40.Sirenetta pericolosa

2.3K 114 235
                                    

Le parole di Chaz sono colpi su un cuore di cristallo. A ogni colpo gli spacchi si diramano.
Lo rendono fragile, prossimo alla rottura.

Sento che sto per rompermi tra le lacrime.

Ian è assorto alla guida, la sua serenità è angosciante. Non lascia capire agli altri cosa prova, che pensiero tormenta la sua mente.

Ho imparato che se il suo cuore sanguina, è bravo a farlo gocciolare il più silenziosamente possibile.

Non è colpa tua. Non rovini niente. Semmai ripari, congiungi i pezzi tra strati di oro, li fai brillare di luce propria.

Quando un veleno inquina il tuo animo, preferisci lasciarti andare sul fondo piuttosto che spiegare agli altri cosa succede. Seppellisci, ancora e ancora, fino a che non ti ritrovi tra i cumuli di macerie. Ma ora mi rifiuto di capirlo, il suo silenzio mi devasta.

Si sbaglia se pensa che è solo un problema suo. Se riguarda lui, è anche un problema mio.

Prendo coraggio. «Non devi sentirti in colpa, Chaz dic-»

Distacca una mano dal volante per intrecciarla alla mia. Se la porta alle labbra e ci imprime un bacio.

«Lo so minou, non devi preoccuparti. Chaz fa sempre così, il tempo che sbollisce poi non si ricorderà nemmeno cosa ha fatto» rassicura in tono calmo. «Ho solo paura quando qualcun altro si trova con lui, tipo te.»

«È questo che non mi piace, la tratti come un'abitudine. Per quanto ancora vuoi continuare così? Chaz si divide tra attimi di furia e tranquillità e tu non puoi.» Arresto le parole sulla punta della lingua. Ho alzato la voce, non dovevo.

«L'ho sempre fatto» taglia corto, mantenendo lo sguardo fisso davanti a sè.

Raggiungiamo gli altri. Siamo felici per lui, non sembra abituato a festeggiare i suoi successi, è al limite dell'imbarazzo.

In questo giorno peggiore c'è una vittoria bellissima. Lui.

Lo abbraccio. Sollevo il viso, sfioro il suo naso col mio.

«Non puoi neanche immaginare quanto sia fiero di te.»

Mi avvolge tra le sue braccia. Non si stacca più.

Sono tranquillo quando Ian sta con me la notte, quando lo vedo a scuola o agli allenamenti, se esce con gli altri o stiamo tutti insieme. Comincio a vacillare quando rientra a casa sua. Chaz è una mina vagante, puoi trovarlo nella sua stanza chiuso per giorni, perso in strada in edifici abbandonati coi suoi amici a farsi. Torna solo perché a corto di soldi e li prende da Ian. Se non ci riesce potrebbe procurarseli altrove in modi peggiori che possono coinvolgere comunque suo fratello, come i debiti.

Lo aiuto a recuperare i brutti voti passati, lui mi spiega matematica. Si sono invertiti i ruoli. Ma così entro nel suo mondo, comprendo la sua passione.

Non riesco a dormire. Ian ha iniziato la prova in caffetteria, fuori città. Farà tardi, ma ho bisogno di vederlo.

Rientro dal bagno, schiudo la porta della mia camera.

È seduto sul davanzale della finestra, le gambe che dondolano all'interno della stanza, gli occhi che scorrono sul mio corpo. Guardo altrove, sovrastato da un'onda di calore.

Ridacchia e non fa che peggiorare la situazione. La mia pelle si increspa di piacere.

Un piccolo mazzo di girasoli avvolti da un fiocco poggia sul letto.
Ho un grande sorriso da ebete.

Balza sul pavimento, mi rovescia tra le lenzuola e le mie risate strozzate. Mi intrappola sotto il suo corpo muscoloso.

Allaccio le mani dietro il suo collo e lo spingo verso il bacio più dolce e caldo di questa giornata come i girasoli che mi ha portato.

This could be nothingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora