In Nome della Musica

Capitolo 45.

Sono già in ospedale,al solito reparto e ho visto uscire Marta dalla stanza del figlio quindi adesso si può entrare?
Così chiedo direttamente a lei e mi risponde "si,il dottore ha detto che da oggi si può" faccio un piccolo respiro di sollievo e vedo Lisa attraversare il corridoio correndo verso me sta piangendo e mi abbraccia io ricambio e prendo parola.

"Lisa che succede adesso?" "Ho letto il messaggio che mi hai mandato,io non sono arrabbiata con te e tu non devi sentirti più in colpa per quello che è successo a mio fratello purtroppo è successo e non possiamo fare nulla noi solo aspettare che si svegli" le accarezzo la schiena dolcemente e lei alza il viso asciugandosi gli occhi e torna a parlare "anche io ti voglio bene tanto Laura,sei un' amica fantastica una delle migliori che potessi mai avere"

Le sue parole mi toccano il cuore si sta aprendo con me continua ancora a dire qualcosa "sono stata io a volerti allontanare da me dopo che tu e mio fratello vi siete messi insieme e sempre io non tu Laura,hai insistito così tanto a farci riavvicinare me e Riccardo è tutto merito tuo quindi non prenderti più colpe che non né hai" ha parlato così tanto e adesso sono io a dire qualcosa "quindi sempre amiche?" "Ovvio " mi risponde lei.

Ci riabbracciamo nuovamente e poi faccio entrare lei in stanza mentre io aspetto fuori è giusto sia così loro sono i parenti più stretti dopo entrerò io e gli starò vicino.

Sento dei passi così alzo lo sguardo mamma e papà sono qui mi alzo e il secondo mi abbraccia forte e mi chiede come sto così rispondo "io bene" porta la mano sulla tempia coperta dalla benda e torna a parlare "e questa?" Mi chiede "ho battuto la testa solamente e mi hanno dato dei punti" mi accarezza il viso dolcemente e sento la voce di mamma "Laura sei così imprudente potevi finire molto male"

Eccola che comincia ed io me lo immaginavo "ti avevo avvertita che quel ragazzo non era adatto a te,come si può fare un' incidente del genere?" Non ho le forze per controbattere la guardo male e sento solo Marta prendere parola "ma come si permette di parlare così di mio figlio?" Mia madre le risponde "ha visto quello che è successo,non è stato in grado di proteggere mia figlia e doveva lasciarla in pace " "ma sa quello che sta dicendo,il mio Riccardo è in coma" "e mi dispiace ma non cambia il fatto che dovevano stare più attenti"

È un dibattito tra loro due ed io già non né posso più così finalmente prendo parola "basta mamma, smettila qui c'è solo una persona che sta lottando tra la vita e la morte e tu parli solo a vanvera" apro la maniglia per poter entrare nella stanza e lei mi prende per il braccio e dice qualcosa "vieni andiamocene" "no,io resto qui" "ancora vuoi stare con lui?" "Ovvio che voglio stare con lui ha bisogno di me adesso"

Stacco la presa e apro finalmente la porta entrando in stanza,lui è li steso in quel letto che dorme da giorni ormai.
Mi siedo sulla sedia accanto al letto e gli prendo la mano dolcemente e comincio a parlare con molta calma "ciao amore mio quanto mi era mancato tenerti per mano" lo guardo e poi sposto lo sguardo sul macchinario sembra vada tutto bene.

Vorrei poter rimanere qui in camera con lui e parlargli all' infinito "mi senti vero?" dico ancora una volta "non so per quanto tempo tu vuoi dormire ma io voglio rivedere i tuoi occhi e sentire la tua voce abbiamo tantissime cose da fare,festeggiare il mio compleanno e farci una vacanza insieme solo due andare al concerto di Benji e Fede devi solo svegliarti Ric e ritorneremo più forti ti amo tanto lo sai".

Scivolano delle lacrime dal mio viso gli bacio la mano e rimango per qualche altro minuto senza dire più nulla.
Poggio la testa sulla sua gamba immobile e nella stanza si sentono solo i battiti del suo cuore collegati al macchinario "è venuto Pietro ieri sera si era preoccupato anche lui ma non è successo niente tra noi voleva solo parlarmi, volevo dirtelo perché io non ho segreti con te" dico ancora una volta.