Per tutto il tragitto lo seguiamo in silenzio, Ian si è posizionato accanto a me e non si è allontanato neanche per un attimo, Oscar e Jessica ci seguono, lo stregone ci sta guidando verso una strada secondaria, cammina imperterrito senza voltarsi o dire una parola, dopo innumerevoli svolte arriviamo in una strada senza uscita, di fronte a noi c’è un muro <siamo arrivati> sentenzia Steven indicando la parete vuota <io non vedo niente> gli faccio notare scettica, lui si gira verso di me <tu forse non vedi niente ma io…> dice schioccando le dita <io vedo un mondo> dietro di lui il muro si dissolve lentamente lasciando spazio a una sontuosa dimora nascosta dietro a un alto cancello in ferro battuto, lo fisso a bocca aperta, non mi aspettavo nulla del genere, sembra la dimora di un principe.
Il cancello si apre magicamente davanti a noi consentendoci l’accesso, lo stregone ci fa strada all’interno, passiamo attraverso un viale circondato da un bellissimo giardino in fioritura, è molto curato, nulla è lasciato al caso, lì in un angolo riesco a vedere anche una grande fontana in marmo zampillare, quando arriviamo alla porta d’ingresso un maggiordomo ci apre <benvenuti signori> ci dice in modo formale mentre ci accomodiamo all’interno.
Davanti a noi si apre una grande scalinata con i corrimano in legno intagliato, sulla destra riesco a vedere un salone con un camino al cui interno c’è un invitante fuoco scoppiettante, vorrei tanto andare a mettermi vicino e assaporare quel dolce calore ristoratore ma con mio dispiacere Steven si dirige verso il piano superiore, non ci dice nulla ma lo seguiamo comunque, ci guida attraverso un corridoio fino a fermarsi davanti ad una porta chiusa, la apre e la lascia aperta per noi che uno alla volta mettiamo piede in quello che sembra essere uno studio, alle pareti ci sono gigantesche librerie che arrivano fino al soffitto stracolme di libri, in un angolo c’è un piccolo divanetto in velluto rosso e di fronte a noi c’è una sontuosa scrivania in legno con una poltrona su cui Steven si mette comodo poggiando le braccia sui braccioli, alle sue spalle c’è una grande vetrata che affaccia sul giardino attraverso il quale siamo appena passati, lo stregone con un gesto della mano fa comparire delle sedie su cui prendiamo posto, adesso qui seduti di fronte a lui riesco finalmente a guardarlo bene per la prima volta, ha i capelli scuri raccolti in una lunga treccia che si posa sulla sua spalla destra, i suoi occhi sono di un verde intenso, dei folti baffi accompagnati da un pizzetto gli coprono il viso. Indossa un completo gessato glicine e sulle mani vedo che le unghie sono colorate di verde e su ogni dito luccica un anello argentato <bene ora che mi avete trovato sono tanto curioso di sentire cosa avete da dirmi> si mette comodo contro lo schienale della poltrona e si posa le mani in grembo, ci studia attentamente uno ad uno soffermandosi un po’ di più su Ian, riconosce un suo simile ma sul suo volto leggo una certa curiosità, molto probabilmente si sta chiedendo cosa possa spingere a uno stregone ad allearsi con due prescelti e un’arcaica <come ho già detto prima ci manda la saggia della Regione Antica> inizio <si questo l’ho capito, ma ora dimmi il resto> con la mano mi incita a continuare <hai mai sentito parlare dei gargoyle?> la domanda deve averlo preso alla sprovvista perché lo vedo inarcare un sopracciglio <certo che ne ho sentito parlare, ma non vedo cosa c’entra con me> il suo tono non è incoraggiante ma non mi lascio spaventare, sono determinata più che mai a farmi dire dove si trovi la gemma <è il motivo per cui stiamo cercando la gemma del prescelto> sputo fuori d’un fiato e resto in silenzio in attesa che registri l’informazione, sul suo volto ora vedo uno sguardo di comprensione, è chiaro che ha capito cosa sto per chiedergli <e la saggia ci ha detto che tu sai dove trovarla> il silenzio cala nella stanza, tutti attendiamo con ansia la risposta dello stregone, da qui dipende il nostro futuro, ora scopriremo se abbiamo imboccato la strada giusta o tutto questo è solo un grosso fiasco <cosa volete farne?> ci chiede infine <la situazione nel nostro regno è molto grave, i gargoyle hanno intensificato i loro attacchi e gli ospedali sono pieni di feriti, molti di loro in fin di vita, la gemma ha poteri curativi e vorremmo usarla per aiutarli> lo stregone pare soppesare la mia risposta, come a valutarne la veridicità <capisco> <quindi sai dove trovarla o no?> chiede Ian senza troppi giri di parole <certo che so dove si trova> mi porto una mano al petto, sento il medaglione di mio padre sotto le mie mani, sono a un passo così dal portare a termine la missione, troverò la gemma e tornerò a casa da vincitrice, non vedo l’ora di sbattere la gemma in faccia al capitano Thomas <ma non ve lo dirò> le parole dello stregone mi prendono alla sprovvista <cosa?> sbatto gli occhi confusa <ma..ma hai detto di sapere dove si trova> non riesco a nascondere la delusione dal tono della voce <ed è così> stringo forte i pungi, sento la rabbia salirmi fin sopra i capelli <e allora perché non ce lo dirai?> non riesco a trattenere una nota di frustrazione <perché è un’informazione preziosa, non la darò al primo che passa mi dispiace> accanto a me Ian stringe i pugni e si fa avanti <che cosa significa?> chiede <significa caro il mio stregone, che tu e i tuoi strambi amici non avete nulla che mi interessa, e non ho intenzione di rivelare la posizione di un oggetto così prezioso senza nulla in cambio> mi alzo in piedi <ma è assurdo!> non riesco a trattenere la collera <hai idea di quanta strada abbiamo fatto per venire fino a qui?> chiedo senza attendere la risposta <tu non capisci l’importanza di questa missione!> mi avvicino alla scrivania, mi abbasso sbattendo le mani sul bordo e avvicino il mio viso al suo <è per il bene del regno brutto egoista che non sei altro!> Steven ha la faccia tosta da ridermi in faccia <però che caratterino ha la ragazza ora capisco perché ti piace> non so a chi si stia riferendo e non mi interessa, un’idea fa capolino nella mia testa, mi avvicino leggermente di più e mi concentro su di lui, mantengo il contatto visivo mentre visualizzo la sua mente nella mia e ne cerco la porta, è molto piccola e ben nascosta ma riesco comunque a trovarla, è di un colore giallo acceso, bingo! Esclamo tra me mentre mi metto all’opera <Steven> lo chiamo, lui posa il suo sguardo su di me, incateno i miei occhi ai suoi e non lo lascio andare, lentamente collego le nostre menti focalizzando la mia attenzione sulla sua porta, lentamente la socchiudo con la forza della mente sono pronta a metterci un piede dentro quando uno spostamento d’aria mi butta fuori ed io mi ritrovo con il sedere sul pavimento, Steven ora è in piedi, in un attimo ha fatto il giro intorno alla scrivania e ora troneggia su di me, nel suo sguardo leggo rabbia ma anche qualche altra cosa <hai provato ad usare le tue abilità su di me, mentalista?> il suo tono è incredulo, io non oso muovermi, a stento respiro mentre lo fisso, forse ho esagerato, se lo faccio arrabbiare ancora di più non ci dirà mai dove trovare la gemma, ma ho dovuto provare. Non dico nulla, per la prima volta in vita mia sono a corto di parole, ho paura di peggiorare ancora di più la situazione. Con mia sorpresa lo stregone mi tende la mano, io la guardo titubante ma alla fine l’afferro, mi aiuta ad alzarmi <sei sfrontata, mi piaci> mi sorride <peccato che sei una prescelta> mi dice prima di ritornare al suo posto, anche io riprendo la mia postazione lanciando uno sguardo confuso ai miei compagni <e va bene mi hai convinto, ti darò una possibilità> non riesco a credere alle mie orecchie, credevo di averlo fatto infuriare invece a quanto pare ho la sua ammirazione <quindi ci dirai dove trovare la gemma?> chiedo con esitazione, Steven scoppia a ridere <calma ragazzina, prima dovrai fare qualcosa per me> il suo sguardo torna serio, ho paura di quello che stia per chiedermi, un brivido mi scivola lungo la schiena <cosa?> chiedo nascondendo l’astio che provo in questo momento, non posso credere che devo fare qualcosa per lui, ma non ho tempo da perdere, prima saprò cosa vuole e prima chiuderemo questa storia <dovete rubare una cosa per me> ci dice come se fosse la cosa più normale del mondo <rubare?> gli fa eco Oscar con voce indignata <si> risponde con calma Steven <i prescelti non rubano> ribatte Oscar <già> ribatte Steven <fanno di peggio> Oscar è pronto ad alzarsi per affrontarlo quando Ian lo blocca con la mano sulla sedia <non è il momento di difendere l’onore dei prescelti, ora abbiamo cose più importanti a cui pensare> lo ammonisce, sul volto di Steven compare un sorriso sornione <voi due siete fatti della stessa pasta> sbotta infine Oscar, Ian non risponde ma riporta lo sguardo su Steven <cosa dobbiamo rubare?> chiede calmo <sai che c’è?> risponde lo stregone studiandoci <non dovete darmi una risposta adesso, la cosa che dovrete rubare è molto importante per me e non posso permettere che vada tutta a rotoli per l’ipocrisia di un prescelto quindi ora andate e discutetene tra di voi, quando avrete deciso venite da me> posa lo sguardo su di me, annuisco in risposta, Steven riprende <avete tempo ventiquattrore, dopodiché considerate la mia offerta scaduta, e dite pure addio alla gemma>.

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La prescelta
FantasyElly non è un'umana qualsiasi, lei è una prescelta, ovvero un' essere umano dotato di abilità speciali, peccato però che le sue sembrano tardino a mostrarsi, motivo per cui è sempre vittima di pregiudizi, è sottoposta ogni giorno ad una forte pressi...