12

867 38 4
                                    

Riccardo's pov

Nemmeno due giorni dopo il compleanno di Martina, sono dovuto tornare a Bologna. Mi aspetta una partita importante domani, e mi sono dovuto prendere il tempo necessario per allenarmi.

Andarmene da Roma, è sempre un colpo al cuore. Ma ogni volta che sto fuori, mi conforto con il pensiero di tornarci.

In questo caso, ho pensato al fatto che, una volta passati questi giorni impegnativi, avrei rivisto Alessia.

Avrei dovuto dire "Martina", ma purtroppo non è così. Se passo troppo tempo con lei, mi sento quasi soffocare, ho bisogno dei miei spazi.

Non dovrei pensare ad Alessia. Anzi, quello che dovrei fare è cercare il modo di scardinarla dai miei pensieri.

Ma come faccio?

Non faccio altro che pensare a quanto io sia stato stupido con lei, ma soprattutto con Martina. Sto continuando questa farsa che non porterà mai da nessuna parte.

E' da questa mattina presto, che mi trovo in campo con il resto della squadra. Sono quasi stremato, ma devo allenarmi almeno un'altra ora.

Anche se sento la stanchezza fisica, per me non è mai stanchezza mentale. Mi piace ciò che faccio, e cerco sempre di migliorare il più possibile. Non lo vedo come un lavoro.

"Oggi sei strano... Problemi con Martina?" Domanda Orsolini. Io e lui abbiamo stretto fin da subito, poi a legarci, c'è il nome che abbiamo in comune.

"Magari fossero problemi con Martina." Scuoto la testa. "No, il problema è solo mio."

"E sarebbe?"

Posso dire che mi sono accorto che mi piace un'altra? Non sarebbe la fine del mondo. Ma se dicessi che è la migliore amica di Martina?

"Lascia stare, non mi va di parlarne."

"Allora la cosa è seria." Ridacchia.

Per me non c'è niente da ridere invece. Mi sono ficcato in un bel guaio, e non c'è via di uscita. Mi converrebbe piuttosto sparire e basta, e lasciar perdere entrambe.

Tanto Alessia è tornata con il suo fidanzato, che chance ho? Praticamente nessuna. Quindi in realtà forse è meglio lasciare così le cose. Prima o poi mi passerà.

Con molta probabilità, è quella sera in Spagna che offusca il mio giudizio. Ci siamo divertiti, ma poi è finita lì. Sono io che sto continuando a pensare "ma cosa sarebbe successo se...".

Ma non è successo proprio nulla, e me ne devo fare una ragione.

Non mi sto comportando bene neanche nei confronti di Martina. Per lei sono abbastanza sicuro di non provare nulla, ma ciò non mi giustifica.

La sto prendendo in giro e trattando come un passatempo.

Dopo l'allenamento sono tornato a casa. Ormai vivo in questo appartamento da un pò più di un anno. Mi piace, c'è una bella vista e Bologna è più luminosa che mai.

Non ho avuto modo di girarla più di tanto. Un po' per pigrizia, un po' per mancanza di tempo.

Dopo aver pranzato, mi accascio sul divano per la stanchezza, e prendo il telefono.

Vedo qualche messaggio di Martina, e poi uno di Alessia.

L'altro giorno non mi ha risposto quando le ho chiesto il numero, e in un certo senso non la biasimo. Mi sono pentito subito di averlo fatto, perché sicuramente sarò sembrato indiscreto.

Poi chiederlo a lei, la migliore amica di Martina, è da stronzi, lo riconosco.

"Ti potrebbe comunque servire."

Dammi un motivoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora