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Nonostante io cerchi di fare la dura, è evidente che ieri ho fallito e mi sono infossata con le mie stesse mani.

Non ho intenzione di essere amica di Riccardo, ma non posso neppure essere così ostile. Specialmente quando ci ronza intorno Martina.

Tanto ormai, quel segreto ce lo dobbiamo portare dentro la tomba. Saremo due sconosciuti che occasionalmente si incontrano, perché hanno una conoscenza in comune.

"A che pensi?" Mi chiede Marco, e mi riporta alla realtà.

"No niente." Scuoto la testa come per scacciare quei pensieri.

Come per scacciare Riccardo.

Mi ha portata a pranzo fuori, nel mio ristorante preferito. Mossa astuta.

"Stavo pensando... Ma se nel weekend andassimo da qualche parte?"

Posso passare del tempo con Marco, e sfuggire ai piani di Martina e le altre. Un piano perfetto.

"Ma sabato non mi hai detto che Martina festeggia il compleanno?"

Tra i due, è sempre stato quello con la memoria migliore.

"Sì sì, quasi dimenticavo. Allora niente."

"Possiamo andarci settimana prossima però." Marco mi sorride.

Marco è forse il ragazzo più dolce che io abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Durante questi tre mesi, che a questo punto definirei di pausa, non mi sono mai messa con nessuno.

Un po' perché per riprendersi da una storia del genere, non bastano tre mesi, e un po' perché non riuscivo a trovare nessuno alla sua altezza.

Io in realtà, non ho un metro di paragone. Marco è stato il mio unico e solo ragazzo, e devo dire che sono capitata bene. Altrimenti non sarei stata con lui per quasi quattro anni.

Quando ci siamo messi insieme, entrambi facevamo il terzo superiore, ma frequentavamo classi diverse.

Ci incontravamo a ricreazione, sempre in biblioteca, il luogo in cui ci siamo incontrati per la prima volta.

Io ero entrata per prendere il dizionario di latino, che mi serviva per la verifica. Ma la bidella, pensando non ci fosse nessuno dentro, ha chiuso la porta a chiave lasciandomi lì dentro.

Ma non aveva chiuso dentro solo me, ma anche Marco.

"Compito di latino?" Mi aveva chiesto indicando il dizionario.

"Di questo passo non farò nessun compito." Avevo risposto senza neanche girarmi.

"Dio, ma è possibile che nessuno apra!" Avevo esclamato dando un pugno sulla porta.

"Dammi un attimo." Aveva scritto un messaggio sul telefono, e dopo qualche minuto sono venuti ad aprire la porta.

"Non potevi farlo subito?"

"Volevo avere più tempo con te, Alessia del 3⁰B."

A quanto pare, senza che me ne accorgessi, Marco mi stava ronzando intorno già da un po'.

E qualche giorno più tardi, ha preso il coraggio per chiedermi di uscire. Il resto è storia.

"Le altre sanno che abbiamo ricominciato a vederci?" Mi chiede, e vorrei che avesse scelto una domanda diversa.

"Sì." Annuisco. "Se lo aspettavano." Ridacchio nervosamente.

Odio mentire, ed ultimamente mi ritrovo a farlo fin troppo spesso.

"Ma tu in questo periodo... Ti sei vista con qualcuno?"

"No." Scuoto la testa. "Tu?"

"Nemmeno."

Dammi un motivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora