogo affollato, esposto sotto mille occhi.

È fottutamente perfetto, cazzo.

Kyle fa cenno a Beau dalla mia parte.

Visto.

Fine dei giochi.

Ah, non sta guardando me ma Simon. Fottiti Kyle.
Fottiti Simon.

È venuto qui apposta. Sorridente. Spensierato.
Tranquillo, durerà poco.

Beau si siede su una delle panche e si scatta una foto. Il mio cellulare vibra.

È per me.

Cristo.

La foto lo inquadra col completino della squadra, le labbra distese in un sorriso che ho voglia di prendere a morsi.

Esiste qualcosa più bella di lui?

Manda dei messaggi. "Non vedo l'ora di vederti"

Anche a distanza mi manda il cervello in pappa.

"Torno domani"
"Decisione dell'ultimo minuto" scrivo.

Quel sorriso si spegne, la tristezza si dirama sul suo viso e il mio cuore caotico si sgretola in una pioggia di frammenti. No, non ci riesco. Sto per scrivergli che è uno scherzo, sono qui, volevo fargli una sorpresa.

Appunto, una sorpresa.

Mi beccherò i suoi insulti adorabili ma avrà un sorriso ancora più bello.

Beau è preso dal gioco, sorrido da ebete con la bava gocciolante ai suoi stessi sorrisi. Sono rapito dai suoi movimenti aggraziati, dagli scatti esplosivi.
Un orsetto con gli artigli.
Lo guarderei per ore.

Sussulto, mordo le labbra per non lasciarmi sfuggire un' imprecazione. Beau incespica di qualche passo ma per fortuna non cade a terra. Un ragazzone lo ha scaraventato via di proposito per appropriarsi della palla.
Poverino, ha appena firmato la sua condanna a morte.

Ah, ma guarda. La mia fragolina reagisce, contraccambia il colpo e lo prende anche in giro.

Sono fiero di lui, mi sta superando.

This could be nothingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora