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𝐄𝐯𝐚Era una serata tranquilla,le luci della mia stanza si riflettevano dolcemente sul quaderno aperto sul tavolo.
Jasmine stava seduta di fronte a me, immersa nei suoi libri di ingegneria,ma io, con la mente altrove,non riuscivo a concentrarmi su niente di quel che avevo davanti.
La mia mente era occupata da parole che si rincorrevano,da emozioni che si mescolavano l'una con l'altra.
«Ehi,Eva!» mi richiamò,interrompendo i miei pensieri.«Sei sicura che non vuoi una mano?Non vorrei che tu fossi distratta da... insomma,da quel Kenan»
Mi strizzò l'occhio,e non potei fare a meno di ridere.«Non sono distratta,stavo solo pensando...»e mi fermai un attimo,ritornando alla serata fantastica che avevo vissuto. "A ieri»
Il suo viso si illuminò,a queste parole.
«Ok,allora racconta» disse lei,inclinandosi in avanti con entusiasmo.«Che è successo?»
Mi sentii avvolta da un calore ricordo mentre ripensavo alla serata.«Mi ha fatto una sorpresa,mi ha portata alla sala giochi,era deserta,c'eravamo solo io e lui»
La sua espressione diventò curiosa,e io continuai.«Poi siamo rimasti in macchina a parlare e...beh,ci siamo lasciati andare»
Jasmine mi guardò con gli occhi spalancati. «E...?» chiese,come se stesse trattenendo il respiro.
«Lo avete usato il preservativo questa volta vero?»
«Ma secondo te?certo che lo abbiamo usato»
Ridevo per cercare di sdrammatizzare,anche se in fondo,sapevo che il pensiero di non essere stata attenta mi aveva spaventato solo qualche settimana prima."Menomale!» esclamò,ridendo di cuore.
Continuammo a riempirci di battute e risate, ma alla fine del nostro momento di leggerezza,il pensiero della serata davanti a noi era un groviglio di emozioni.Era come se un velo di silenzio calasse su di noi mentre entrambe tornavamo ai nostri libri.
Per un attimo,ci rendemmo conto che studiare insieme era un tentativo di affrontare un futuro incerto.
«Stasera ti va di uscire?» chiesi all'improvviso,una domanda che aveva danzato nella mia mente per alcuni minuti.
Jasmine si bloccò,il suo viso divenne più serio, e un sospiro le sfuggì dalle labbra. «Ehm... sono stata invitata a un compleanno» disse infine,con un certo imbarazzo.
Sembrava che ci fosse qualcosa di più che le pesava sul cuore.
«Di chi?» incalzai,la mia curiosità era inarrestabile.
«Quello di Lavinia...» rispose,la voce un po' più bassa.
Lavinia.L'ex di Kenan.Mi si gelò il sangue.La mia mente corse veloce,ricordando gli sguardi rivolti a Kenan,la mia battuta,la vista di lei al bar.
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Semaforo rosso | Kenan Yıldız
Romance«Era come se il mondo avesse improvvisamente smesso di girare» L'aria frizzante di Torino sembrava pulsare di vita mentre Eva,appena diciottenne e con una valigia carica di speranze e sogni,si ritrovava immersa in un labirinto di strade acciottolate...