POV IAN
L’erba è morbida sotto al mio peso, sento il mio piede affondarci dentro ad ogni passo, l’aria è lugubre e pesante, nonostante io viva di magia non ne ho mai avvertita così tanta tutta insieme. C’è così tanta energia in questo luogo che quasi mi sembra di poterla toccare con mano. Lascio scorrere lo sguardo su ogni dettaglio intorno a me, sulla roccia smussata di un masso, sul tronco di un albero dalla curva accentuata, e poi ancora quei strani fiorellini molto simili alle margherite se non fosse per i loro pistilli neri, ho tutto bene impresso nella mente, questa esperienza seppur strana e inaspettata deve essere vissuta a pieno, sto scoprendo posti nuovi, sto acquisendo nuove informazioni, la dimora del saggio è un luogo ignoto alla gran parte degli esseri umani, non ho mai conosciuto qualcuno che sapesse dove trovarne uno. In tutti i miei viaggi che ho fatto in questi anni, l’unica cosa che ho scoperto è stata che se ne trovasse uno nella regione Antica, quando ho proposto ai miei insoliti compagni di viaggio di andare alla sua ricerca sapevo che era una mossa azzardata, avevo poche speranze sulla sua buona riuscita e invece con mia sorpresa il fato ci ha sorriso. E ora eccomi qui, nella foresta oscura, uno di quei luoghi a cui mi sono sempre tenuto alla larga eppure inaspettatamente si è rivelata per me una grande scoperta. Quei fiori, quei maledetti fiori che per poco non si sono rivelati fatali per Elly, non era la prima volta che li vedevo, solo che la prima volta che li ho visti li ho trascurati, non conoscevo i loro effetti, ma ora questa scoperta cambia tutto. Anni e anni di ricerca ed ecco che ora improvvisamente trovo una traccia, si dice che solo quando smetti di cercare qualcosa poi finalmente la trovi, non credevo fosse vero. Ma ora non devo lasciarmi distrarre da questi pensieri, devo rimanere lucido, la situazione qui va a peggiorare e per quanto detesti ammetterlo la stanchezza è sempre più invadente, non so quanta strada ancora ci resta da percorrere, ma spero per il bene di tutti che non manchi ancora molto, lancio uno sguardo sui volti intorno a me, sono stremati è evidente, se non arriviamo subito moriremo di stenti. Più passa il tempo e più in me nasce il pensiero che in realtà questo posto sia solo una grande trappola mortale. Ci stiamo affidando alla decifratura di una mappa di una comune arcaica, non so quanto sia stato saggio seguirla, ma anche se fatico ad ammetterlo, una pista anche se lieve è pur sempre una pista, e andava seguita fino in fondo. Poso lo sguardo su Elly che cammina a passo lento avanti a me, la sua andatura è sempre più pesante e a tratti sembra che sbandi, credo che stia arrivando al limite ma non vuole ammetterlo, dobbiamo immediatamente trovare un posto in cui fermarci, ha bisogno di riposare. Mi guardo in giro in cerca di un posto che potrebbe fare a caso nostro, tra la fitta vegetazione della foresta riesco a intravedere uno spazio libero da piante e arbusti, mi fermo per guardare meglio, al centro sembra esserci un grande masso, potrebbe ospitare una persona al suo interno e infatti guardando meglio noto che al centro è più scura, uso la magia per schiarirmi la visuale e con sorpresa noto una piccola grotta scavata nella pietra <ehy guardate> dice Oscar con lo sguardo puntato nella mia stessa direzione <e quello cos’è?> chiede Elly avvicinandosi cautamente, la seguo facendo attenzione ad ogni sorta di pericolo, invoco un piccolo incantesimo per fare un pò di luce all’interno della grotta, dobbiamo fare molta attenzione, dentro ci potrebbe essere qualunque cosa. Scruto attentamente ogni angolo ma per nostra fortuna si rivela essere una piccola cavità vuota, all’interno non possono entrarci più di due persone, però sicuramente ci offrirà un riparo maggiore che dormire nella foresta aperta come abbiamo fatto fino ad ora <direi di accamparci qui per riposare> la mia proposta accende l’interesse del gruppo, ma non avevo dubbi al riguardo <voi ragazze andate, io e Martinez faremo il primo turno di guardia> lo sguardo di Elly si illumina alle mie parole, è stanca lo vedo, ha due occhiaie profonde sotto agli occhi, ma è talmente orgogliosa che non lo ammetterebbe mai <va bene> afferma come se nulla fosse, come se ne potrebbe fare anche a meno <se desideri fare tu il primo turno di guardia però non ci sono problemi> la stuzzico, non so perché cedo ad un istinto così frivolo però non ne posso fare a meno, per un attimo apre la bocca e poi la richiude, sta pensando a cosa rispondere, vuole riposare ma non lo direbbe mai, resto in attesa di ascoltare la sua risposta, sono curioso di vedere come se ne uscirà da questa situazione ma il guastafeste di Martinez interviene <non esiste, le ragazze riposeranno per prima, tranquilla Elly io ed Ian faremo il primo turno di guardia> alzo gli occhi al cielo, osa addirittura lanciarmi un occhiataccia, ma di fronte alla mia espressione severa subito distoglie lo sguardo, nonostante tutto sorrido trionfante. In questi giorni con Elly sempre pronta a sfidarmi temevo di aver perso la mia autorità, sono contento di sapere che me ne è rimasta ancora, è solo con lei che non funziona. Dopo un veloce pasto a base di ennesima carne secca, le ragazze si ritirano nella piccola grotta per dormire, io e Martinez ci disponiamo davanti all’apertura della grotta di guardia. Dopo quella che sembra un’ora decido di allontanarmi, c’è una cosa che devo fare e non posso più rimandare, e poi qui sembra tutto tranquillo <ehy dove vai?> mi dice Martinez <resta qui> è l’unica cosa che gli dico prima di sparire tra gli alberi, mi cerco un posto riparato dietro al tronco di un albero, spendo qualche attimo a guardarmi intorno, quando decido che sono solo mi accovaccio a cercare un paio di pietre, cerco quelle che fanno al caso mio e le sfrego forte tra di loro fino a creare una piccola scintilla, la blocco con la magia nella mia mano, la lascio lievitare in aria ed espandersi fino a diventare a poco a poco un lieve bagliore che riempie il campo visivo avanti a me. Ora non mi resta che attendere. Dall’altra parte del piccolo velo che si è creato nell’aria riesco a vedere una libreria familiare, ci sono stato tante volte, ci mette poco a farsi vedere <eccoti finalmente! Mi chiedevo quando ti saresti fatto vivo> zio Lucas sembra infastidito, mi aveva chiesto di tenermi in contatto per aggiornarlo, ma fino ad ora non avevamo nulla di concreto tra le mani da comunicargli, e non volevo interpellarlo per dirgli che avevamo fatto un buco nell’acqua <lo so zio, ma non è facile> zio Lucas sembra comprendere <lo so hai ragione Ian, è che ero preoccupato per te> mi sorride <dimmi, hai scoperto qualcosa?> mi chiede <siamo sulle tracce di un saggio crediamo che lui possa aiutarci nella ricerca della gemma del prescelto, al momento ci troviamo nella foresta oscura> l’espressione dello zio è sorpresa <la foresta oscura hai detto? Di regione Antica?> annuisco <è lì che si trova il saggio?> mi chiede curioso <così sembra, ma per il momento di lui ancora nessuna traccia, per questo fino ad ora non mi sono fatto sentire, non abbiamo scoperto ancora nulla> zio Lucas annuisce <fate attenzione, quel posto è pericoloso> mi dice con espressione seria <lo so> rispondo, eppure non posso fare a meno di pensare che non abbiamo visto ancora niente del marcio che nasconde questo luogo <va bene non voglio rubarti altro tempo, voglio solo che mi prometti che starai attento> <certo zio non devi preoccuparti> zio Lucas annuisce ma ha l’aria di essere molto preoccupato, credo che è la prima volta che lo vedo così, sono partito tante altre volte prima eppure non ha mai mostrato le sue emozioni in questo modo, forse comprende la difficoltà della missione, o forse è a conoscenza di qualche pericolo che si nasconde dietro di cui io sono all’oscuro <zio…c’è qualcosa che devo sapere su questa missione?> lo colgo per un attimo di sorpresa, dopotutto lui è il consigliere personale del re, se c’è qualcuno in questo regno che sa qualcosa, quello è lui <no Ian, cosa dovrei dirti?> nascondo la delusione <niente zio, scusami, è che questo posto ti rende paranoico> mi giustifico, d’altronde è la verità, ormai non so più cosa sia reale e cosa no <immagino> risponde zio Lucas <va bene ora devo andare, ci sentiamo presto> chiudo la conversazione, il bagliore con lo zio si affievolisce poco a poco fino a scomparire del tutto. Quando torno all’accampamento Martinez è furioso, glielo posso leggere in faccia, apre la bocca per dire qualcosa ma la richiude immediatamente, fa un sospiro per calmarsi <dove sei stato?> mi chiede severo <avevo un bisogno da fare> dico semplicemente sperando che questo lo faccia desistere dal fare altre domande, e in effetti è così, si ammutolisce e non dice più niente per tutto il nostro turno di guardia.

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La prescelta
FantasyElly non è un'umana qualsiasi, lei è una prescelta, ovvero un' essere umano dotato di abilità speciali, peccato però che le sue sembrano tardino a mostrarsi, motivo per cui è sempre vittima di pregiudizi, è sottoposta ogni giorno ad una forte pressi...