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Un silenzio sottile riempì la palestra ed in sincronia,i nostri occhi si incontrarono.«Iniziamo?» mi chiese,sedendosi a terra.
Annuii e mi levai la felpa che avevo addosso,rivelando il completino abbinato comprato qualche giorno prima.
Lui iniziò a fissarmi ed appena lo notai, senza riuscire a controllarlo,arrossii.
«Non ti posso guardare?»
Mi provocò,con un ghigno divertito.Io scrollai il capo,mentre trattenevo un sorriso per l'imbarazzo.
Poi presi il tappetino rosa che mi ero portata da casa e mi sedetti accanto a lui.
Iniziammo a fare degli esercizi basici,per riscaldarci,poi passammo a quelli più complessi.
«Io devo fare schiena» si voltò per guardarmi.
«Io gambe e glutei»
«Credevo che almeno la prima volta saresti stata più discreta» sorrise.
«Che intendi dire?» lo guardai interdetta.
«No niente» si alzò poi,subito dopo,per fare le trazioni alla sbarra.
In realtà capii bene cosa volesse dire,ma lì per lì,non ci vidi nulla di malizioso,erano semplici esercizi.
Iniziai dalle gambe,poi passai ai glutei e dopo mezz'ora feci una pausa,perché ero troppo stanca.
«Dove vai?» mi chiese lui,senza mostrare alcun segno di cedimento.
«A prendere una bottiglietta d'acqua!» urlai per farmi sentire,la casa era grande ed io mi ero allontanata.
«Già non ce la fai più?» mi chiese,appena ritornai.
«Ho solo sete» risposi,mentre bevevo a sorsi l'acqua fredda,appena presa dal frigorifero.
La mattinata fu impegnativa ma in fin dei conti,tranquilla.
«Cosa vuoi mangiare?»
«Non so,vedi cosa c'è» gli risposi,sedendomi sullo sgabello della cucina,intenta ad osservalo rovistare.
«C'è del pesto,ti va?»
Annuii e così,poco dopo,mise a bollire l'acqua.
«Io nel frattempo vado a lavarmi» disse volgendomi un'occhiata,per poi allontanarsi.
Dopo dieci minuti ero sul divano che scrollavo instagram,quando all'improvviso un rumore provenire dalla cucina mi allarmò.
«Kenan!L'acqua è uscita dalla pentola!»
lo chiamai,dopo aver spento il gas.Lui uscii dal bagno in accappatoio e con i capelli bagnati.
Io non potei che d'ammirare i suoi addominali e i suoi capelli,gocciolanti,i quali lo rendevano ancora più bello.
«Ti sei incantata?» alzò un sopracciglio.
Ritornai in me,dopo aver sentito la sua voce,che in quel momento aveva un tono compiaciuto.
«Scemo» gli risposi,anche se il sorriso che mi uscì ai lati della bocca,mi tradì.
Lo vidi ridere sotto i baffi per poi entrare in camera a cambiarsi.
Finito il pranzo,arrivò Vasilije con delle buste in mano.
«Ti serve aiuto?» gli chiese Kenan, notandolo in difficoltà.
«Ce la faccio» rispose il ragazzo.
«Che cosa hai comprato?»ero,sinceramente,molto curiosa.
«Altri attrezzi per la palestra»mi rispose.
«Posso capire perché vi allenate così tanto?»
I due si rivolsero uno sguardo che non riuscii a comprendere,come se si fossero detti qualcosa senza aprire bocca.
«Ci piace tenerci in forma» disse l'amico,anche se il suo tono era diverso.
«Eh si» intervenne Kenan per poi cambiare subito discorso.
«Vabbè io la riaccompagno» si rivolse a Vasilije, per poi guardarmi.
«Sei pronta?» incalzò.«Posso anche farmi venire a prendere da mio cugino,tranquillo»
«Dai passami il borsone» se lo portò in spalla senza nessuno sforzo ed aprì il portone,senza esitare.
Quella scena risultò molto attraente ai miei occhi.
«È stato un piacere» mi salutò l'amico ed io ricambiai.
In macchina il tragitto fu silenzioso fin quando non arrivammo sotto casa.
«Allora ci si vede» gli dissi prima di star per scendere dall'auto.
La sua mano,però,mi bloccò.
«Non mi saluti?»
«No» gli risposi con un sorriso,scendendo definitivamente dall'auto.
Lui indietreggiò il capo e sorrise divertito.
«Te ne pentirai Eva» abbassò il finestrino.
Non mi voltai indietro,cercai di non farmi vedere sorridente,ma mi era impossibile con lui,il sorriso usciva spontaneo.
Quella sera invitai a casa Jasmine,avevamo deciso di passare una serata relax,avremmo ordinato d'asporto e visto una serie tv.
«Allora,sei mai stata fidanzata?» mi chiese lei,dopo aver cenato.
«Sì,a sedici anni,ma è durata poco»
«Come mai?»mi chiese,con aria interrogativa.
«Non era quello giusto» risposi secca.
Lei annuii e vidi comprensione nel suo sguardo.
L'argomento si chiuse e mentre eravamo intente a guardare la TV una notifica attirò la mia attenzione.
Kenan
- 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑎 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖
- 𝑒𝑠𝑐𝑖
SPAZIO AUTRICE-
EiiChe cosa vorrà ora Kenan secondo voi?
Scusate se il capitolo di oggi è un po' corto ma ieri ne ho fatti uscire due quindi capitemi🥹
Fatemi sapere con una stellina o con un commento se questo vi è piaciuto!
A domanii,un bacio ❤️
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Semaforo rosso | Kenan Yıldız
Romance«Era come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare» L'aria frizzante di Torino sembrava pulsare di vita mentre Eva,appena diciottenne e con una valigia carica di speranze e sogni,si ritrovava immersa in un labirinto di strade acciottolate...