39- Maddy

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Per la festa di Halloween io e Lucas ci siamo vestiti da Mr e Mrs Smith come promesso.

Devo dire che non mi sono mai sentita così felice di essere in coppia con qualcuno.
Indosso un lungo abito nero con un profondo spacco laterale che lascia intravedere la pistola allacciata alla coscia e dei tacchi vertiginosi, mentre al mio fianco Lucas indossa un completo giacca e pantalone nero con una camicia bianca e la pistola nei pantaloni.

《Sei accettabile vestita così.》

《"Accettabile?"》

Fa cenno di si con la testa con un'espressione poco convinta.

《Ti ricordi il film?》
Domando a Lucas.

《Certo che si. L'abbiamo visto insieme.》

《Ricordi anche la scena del tango?》

《Non mi starai chiedendo un ballo Mr Baldwin?》

Con una mano si gratta la testa e sorride.

Non riesco a crederci ma iniziamo davvero a ballare per casa una specie di tango.
Potevamo riuscirci senza litigare? Ovviamente no.

《Oh mio Dio Maddy fai proprio schifo a ballare?》

《Sei tu che mi hai calpestato il piede.》

《No, sei tu che hai infilato il tuo piede sotto al mio.》

Mi fa fare il casquè, facendo scorrere lentamente la sua mano, dal mio fondoschiena lungo tutta la schiena fino al collo mentre il mio corpo scende.
Poi con la stessa mano mi afferra la coscia e mi accarezza lentamente la gamba.

Sembra avere energia elettrica sotto le sue mani per tutte le scosse che sente il mio corpo quando lui mi tocca.

Ci ricomponiamo prima che accada l'inevitabile, ancora a corto di fiato.

《Ti aspetto in macchina, Maddy.》

Annuisco.

Saliamo in auto e collego il telefono alla musica. Ovviamente metto i Green Day.
Lucas abbassa completamente il volume. Ogni volta è la stessa storia con lui. Strade intere percorse o addirittura sbagliate solo per litigarci tra chi alzava il volume e chi lo abbassava.

Io sono una fan sfegatata dei Green Day, lui invece di Travis Scott e ogni pretesto è buono per litigare.
Da quando abbiamo preso la patente fino a prima di trasferirci qui a Los Angeles, abbiamo cercato la maggior parte delle volte di camminare con due macchine separate solo per poter scegliere autonomamente la musica. Adesso che invece abbiamo solo un'auto, non facciamo altro che discutere in continuazione.

《Mi sparerei piuttosto che ascoltare la musica che piace a te.》

Sempre il solito esagerato.

Sfilo la pistola finta dalla mia giarrettiera e gliela punto al collo.
《Bene, fallo allora.》

Con uno scatto velocissimo me la sfila dalle mani.

《Seriamente? Non ho dovuto neanche faticare per toglietela. Per fortuna che non è vera altrimenti saresti già morta.》

《Ero solo distratta, ok?》

Fa ruotare la pistola tra le sue dita e mi sposta leggermente il vestito per infilarla nuovamente tra la giarrettiera e la mia pelle.
Nel farlo mi accarezza la gamba con le dita.
Probabilmente non l'avrà neanche fatta apposta ed io mi faccio solo tanti strani pensieri inutili.

Arriviamo alla festa e raggiungiamo Anna e Niko vestiti da Joker e Harley Quinn.

Ovviamente Anna fa Joker e Niko fa Harley Quinn.
È proprio nel loro stile e li adoro per questo.

Ci fiondiamo in pista e subito alcuni compagni conosciuti all'università si aggregano a noi.

Dopo qualche bicchiere di alcool Niko ci fa una confessione:
《Io e Billie abbiamo deciso di voler provare a parlare con i suoi genitori di noi.》

《Niko, siete sicuri che sia il momento giusto? E se cercassero di separarvi?》
Mi preoccupo.

《Non ci sarà mai un momento giusto, Maddy. Ci sono solo momenti in cui trovi il coraggio di affrontare la realtà e momenti in cui non lo trovi.》

《Siete pronti a tutto quello che potrà succedere? I genitori di Billie hanno molto potere decisionale, sanno come ferirlo.》

《Dopo che è stato operato sono diventati più clementi, ma in effetti dopo che glielo direte probabilmente non lo saranno più.》
Interviene Anna.

Niko stringe noi tre in un abbraccio di gruppo.
《Voglio che voi ricordate queste parole: la vita è una, ed è troppo breve per non essere sinceri e non essere voi stessi. Noi per fortuna siamo molto fortunati, ma Billie l'ha provato sulla sua pelle. Non abbiate mai paura di essere chi siete e di aprire il vostro cuore.》

《Voglio confessarvi una cosa, sono anni che ci penso e voglio aprirmi con voi su questo. Credo che mi piacciano le ragazze. Cioè, anche le ragazze. Forse più dei ragazzi.》
Ci confida Anna.

Non so se è l'alcool a parlare o è solamente che la nostra amicizia è così bella che non la scambierei neanche per tutto l'oro del mondo.

《Io ho una voglia pazzesca di innamorarmi, anche se mi fa tremendamente paura ma sento che è il momento giusto di buttarmi.》
Confesso.

《Tocca a te Lucas.》
Lo invita Niko.

《Ho tremendamente paura di dimostrare i miei sentimenti a qualcuno e di aprire il mio cuore. Ho paura di subire quello che ha subito mia madre, o peggio, ho paura che io possa diventare come mio padre.》

Lucas si scola tutto il cocktail in un sorso e ricomincia a ballare come se nulla fosse.
Non avevo idea che il suo comportamento potesse provenire da tutto ciò che è successo con suo padre, non ci avevo mai pensato.

《Ciao Lucas. Ti ricordi di me?》
Una ragazza dai lunghi capelli neri si avvicina a lui.

《No, ci conosciamo?》

《No. Era solo per attaccare bottone.》

Lui ridacchia.

《Piacere sono Jade.》

《Lucas.》

《Lucas, quella lì è la tua ragazza?》
Indica me.

Lui si gira a guardarmi e poi si rivolge di nuovo a lei facendo "no" con la testa.

《Questo significa che sei libero?》

《Sembrerebbe di si.》

Dopo poco iniziano a ballare e lei si strofina su di lui più che può.

Ballano insieme per un arco di tempo che mi è sembrato infinito.
Io continuo a bere a ruota senza rendermene conto fino a che non riesco più a reggermi in piedi.

Una voce all'orecchio mi chiede se sto bene ma non riesco più a rispondere da quando sono ubriaca, poi vuoto.
Non ricordo più nulla fino alla mattina dopo che mi sveglio con un fortissimo mal di testa e una sensazione di nausea.

MY CHILDHOOD HATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora