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𝐊𝐞𝐧𝐚𝐧
Era una mattina luminosa quando arrivai sotto casa di Eva,il sole filtrava tra gli alberi.Mi guardai allo specchietto retrovisore e mi sistemai i capelli.
La scommessa che mi aveva portato ad invitarla a vedere un mio allenamento,si stava materializzando.
La tensione mi accompagnava,quella sarebbe stata anche l'occasione per farle conoscere tutti i miei compagni di squadra.
Vidi Eva affacciarsi alla finestra,aveva i capelli raccolti in una coda ed un sorriso che le illuminava il viso.
«Pronta a vedere il tuo calciatore preferito in azione?» dissi sorridendo,appena entrò in auto.
«Quanto sei scemo» rise scrollando la testa.
Durante il tragitto verso la Continassa,l'osservai attento,giocava con le ciocche di capelli nervosamente ed ammirava Torino dal finestrino.
Appena arrivati,le mostrai l'ingresso ed insieme ci dirigemmo verso il campo.Il suono dei palloni che rimbalzavano,le grida dei ragazzi impegnati negli allenamenti e l'odore dell'erba fresca,oramai,erano diventati routine per me.
In un angolo,Andrea e Dusan si stavano riscaldando.Non appena la videro,notai Andrea che la squadrò curioso, riconoscendola subito.
«Kenan,hai portato la tua amica!» esclamò,con un sorriso malizioso sulle labbra,venendomi incontro.
«Eva non ti aspettavamo qui» disse Dusan poco dopo,avvicinandosi anche lui a me.
«L'ha convinta con una scommessa»
Spinsi Andrea per il petto,mentre lui rideva compiaciuto.«È vero,però sono curiosa di vederlo giocare» rispose lei guardandomi fissa negli occhi,dopo essere stata in silenzio fino ad allora.
Il suono della voce del mister,interruppe quel momento ed il riscaldamento iniziò.
Cercai di dare il massimo,corsi,dribblai e feci alcuni tiri in porta,tutto con un occhio su di lei.Ogni tanto la scrutavo,cercando di leggere le sue espressioni.
Alla fine dell'allenamento,tutti i ragazzi le si avvicinarono,sudati e sorridenti,probabilmente curiosi di conoscerla.
«Quindi,cos'hai pensato?Può diventare il tuo calciatore del cuore?» le chiese Andrea,divertito dalla situazione.
Eva sorrise.«È stato bravo dai»
«Il nostro Kenan è più che bravo» intervenne Danilo,portando un braccio sulla mia spalla.
La vidi presentarsi con tutti,sempre con il suo atteggiamento timido e riservato.
«Vabbè noi andiamo» dissi dopo un po',mi accorsi fosse quasi in difficoltà.
Ci allontanammo dal campo ed un silenzio assordante ci avvolse.
«Ma non ti sei fatto la doccia?» osservò la maglietta bagnata,appena entrati in auto.
«Ho notato non ti sentissi a tuo agio»
«Per non farti aspettare,non l'ho fatta»
affermai,mentre mettevo in moto.Mi guardò,quasi incredula,con quell'espressione che la rendeva ancora più bella.«La farai a casa?»
«No a casa mia non posso,Timothy mi ha chiesto di lasciargli casa per stare con una ragazza,la sua è distante dal ristorante in cui andranno»
«Vado a farla da Vasilije» ribattei,voltandomi per guardarla.«Ma è lontano da qui e fa freddo» la vidi farsi pensierosa.
«Potresti venire a casa mia»
Rimasi interdetto dalla proposta.
L'idea di farmi una doccia a casa di Eva,pur con un leggero imbarazzo,sembrava la soluzione perfetta.Pensai che avrei potuto trascorrere un po' di tempo con lei,conoscerla meglio,lontano dalle pressioni del lavoro e del gruppo di amici.
«Sei sicura?Non voglio darti fastidio» le dissi,anche se dentro di me,avevo già accettato.
«Non ti preoccupare» accennò un sorriso imbarazzata.
Dopo aver guidato per qualche minuto, arrivai davanti casa di Eva.Parcheggiai e ci avviammo verso l'entrata.
«Il bagno è nella stanza in fondo al corridoio» disse,mentre indicava la direzione.
Una volta dentro,mi dedicai rapidamente alla doccia,cercando di liberarmi del sudore e della terra accumulata durante l'allenamento.
«Eva non trovo il phon!» dissi,con ancora l'asciugamano in vita.
Uscii dal bagno cercandola con lo sguardo.
Si trovava in cucina,intenta a preparare qualcosa da mangiare.Indossava una maglietta larga e dei pantaloni del pigiama.
Si voltò a guardami ed arrossì poco dopo,ma cercò di nasconderlo,come faceva sempre.
«Sta nel cassetto in alto,mi sono dimenticata di dirtelo»
«Non ce la fai proprio a guardarmi in faccia?»la provocai dopo qualche secondo di silenzio.
«Pensa a vestirti e poi parliamo»
Mi misi a ridere per poi entrare in bagno ad asciugarmi i capelli.
Mi avvicinai con un sorriso,avvertendo il profumo del cibo che si mescolava con l'aroma fresco della doccia.«Posso aiutarti?» chiesi.
«È tutto sotto controllo»
«Ti vanno le crêpes dopo l'allenamento?»
incalzò girandosi a guardarmi.Annuii e mi sedetti sul bancone della cucina, godendomi il momento ed il suo viso concentrato.
Iniziai a chiacchierare con lei,raccontando di alcune giornate di allenamento.
Mi ascoltava attentamente,ridendo e commentando.
Quando finimmo di mangiare,mi fece una domanda che,lì per lì,mi lasciò sorpreso.
«Ti va di dormire qui?Il tuo amico non credo lascerà andare via la ragazza stasera»
SPAZIO AUTRICE~
EiiEva sembra si stia lasciando un po' andare..
Scoprirete nel prossimo capitolo il continuo di questa serata!
Scusate per non aver aggiornato ieri,purtroppo sono stata molto impegnata😭
Lasciate una stellina ed un commento,sempre se vi va!
A domani,un bacio ❤️
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Semaforo rosso | Kenan Yıldız
Romance«Era come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare» L'aria frizzante di Torino sembrava pulsare di vita mentre Eva,appena diciottenne e con una valigia carica di speranze e sogni,si ritrovava immersa in un labirinto di strade acciottolate...