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Le sue mani mi avevano guidata durante gli esercizi, i suoi sorrisi e le sue battute avevano reso leggero ogni sforzo, ogni sguardo che mi lanciava sembrava scavare dentro di me, lasciandomi senza difese.
Ero rimasta lì, a fissarlo, dopo aver sentito la sua proposta di farci una doccia, cercando di capire se scherzasse o meno.
«Insieme?» gli avevo richiesto dopo un po' che aveva cercato di rassicurarmi , la voce incerta, quasi flebile.
Lui si era limitato a ridere, un suono basso, morbido, che sembrava sfiorarmi la pelle. «Sì,insieme.Te l'ho già detto,siamo soli, siamo...noi»
Quelle ultime due parole mi avevano colpita più di tutto.
Noi.
Non eravamo ancora niente di definito, ma quelle tre lettere sembravano racchiudere tutto quello che avrei voluto essere con lui.
Con un cenno timido della testa, avevo accettato.
Mentre ci incamminavamo verso il bagno,mi prese la mano.
Era un gesto semplice, quasi banale, ma il calore della sua pelle contro la mia aveva acceso un turbine di emozioni dentro di me.
Ogni passo che facevo sembrava portarmi più vicina a un confine che non avevo mai osato attraversare prima.
Entrammo nel bagno, e il rumore dei nostri respiri sembrava amplificarsi in quella stanza piena di specchi.
Kenan chiuse la porta dietro di noi e si avvicinò, le sue mani ferme ma delicate mentre afferrava l'orlo del top.
Mi guardò per un momento, come per chiedere il permesso, e quando annuii leggermente, tirò su il tessuto, lasciandomi in reggiseno.
Sentivo il mio cuore martellare nel petto mentre toglievo i pantaloni, rimanendo in intimo.
Anche lui fece lo stesso, rimanendo solo con gli shorts.
Non riuscivo a smettere di guardarlo: il suo corpo atletico, le linee dei muscoli che sembravano scolpite.Eppure, non c'era nulla di aggressivo in lui; tutto, nei suoi gesti, era calmo, rassicurante.
Entrammo sotto la doccia.L'acqua calda ci avvolse immediatamente, e per un attimo tutto il resto sembrò sparire.
Kenan si avvicinò e mi sfiorò il viso con una mano prima di chinarsi per baciarmi.
Fu un bacio lento all'inizio, quasi esplorativo, ma ben presto diventò più intenso.
Le sue labbra premevano contro le mie con una forza che mi faceva tremare le gambe, e quando la sua lingua sfiorò la mia, sentii una scossa attraversarmi il corpo.
Mi lasciai andare completamente, le braccia avvolte intorno al suo collo mentre l'acqua scorreva su di noi.
La passione cresceva a ogni momento, eppure c'era una dolcezza, una delicatezza in tutto quello che facevamo.
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Semaforo rosso | Kenan Yıldız
Romance«Era come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare» L'aria frizzante di Torino sembrava pulsare di vita mentre Eva,appena diciottenne e con una valigia carica di speranze e sogni,si ritrovava immersa in un labirinto di strade acciottolate...