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𝐊𝐞𝐧𝐚𝐧Era stata una sessione di allenamento intensa,segnata da sudore,fatica ed il caratteristico profumo dell'erba fresca del campo.
Domani avremmo dovuto giocare contro il Cagliari.
Entrai nello spogliatoio con una sensazione di soddisfazione.Avevo ancora il corpo scosso dall'attività,mi spogliai,rimuovendo lentamente la maglietta bianconera.
I miei compagni di squadra,ancora avvolti nei loro stessi pensieri,si scambiavano battute e risate,mentre il calore delle docce riempiva l'aria.
Dopo aver tolto le scarpette,mi sentii pronto a liberarmi di ogni tensione accumulata durante l'allenamento.Ma prima di andare in doccia,Dusan,mi si avvicinò,con lo sguardo curioso.
«Kenan è da una settimana che sei irreperibile la sera,è successo qualcosa?»chiese con un sorriso che tradiva un misto di preoccupazione e scherzo.
«Noi vogliamo uscire pure con te dopo allenamento»proseguì,mentre gli altri nello spogliatoio annuivano in segno di accordo,lanciandomi occhiate piene di aspettativa.
Il resto della squadra si univa al coro di domande ed io sentii come una leggera fitta al cuore,i miei pensieri volarono verso Eva,la quale era il motivo della mia assenza,questa settimana.
Vasilije,che non era mai stato particolarmente abile nel mantenere i segreti,interruppe il trambusto,rivolgendo la sua attenzione a me.
«Ve la ricordate la bella ragazza con gli occhi azzurri che portò Kenan qui?»
«Ecco,va da lei dopo allenamento»
disse,con un tono di finta noncuranza,ma con un sorriso furbo stampato in faccia.«Ah sì,Eva,la ragazza col vestito rosso!»esclamò Dusan,mentre si svestiva.
Il mio cuore saltò un battito mentre tutti gli sguardi si volsero verso di me,curiosi e inquisitori.«Sì,è proprio lei» risposi, cercando di mantenere un tono neutrale.
«Come dimenticarsela» intervenne Andrea,toccandomi la spalla divertito.
Le risate e le allusioni scabrose dei miei compagni iniziarono a riempire lo spogliatoio.Il mio volto tradiva una certa emozione,una miscela di affetto e protezione nei confronti di Eva,credo.
«Ho capito perché vai da lei,è proprio figa!»esclamò Weston,vedendo una foto che Vasilije gli mostrò.
Tutti scoppiarono in una risata contagiosa.
Mi sentii vulnerabile,esposto,e qualcosa dentro di me,mi spinse a difenderla con ferma determinazione.
«La smettete?»intervenni,cercando di mantenere un tono serio.«Si tratta di più di una semplice avventura»dissi,mentre il mio sguardo si indurì leggermente.
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Semaforo rosso | Kenan Yıldız
Romance«Era come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare» L'aria frizzante di Torino sembrava pulsare di vita mentre Eva,appena diciottenne e con una valigia carica di speranze e sogni,si ritrovava immersa in un labirinto di strade acciottolate...