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Fra qualche giorno è il compleanno di Martina. Non sono mai stata brava a fare i regali, così anche quest'anno mi ritrovo in difficoltà per trovare qualcosa che le possa piacere.

Gli anni scorsi cominciavo a pensarci già un mesetto prima, così avevo la sicurezza di trovarlo, e soprattutto che arrivasse in tempo.

Ma quest'anno con tutto quello che mi è capitato in due settimane, non ho avuto tempo di pensare a nulla.

Questo pomeriggio, dato che non ho nulla da fare, andrò in giro per negozi, per cercare qualcosa che possa andare.

A quest'ora, il traffico sembra essere più contenuto, e non ci metto molto tempo ad arrivare.

Metto gli occhiali da sole, pronta alla mia ricerca. Scruto le vetrine dei negozi, anche se non ho nemmeno in mente che genere di regalo farle. Borsa? Scarpe? Vestiti? Trucchi? Cosa devo regalarle se ha già tutto?

Via del Corso è affollata, come al solito. Forse, in tutti questi anni, non l'ho mai vista vuota.

Nel camminare, presto poca attenzione a dove metto i piedi, e non ci vuole molto prima che vada a sbattere contro qualcuno.

Alzo lo sguardo, ed alzo gli occhiali sulla testa non appena il mio sguardo incrocia quello di Riccardo.

"La prossima volta guarda dove metti i piedi." Mi rimprovera ed io lo guardo storto.

Le sue mani sono ancora sulle mie spalle, mi ha deviato per non farmi finire contro la vetrina nello scontro.

Appena se ne accorge, le toglie subito.

"Stavo cercando un regalo per Martina e mi sono un po' dissociata."

"Anche io stavo cercando un regalo."

Dovrà avere anche qualcosa di dolce dentro di sè, per preoccuparsi di scegliere un regalo per Martina.

"Il regalo più grande che tu possa farle è sparire." Riccardo si mette a ridere.

"Oggi sei più stronza del solito." Fa una smorfia. "Vieni, dammi una mano." Mi trascina per il braccio lungo Via Del Corso.

Quando mi tocca, un brivido mi attraversa il corpo, ma do la colpa alla folata di vento che mi ha scompigliato i capelli.

Riccardo lascia la presa, e continuiamo a camminare normalmente.

"Ma cosa vuoi regalarle?" Gli chiedo.

"Non lo so, in questo senso diciamo che non la conosco." Si gratta la testa, dietro la nuca, in segno di imbarazzo. "Per questo mi serve il tuo aiuto."

"Potevi chiamare Ludovica o Sara, io sono una frana nel fare i regali."

"Di tre ho scelto quella sbagliata." Dice ridendo ed io lo guardo male. "Troveremo qualcosa."

I negozi sono tanti, ma le idee ben poche. Giriamo, ma nessuno dei due trova niente di adeguato.

"Andiamo a prendere un caffè, magari ci viene un'idea."

"Se stai cercando di fare il simpatico, toglitelo dalla testa." Alzo le sopracciglia, poco impressionata dalla sua mossa.

"Andiamo." Riccardo fa un sorrisetto.

Ci dirigiamo in un bar vicino.

"Tu che la conosci meglio, di solito cosa preferisce?"

"Riccà è una ragazza, siamo tutte un po' materialiste!" Dico ridendo.

"Tipo... A te cosa piacerebbe?"

"A me piacciono anche le sciocchezze... Qualcosa che guardi e ti ricorda di me. Ma lei non è come me." Accenno un sorriso. "Stai attento con Martina, se il regalo non le piacerà te ne accorgerai."

Dammi un motivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora