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Ho passato due ore davanti l'armadio, e adesso mi ritrovo una marea di vestiti sparsi sul letto e sul pavimento che dovrò rimettere a posto.

Non credevo che scegliere cosa mettere per un compleanno fosse così difficile. O forse è perché il compleanno è di Riccardo?

Alla fine, mi sono messa uno dei vestiti più semplici che avessi in armadio. Probabilmente Martina si vestirà appariscente come al solito, e non intendo ovviamente rubare la scena alla ragazza del festeggiato.

Marco mi aveva avvisato almeno cinque minuti fa, che stava per partire da casa, ma di lui ancora non c'è ombra.

Mentre faccio l'ennesima passata di mascara, mi arriva il suo messaggio.

"Sempre al momento sbagliato." Borbotto tra me e me.

Prendo la mia borsa e mi precipito giù per le scale. Comunque con cautela, vorrei evitare di slogarmi la caviglia proprio oggi su questi trampoli.

"Ciao." Mi saluta, e si sporge verso di me per lasciarmi un bacio a stampo. "Dobbiamo passare a prendere qualcuno?"

Scuoto la testa.

"Sara e Ludovica vanno con Martina."

In poco tempo, arriviamo al locale indicato da Martina in un messaggio.

Ci sono una marea di persone già fuori, quindi immagino che Riccardo abbia fatto veramente una festa in grande.

È il secondo compleanno a cui vado, a distanza di una settimana, e sinceramente già mi sono stufata.

Fortuna che Sara e Ludovica sono nate a dicembre.

Mentre entro dentro, perdo Marco per la strada, dato che è rimasto folgorato da qualche giocatore della Roma. E se non ho capito male, uno di questi era suo compagno di classe.

Io comunque cerco Sara, Ludovica e Martina, e le trovo sedute ad un tavolo con i soliti due scagnozzi di Riccardo.

"Eccoti! E Marco?" Domanda Martina.

"L'ho perso all'ingresso." Rispondo facendo spallucce. "Il festeggiato?"

"Lui invece lo abbiamo perso appena siamo arrivati." Commenta ridendo Luca.

Mi guardo un po' intorno, ma tra tutta questa gente, non riesco a trovarlo. Così intanto mi siedo al tavolo con gli altri.

"Tanto per sapere... Alla fine cosa gli hai regalato?" Domando a Martina.

"Un libro." Cerco di mantenere un'espressione seria, ma fallisco miseramente.

Tutti mi dicono che fatico a mantenere la poker face, e che tutte le mie emozioni traspariscono completamente.

"Non voglio dire che Riccardo non sia un intellettuale, per carità... Ma pensi sia una buona idea?" Domando con una smorfia.

Martina sembra anche abbastanza infastidita dalle mie parole, ma non dice nulla.

"Ma infatti sono un intellettuale."

Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, e so da subito che è Riccardo.

Mi volto verso di lui, e rimango qualche istante immobile ad osservarlo. Ha un completo di jeans, particolare, ma che rispecchia perfettamente il suo stile.

Mi guarda negli occhi con un sorriso, e ci metto qualche secondo a reagire.

"Auguri Riccà." Mi alzo dalla sedia, e lo saluto con due baci sulle guance.

"Grazie." Mi poggia una mano sulla schiena.

Sento il suo profumo per quel brevissimo attimo che siamo vicini, prima di tornare a sedermi.

Dammi un motivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora