MY CHILDHOOD HATE

23- Maddy

Aprile 2018

Il terzo anno è molto più figo del primo e del secondo.

Per non parlare di quanto siano tutti più cresciuti e diversi.

Lucas adesso è alto 1,90. Il suo fisico è sempre più scolpito e le ragazze gli sbavano intorno in corridoio come se non avessero mai visto niente di più bello.

Io sono rimasta molto simile all'anno scorso, se non che ho iniziato a curare molto di più il mio aspetto.
Adesso faccio le unghie ogni mese, ho personalizzato il mio stile e i miei vestiti e acconcio i miei capelli in modo da renderli più voluminosi.

Adesso abbiamo 17 anni e la patente. Per un adulto possono essere pochi 17 anni, ma noi ci sentiamo già così grandi.

Io e Lucas non facciamo altro che pensare al nostro futuro, ai nostri studi.
Ci informiamo sempre su cosa dobbiamo fare una volta usciti da scuola.
Il nostro percorso sarà lungo e tortuoso. Studiare medicina in America non è poi così facile.
Dovremmo laurearci in biologia dopo 4 anni di università, frequentare una Medical School per altri 4 anni, fare tirocinio per tanti anni in base alla specializzazione che decidiamo di prendere e in più continuare a studiare per la specializzazione stessa.
Ma la cosa che mi sembra assurda è che nonostante mi spaventi tantissimo questo percorso, allo stesso tempo non vedo l'ora di crescere per affrontarlo il prima possibile.

Nel frattempo, nell'aula di letteratura, Niko tira un urletto poco virile.
《Oh mio Dio ragazzi. Sapete chi mi ha scritto?》

《Chi?》

《Edoardo! Ve lo ricordate vero?》

《Come dimenticare quell'estate.》
Rispondo tra me e me.

Dopo la partenza degli italiani, non abbiamo avuto più contatti con loro.
È rimasto tutto fermo a quell'estate, a quelle vacanze.
Nulla di tutto ciò è andato oltre.

Ognuno di noi aveva bisogno di tornare alla propria vita, alla propria pace.

Tutti litigavamo per qualcosa con qualcun'altro.
Gli unici ad essere andati d'accordo fino alla fine, erano stati Niko ed Edoardo, ma nonostante questo neanche loro si sono mantenuti in contatto, e Niko è rimasto per sempre con il dubbio di cosa provasse Edo.

Niko non ce l'ha mai rivelato, ma non è stato facile per lui dimenticarlo.
L'ho beccato più volte a controllare i suoi profili social per sapere se stesse bene o se fosse successo qualcosa nella sua vita.

《Credi che possa aver capito i suoi sentimenti per te?》
Domanda Lucas.

《È un po' presto per dirlo, ma ci spererò sempre.》

Sorridiamo.

Proseguiamo le lezioni come al solito, in una monotona giornata di scuola.

《Amici. Questa sera dobbiamo andare a ballare.》
Niko esce fuori con questa proposta.

《Parli della serata al Phantom?》

Il Phantom è un locale che organizza sempre feste, una specie di discoteca qui a Plainville.

《Assolutamente si. Ho bisogno di bere e dimenticare che l'amore della mia vita si trova a più di diecimila chilometri di distanza, quasi tredici ore di aereo.》

《Non sai neanche se è gay.》

《No ma so che per me potrebbe fare un eccezione. Guarda che cosa si perderebbe.》

《Ci sto, andiamo a ballare.》
Interviene Lucas.

《Perché? Tu devi dimenticare Chiara?》
Gli chiedo sfrontatamente.