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Ieri ho visto la partita di Riccardo, per pura casualità. Ero uscita con Marco e lui, siccome non fa mai le cose a caso, aveva già calcolato tutto per portarmi al bar a vedere la partita.

Ancora una volta mi sono ritrovata a fissare lo schermo, cercando di continuo il numero 33.

Marco invece era concentrato, giusto per capire se avesse preso la schedina o meno. E alla fine l'ha persa, avendo puntato sulla vittoria della Juventus.

Sicuramente non si aspettava che fosse proprio Riccardo a fargli perdere la schedina con i suoi due gol.

Oggi Marco non c'era, così sono andata da Martina. Ha una piscina, e a Roma è praticamente un lusso.

"Sara e Ludovica?" Domando sdraiata sul lettino a pancia in giù.

Il sole è cocente, ma non fa troppo caldo, è il momento giusto per cominciare ad abbronzarsi quest'anno.

"Hanno detto che escono direttamente questa sera... A proposito, ci stai?"

"Cosa dobbiamo fare?"

"Niente di impegnativo." Martina fa spallucce. "Giusto per fare una passeggiata."

"Sì, va bene."

"Ah poi ti dovevo dire una cosa." Mi dice, così alzo la testa per guardarla.

"Sarebbe?"

"Domani Riccardo fa il compleanno, e ovviamente sei invitata."

"Me lo potevi dire domani." Dico con sarcasmo. "E adesso il regalo?"

"Non ti preoccupare, ci penso io." Mi dice facendo un gesto con la mano. "E dillo pure a Marco."

Odio quando Martina mi dice le cose all'ultimo momento. Ha già dato per scontato che io voglia andarci.

Beh, voglio andarci... Ma avrei detto comunque di no!

Non averlo visto in questi giorni mi ha riportato alla realtà. Siamo due persone impegnate, non possiamo scriverci le cazzate come i ragazzini.

Stavo per dirle che Riccardo non mi aveva detto nulla del compleanno, ma fortunatamente mi mordo la lingua prima di fare un danno del genere.

"Va bene, glielo dico dopo."

Marco poi sicuramente vorrà andarci. Riccardo è un calciatore, figuriamoci se non ci sarà qualcuno di famoso che conosce.

Io sinceramente, avrei preferito non saperlo e stare a casa. Anche se è il "ragazzo" di Martina, non sono mica obbligata ad avere un rapporto con lui.

Ragazzo... Pure questa ancora non l'ho capita. Stanno insieme oppure no?

Martina si mette a parlare a ruota di qualche pettegolezzo che ha sentito ultimamente, e nel frattempo le ore sono passare.

"Rimani direttamente da me e andiamo insieme no?"

"Sì, va bene."

"Tanto poi ci viene a prendere Riccardo."

Alzo gli occhi al cielo e per fortuna, stando di spalle, non può vedermi.

In qualche modo, ci deve essere sempre lui in mezzo.

Ceniamo insieme, in solitudine, perché i suoi genitori non ci sono.

Martina mi presta uno dei suoi vestiti, e metto quello, giusto per non uscire in maglietta e pantaloncini.

Il clacson dell'auto di Riccardo richiama la nostra attenzione.

"Che modo educato per chiamarti." Dico ironicamente e alzando gli occhi al cielo.

Dammi un motivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora