EPILOGO- Lucas

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Io e Maddy dopo essere arrivati a Plainville abbiamo deciso di dedicarci alle nostre famiglie senza dire ancora nulla della nostra relazione, altrimenti l'argomento sarebbe stato quello per tutta la vacanza.
Organizzeremo una cena tutti insieme di proposito per comunicarlo a tutti.

Nel frattempo ci godiamo una mattinata a casa Norton, senza nessuno intorno perché sono tutti a lavoro.
È bello essere a casa, ma la quotidianità e la tranquillità di quando vivo da solo con Maddy nella nostra casa è tutt'altra cosa.

Ho decisamente trovato la mia pace con lei.

La sveglio solo dopo averle preparato una colazione abbondante.

I suoi capelli spettinati e gli occhi lucidi di quando si è appena svegliata, la rendono ancora più bella.

Protesta un po' e poi riesce finalmente ad alzarsi dal letto.

《La colazione è pronta. È sul tavolo in giardino.》
Le dico mentre le libero il viso dai capelli.

《È davvero una bella giornata oggi.》
Esclama appena mette piede fuori casa.

《Un giorno avremo anche noi una bella casa così. Con un giardino immenso.》

《Dott. Baldwin, mi sta già chiedendo di andare a vivere insieme? Siamo fidanzati solo da qualche giorno.》

《Lo dici come se non ti conoscessi meglio di me stesso.》

《Vada per la casa con il giardino.》

《C'è una cosa che voglio fare con te oggi, Madeleine.》

Storce la testa cercando di capire.

《Voglio fare qualcosa che mi ricorda i vecchi tempi.》

《Ho già capito. Fontana?》

《Fontana.》

Si alza dalla sedia e mi tende la mano.
Percorriamo tutto il fantastico giardino fino ad arrivare a quella fontana che possiede tanti dei nostri ricordi da bambini.

Si arrampica sul bordo della piscina a rischio di scivolare. Certe cose non cambiano mai. È sempre la solita bambina pestifera.

《Attenta, così puoi farti male.》

《Sei sempre il solito bambino rompiscatole.》

《Ah si? Vediamo se anche questo ti ricorda la nostra infanzia.》
Metto le mani a coppa e raccolgo l'acqua dalla fontana per poi rovesciargliela tutta sopra.

《Non ci credo che tu l'abbia fatto davvero.》

Cerca in tutti i modi di tirarmi dentro la piscina con scarsi risultati, perché non è semplice per quella piccola peste trascinare una persona dalla mia stazza.
Ma amore è anche lasciarsi torturare da quella pazza scatenata che ho al mio fianco, perciò mi lascio trascinare e adoro la sua faccia contenta mentre crede di avere più forza del previsto.

Ci ritroviamo a mollo nella fontana, inzuppati d'acqua.

La prendo e la metto a cavalcioni su di me.

Si muove lentamente, istigando tutti i miei istinti più oscuri e segreti.
Divento subito duro per lei. La aiuto a muoversi, a sfregarmi contro, e non posso fare a meno di ansimare al suo contatto.

Il solo pensiero di fare l'amore nello stesso posto che è stato uno dei simboli principali della nostra amicizia mi fa impazzire.

Le afferro una manciata di capelli da dietro la nuca e li tiro, facendola godere dietro questo gesto.

《Lucas.》
Sussurra.

《Madeleine.》

《Ti voglio.》

Le tolgo i pantaloncini e le mutandine e sprofondo dentro di lei, avvertendo subito i suoi lamenti di piacere.

Affondo le mie labbra sulle sue e le cado dentro l'anima.

Se chiudo gli occhi sogno me e lei, i turni in ospedale, noi in camice. Noi ad aspettarci a casa, nel bene e nel male. Sogno due bambini che ci somigliano correre per tutte le stanze.
Sogno lei con i suoi pigiamini sexy nel mio letto per sempre.

Riapro gli occhi e mi godo la visione più bella del mondo.
Lei con gli occhi chiusi, invasa dal piacere, che vuole solo me e me ne chiede ancora di più.

《Madeleine.》

《Lucas.》

La guardo intensamente negli occhi. Non l'ho mai vista più bella di così.
《Ti amo.》

《Ti amo dottor Baldwin.》

Non ho più alcun dubbio nella mia vita, solo certezze.
Voglio Madeleine Norton al mio fianco per sempre.

Il piccolo Lucas non crederebbe mai alle mie parole, anche se neanche lui si sarebbe mai voluto separare da lei.

MY CHILDHOOD HATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora