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                                     ~Uscita dall'aula con una sensazione di leggerezza,il foglio con il mio voto in mano, non potevo fare a meno di sorridere

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Uscita dall'aula con una sensazione di leggerezza,il foglio con il mio voto in mano, non potevo fare a meno di sorridere.

Ventisette.

Non ero mai stata una ragazza attaccata ai voti,ma quel numero significava molto per me.Era la conferma che il duro lavoro aveva dato i suoi frutti.

Mentre i miei compagni di corso si affrettavano ad uscire,mi fermai un momento,prendendo un respiro profondo nel tentativo di immagazzinare quella sensazione di felicità.

Mentre mi dirigevo verso la fermata del bus, il pensiero di Kenan scivolò prepotentemente nella mia mente.

Quella notte trascorsa in macchina,mi aveva fatto capire che tra noi c'era qualcosa di più.
Ma provavo a non ammetterlo a me stessa, non ancora.

Eppure,la voglia di rivederlo era travolgente.

Decisi di andare a casa di Vasilije,sapendo che lui e Kenan si allenavano insieme il mercoledì.

Il bus sembrava eterno, ma finalmente arrivai.

L'emozione mi pervase all'idea di poterlo rivedere.

Bussai e Vasilije mi accolse con un sorriso, notai subito però che Kenan non era in casa.

«Dov'è Kenan?» chiesi,cercando di mascherare la delusione nella mia voce.

«Non ne ho idea,non mi ha detto niente»disse,alzando le spalle,mentre i suoi occhi cercavano di indovinare il motivo della mia visita.

«Ah davvero?Credevo che oggi si sarebbe allenato»

Vasilije,notando la speranza svanire sui miei tratti,si fece prendere dalla generosità.«Aspetta un attimo,ti do l'indirizzo di casa sua.Potresti trovarlo lì,magari non si è svegliato»

Non ci pensai due volte.

Dopo una seconda corsa in pullman,mi trovai davanti alla porta di Kenan.

Nonostante l'ansia,sentivo una vibrante eccitazione correre lungo la schiena.

Ero pronta a gettarmi tra le sue braccia,a  perdermi nei suoi baci.

Mentre l'attesa sembrava durare un'eternità,finalmente la porta si aprì, rivelando non Kenan,bensì una signora sulla cinquantina.

Non parlava italiano e,a giudicare dal suo accento,capii subito fosse tedesca.

Il cuore mi si fermò.

La madre di Kenan era davanti a me.

Ero stata così ansiosa di rivederlo,ed ora mi trovavo faccia a faccia con una parte della sua vita che mai avrei immaginato di scoprire.

Sulla bocca avevo un dolore,un misto di imbarazzo e confusione.Sarei dovuta tornare indietro?Dovevo scusarmi ed andarmene?

Mentre tentavo di ricordare qualche parola in tedesco,vidi un sorriso che mi rincuorò,in quel momento di confusione.

Semaforo rosso | Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora