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Le nostre strade si dividono. Un po' alla Fast and Furious, con tanto di See You Again di sottofondo.

Sono andata da Marco, con la scusa di fare pace, mentre Riccardo è andato da Martina. E fin qui, è tutto abbastanza lineare.

Ho istruito attentamente Riccardo, e lui mi sembrava piuttosto divertito dalla situazione. Quando mai gli sarà capitato qualcosa del genere?

Anzi, strano che mi stia dando retta e stia assecondando questa mia follia. Sarebbe stato tutto più facile se avessi detto a Marco "Guarda che ti ho sgamato, con me hai chiuso".

Ma a me le cose semplici non sono mai piaciute.

La parte più difficile è piazzare il registratore in camera sua. Anche perchè c'è solo un modo per entrarci senza destare sospetti. Ed io non ho alcuna intenzione di andare a letto con Marco.

Dovrò inventarmi un'altra scusa.

Aspetto impazientemente davanti la porta, picchiettando il piede per terra in maniera nervosa.

All'inizio Marco non sembra estremamente felice di vedermi, poi si è sposta per permettermi di entrare.

"Ti volevo chiedere scusa per... per l'altro giorno." Dico, mordendomi quasi la lingua. Odio dovermi giustificare con un traditore come lui.

"Tranquilla, mi è già passata." Si avvicina verso di me e mi bacia.

L'unica cosa che mi solleva, è che quando chiudo gli occhi non vedo lui, ma vedo Riccardo.

"Non volevo farti arrabbiare..." Dico a bassa voce con le braccia attorno al suo collo.

Non mi è difficile fare gli occhioni. Forse, sono un'ottima attrice.

Andiamo in camera sua.

"Scusami, è che pensavo ci stessimo riavvicinando." Penso si voglia giustificare per l'altro giorno.

"È così infatti, ho solo bisogno di tempo."

"Siamo stati insieme quattro anni, penso tu mi conosca abbastanza." Dice ridendo. "Di quali altre conferme hai bisogno?"

E invece non lo conosco per niente. Non l'ho mai conosciuto.

Quel Marco, che credevo di conoscere, in realtà non esiste.

Quel ragazzo dolce, altruista, che per me avrebbe ribaltato il mondo, era tutta una facciata.

Peccato che io me ne sia accorta così tardi.

"No, hai ragione." Annuisco. "Infatti sono convinta."

"Ti ho sempre detto che sei la donna della mia vita. Tu sei la futura madre dei miei figli."

Mi prende per i fianchi per avvicinarmi a lui, e a stento trattengo una risata.

Scoparsi la mia migliore amica non è proprio un buon metodo per convincermi a costruire una famiglia con lui.

Accenno un sorriso, tanto per non far notare che in realtà alle sue parole non ci credo minimamente.

Mi sono fatta prendere in giro da lui per parecchio tempo, adesso mi sento meglio a sapere che sono io quella con il coltello dalla parte del manico.

Marco mi dà il chiaro segnale che vorrebbe fare altro ma io scuoto la testa.

"Mi dispiace amore, mi è venuto il ciclo questa mattina." Mento.

Marco sbuffa ma mi stringe in un abbraccio.

"Possiamo anche sono farci le coccole."

Bleah.

Dammi un motivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora