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Mi chiusi la porta alle spalle e mi appoggiai ad essa,dopo aver congedato Dimitri con un "ti faccio sapere".Un vortice d'indecisione si fece spazio in me.
Dimitri era un bravo ragazzo,al ristorante ero stata bene con lui,mi sentii subito a mio agio.
C'era qualcosa,però,che mi attirava a Kenan,probabilmente quella tensione tra di noi,che era impossibile da ignorare.
Decisi,alla fine,di posticipare la scelta al giorno dopo.
☀️
Mi svegliai presto per andare all'università.
Era il secondo giorno e già facevo fatica ad alzarmi dal letto.Passai la piastra,mi vestii comoda e mi truccai appena.
La giornata di studio passò tranquilla,inglese era da sempre stata la materia che più amavo e che più mi interessava, quindi ripetere la letteratura mi risultò semplice.
Appena uscita dall'università però notai una macchina fin troppo familiare parcheggiata ai lati della strada.
«Non mi guardare con quella faccia» disse Kenan appena mi vide avvicinarsi.
Avevo l'espressione rassegnata di chi già aveva capito a che cosa stesse andando incontro.
«Avevamo detto la palestra il mercoledì,oggi è martedì Kenan» mi girai a guardarlo senza ancora aver chiuso la portiera.
«Lo so ma non fa mai male allenarsi» mi scrutò per poi mettere in moto.
«Ma io non ho il cambio»
«Tranquilla,ora passiamo sotto casa tua» mi rispose con tale pacatezza che sembrava avesse già programmato tutto.
Arrivammo,successivamente,a casa di Vasilije,dove però,sembrava regnare il silenzio.
Sentivo solo Kenan torreggiare dietro di me.
«Mi sa che siamo soli» mi guardò,questa volta con occhi diversi,occhi che sembravano celare qualcos altro.
«Eh si» risposi girandomi intorno, per poi allontanarmi verso la palestra.
«Dobbiamo iniziare proprio adesso?»
«Perché che avevi intenzione di fare?» alzai leggermente un sopracciglio.
Si limitò a mostrarmi le sue fossette,che,come sempre,non riuscivano a non far sorridere anche me.
«Ti fai troppi film tu eh» dissi ridendo,mentre levai con cautela la felpa rossa,che questa mattina,mi aveva salvata dal freddo rigido di Torino.
«Ah quindi la sento solo io?»
«Che cosa?» lo guardai confusa.
«La chimica tra di noi» rispose tranquillo.
Una vampata di calore ricoprì le mie guance e per non farlo notare,mi girai per prendere il mio tappetino,così da iniziare gli esercizi.
«Fai finta di non sentire?» incalzò divertito,ancora in piedi.
Intanto che nel mio stomaco diverse sensazioni iniziarono a mescolarsi tutte insieme,molte delle quali ancora a me sconosciute,da fuori cercai di mostrarmi indifferente a quelle sue provocazioni,così,scrollai il capo.
«Vuoi allenarti con me o no?»
«Arrivo» rispose,sedendosi di fronte.
Dopo due ore,in cui lui non si era perso neanche un mio movimento,avendo sempre gli occhi fissi su di me, prendemmo l'ascensore per uscire da quella casa gigantesca.
«Mi piace questo completo comunque» dichiarò,mentre ero intenta a cercare il pulsante del piano terra.
«Ho notato» mi girai a guardarlo.
«Ah si?» sorrise.
Volevo controbattere ma senza preavviso azzerò le distanze fra di noi.L'aria iniziò a farsi più densa e lo schiocco delle nostre labbra pose fine a quel silenzio assordante.
Era un bacio rubato,ma dolce ed innocente,il contrario di quello che Kenan sembrava volesse fare in quell'ascensore.
«Non sai quanto l'ho voluto»
disse, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.A spezzare quel momento,però,fu la porta automatica che si aprì.
Dopo qualche minuto,in auto,la sua mano si appoggiò lievemente sulla mia coscia.
Sussultai, senza neanche rendermene conto.
«Come sei sensibile» spostò gli occhi dalla strada per poi accennare un sorriso compiaciuto.
«Smettila» risposi con aria divertita,levandogli la mano.
Dopo qualche minuto,arrivammo sotto casa.
«Comunque lo sapevo che avresti ceduto,ma non così in fretta» si mise a ridere,consapevole non fosse quella la verità.
«Ti devo ricordare che hai fatto tutto tu?»
«Ma vedi che stavo scherzando» mi sorrise nuovamente e si avvicinò per lasciarmi un bacio sulla guancia.
Improvvisamente,il suono di alcune notifiche sul mio telefono,attirò l'attenzione di entrambi.
𝑁𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜
- 𝑐𝑖𝑎𝑜 𝐸𝑣𝑎, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝐷𝑖𝑚𝑖𝑡𝑟𝑖
- 𝐸𝑑𝑜 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜
- 𝑎𝑙𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑖 𝑠𝑎𝑏𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜?
SPAZIO AUTRICE~
EiiIl bacio me lo avete chiesto ed è arrivato!!
C'è sempre però Dimitri che aspetta..
Fatemi sapere con una stellina o con un commento se questo capitolo vi è piaciuto!
Ps.Scusate se è corto ma oggi sono stata super impegnata😭
A domanii, un bacio ❤️
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Semaforo rosso | Kenan Yıldız
Storie d'amore«Era come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare» L'aria frizzante di Torino sembrava pulsare di vita mentre Eva,appena diciottenne e con una valigia carica di speranze e sogni,si ritrovava immersa in un labirinto di strade acciottolate...