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                                     ~«Un amico? Davvero?»La voce di Jasmine,mi riportò alla realtà,ponendo fine al turbinio di pensieri riguardanti la notte precedente

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«Un amico? Davvero?»
La voce di Jasmine,mi riportò alla realtà,ponendo fine al turbinio di pensieri riguardanti la notte precedente.

«Lui è Yildiz,vero?Quello della Juventus!»Entrò in casa,con gli occhi pieni di curiosità. «Dimmi tutto!Come vi siete conosciuti? Perché sei sparita sabato?»

Mi bloccai un momento,un velo di nervosismo mi pervase.Non volevo parlare di quel weekend.

«Ma non sei venuta fino a qui per dirmi qualcosa?» cercai di cambiare argomento.

La vidi sbuffare.«Sì beh,Dimitri.. ha chiesto di te.Voleva sapere perché hai rifiutato di uscire con lui sabato scorso»

«E lo vorrei sapere anch'io,a questo punto»
Mi lanciò uno sguardo d'intesa.

«Non so se voglio entrare nei dettagli»

Jasmine non si lasciò convincere.

«Eva,siamo amiche.Non puoi nasconderti dietro una scusa.C'è qualcosa che non mi stai dicendo,e voglio capirlo»

Sospirai,sentendo il cuore accelerare.

«Va bene,ok,ti racconterò tutto» cedetti.

«Non sapevo fosse un calciatore della Juventus fino a..qualche giorno fa,alla festa di Dusan» iniziai.

«Ma chi?Vlahovic?» chiese,intenta a capire meglio la situazione.

«Sì credo sia quello il suo cognome»

«Sono stata invitata a questa festa da Kenan,ma,per farti capire,devo cominciare dall'inizio»

I ricordi tornarono vividi nella mia mente.

«La prima sera a Torino,ce l'hai presente?»

Annuì incoraggiandomi a proseguire.

«Non arrivai al locale vicino allo stadio a piedi,in realtà» ammettei,per poi sedermi sullo sgabello della cucina.

Le dissi dell'incontro breve con Kenan,fermo al semaforo rosso.

«Ma dai!Ma che dici!»esclamò,con gli occhi spalancati.«E poi?»

«Poi ci siamo incontrati in palestra per caso» continuai,nascondendo un sorriso.

«Le nostre tessere sanitarie non funzionavano,e lui,dopo una settimana,mi ha invitata a fare palestra a casa di un suo amico.Quella sera in discoteca,in effetti,ero sparita per un po' ,Edoardo e i tuoi amici mi avevano dato per dispersa»

Jasmine sembrò estasiata.
«Ora torna tutto»
«E non avevi idea di chi fosse finché non vi siete visti a quella festa sabato?»

«No» ammisi,ridendo.«L'ho scoperto proprio lì.Quando me l'ha detto,non ci potevo credere»

«E adesso?» chiese,incrociando le braccia con un'espressione pensierosa.«Cosa pensi di lui?»

Mi fermai un attimo,con gli occhi persi nel vuoto.«Non lo so,per me è tutto così nuovo e inaspettato.Non voglio affrettare niente»

«E poi c'è Dimitri,mi dispiace rifiutarlo in questo modo»

«Dimitri può aspettare» replicò Jasmine con fermezza.«Non sei obbligata a dargli spiegazioni,Eva»

In quel momento mi resi conto che,per la prima volta,dovevo prendere in considerazione i miei desideri.Kenan era più di una semplice infatuazione,mi sentivo connessa a lui in un modo che non avevo mai provato prima.E sebbene quel suo mondo mi faceva paura,l'idea di rinunciare a ciò che stava nascendo fra di noi,mi rattristava.

                             🌙

Era una notte silenziosa e buia,interrotta solo dal debole bagliore della lampada che illuminava la mia scrivania.

I fogli su cui avevo annotato gli appunti di letteratura inglese,erano sparsi su di essa e si mescolavano a libri di poesia e romanzi.

Domani avrei dovuto affrontare l'esame di letteratura,e il pensiero di un voto negativo mi attanagliava lo stomaco.Ma il mio sguardo,invece di concentrarsi sulle righe scritte,scivolava continuamente sul telefono che,giaceva vicino a me.

Fu un messaggio di Kenan,a distrarmi.Lo lessi e un sorriso si dipinse sul mio volto.

- 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑡𝑖

Era il secondo messaggio della serata,e mentre i miei pensieri vagavano tra i versi di Shakespeare e le proposte di Kenan,capii che non avrei potuto resistere.

I baci appassionati e le risate spensierate di ieri notte scorrevano nella mia mente, riscaldando l'atmosfera della mia camera.

In un attimo,decisi: chiusi i libri e mi preparai.Mi vestii in fretta, scegliendo un jeans ed una felpa.Mi truccai leggermente, giusto un tocco per esaltare i miei lineamenti,poi afferrai la giacca e mi diressi verso la porta d'entrata.

Quando scesi le scale,il cuore batteva forte nel petto.

L'aria fresca della notte mi colpì il viso e ci vollero pochi istanti per raggiungere la sua macchina,parcheggiata un po' più in là.

Lui era lì,il volto illuminato dalla luce interna dell'auto,in attesa.Alzò la testa e mi sorrise, un sorriso che sembrava mescolare sicurezza e vulnerabilità.Appena entrai, la situazione si fece subito tesa,come se l'aria all'interno dell'auto fosse carica di aspettativa.

«Ciao»disse,mentre mi guardava con quegli occhi verdi che sembravano cercare qualcosa in me.

«Ciao» risposi,cercando di mascherare l'imbarazzo. Kenan si avvicinò e,quasi senza pensarci,mi baciò.

Le sue labbra calde sulle mie mi diedero conforto,un gesto che scioglieva l'ansia che mi avvolgeva.

«Sei molto bella stasera»mormorò. Quella frase,colorò immediatamente di una leggera sfumatura rossa,le mie guance.

Mentre eravamo seduti in macchina,iniziammo a raccontare quello successo nel pomeriggio,i suoi allenamenti con la squadra ed il mio esame di domani.

Le parole scorrevano con leggerezza,ma sotto la superficie sentivo la tensione palpabile di un'attrazione che sembrava crescere ogni istante.

«Non ti preoccupare troppo per l'esame,sei sempre preparata» disse, cercando di farmi sentire meglio.«E se hai bisogno di aiuto, io sono sempre pronto per darti una mano»Le sue parole erano dolci,ma io sentivo l'ansia martellare nel mio cervello.

La verità era che non avrei dovuto lasciare i libri per uscire con lui..eppure, in quel momento,non riuscivo a resistergli.

Con i cuori in subbuglio e qualche battuta,il tempo passò più in fretta di quanto avessi voluto.

Alla fine della serata,poco prima di salutarci,ci scambiammo qualche ultimo bacio,frenetico e impacciato, come se fossimo due amanti lontani da troppo tempo,il che era strano,dato che ci eravamo visti solo quella mattina.

Era un saluto silenzioso il nostro, che prometteva di rivederci.

E mentre ritornai a casa,il cuore sembrava voler uscire dal petto,ancor più di prima.

Anche se l'esame mi attendeva domani,sapevo che ci saremmo rincontrati, e per quella notte,bastava così.







SPAZIO AUTRICE~
Eii

Scusate se posto tardi,domani ho l'interrogazione di letteratura spagnola ed ho ripetuto fino ad ora 😭

Lasciate una stellina ed un commento,sempre se vi va!

A domani,un bacio!

Ps.Per le diecimila letture,non so che dirvi se non grazie,per me è un grande traguardo ❤️

Semaforo rosso | Kenan YıldızDove le storie prendono vita. Scoprilo ora