Capitolo 37

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La luce filtrava attraverso le tende di plastica, disegnando strisce pallide sulla parete bianca. Gary strizzò gli occhi, cercando di mettere a fuoco, ma la vista era una nebbia densa. Solo la monotona ritmicità dei bip provenienti dai macchinari riempiva il silenzio della stanza. Era sdraiato su di un lettino, coperto da morbide coperte. Provò a muovere le gambe, ma fu inutile. Non ricordava bene cosa fosse successo, La mente aveva solo brevi e confusi sprazzi di memoria come l'essere caduto dalla moto durante il sorpasso di Luther, di aver sentito un'enorme dolore alle braccia e di aver visto Flia vicino a lui. La ragazza era seduta affianco, un sorrisetto decorò il viso di Gary per pochi attimi. Aveva una gamba ingessata e le braccia avvolte da garze bianche. Probabilmente a causa di escoriazioni da strusciamento sull'asfalto. Se il terreno non fosse stato bagnato dalla pioggia avrebbe subito ustioni alle braccia molto più gravi. Alla sua sinistra lampeggiava un bottone rosso , pensò che dovesse  servire per chiamare l'infermiera. Chissà se i suoi amici erano fuori dalla stanza ad aspettare che si svegliasse.

<< Come stai piccolo mio >> disse Flia, dolcemente

<< Ancora un po'stordito, ma bene>> prese il piccolo telecomando nero vicino a lui per accendere il televisore a schermo piatto appeso al muro. Il nauseante odore di Fenolo lo infastidiva, non riusciva a sentire il caratteristico profumo di Flia. Mentre decideva se premere o no quel bottone si guardò intorno per cercare del personale a cui chiedere delucidazioni, ma non c'era nessuno oltre a loro. Con titubanza premette il bottone e, dopo qualche secondo, la porta della camera si aprì. Un'infermiera dalla camminata goffa e pesante si piazzò di fronte a lui. << Vedo con piacere che ti sei svegliato, Hai bisogno di qualcosa? >> disse lei, Gary la squadrò attentamente, senza farsi notare, non gli diede l'impressione di una persona affidabile, se quell'infermiera avrebbe portato d'urgenza un paziente in sala operatoria l'avrebbe sicuramente fatto sbattere ovunque, o almeno questo è quello che si immaginò Gary a primo impatto. << Sa dirmi se c'è qualcuno nella sala d'aspetto per me? >> guardandolo, la donna non poté fare a meno di provare tenerezza << Un ragazzo e una ragazza hanno chiesto di vederti due ore fa, ma non eri ancora cosciente. Non potevamo farli entrare tutti insieme >> Gary ne fu felice, anche se non riuscì a farlo trasparire in viso; in verità, se lo aspettava, anzi sarebbe rimasto molto deluso se non ci fosse stato nessuno. Con un filo di voce disse << Li può far entrare? >> L'infermiera fece cenno di sì e uscì con fare impacciato dalla stanza. Dopo qualche minuto Adam e Allison li raggiunsero. Allison si appoggiò con i gomiti alla ringhiera del lettino, Adam restò in piedi di fronte alla coppia << Mi dispiace vederti così, è tutta colpa mia >>

<< Sto bene, poteva andare molto peggio di così >>

<< Quando ti ho visto cadere, ho pensato al peggio...>>

<< Forse avevi ragione su una cosa, non so guidare, ma ti giuro che non salirò mai più su una moto >> Allison soffocò una risata <<  Questo mi ricorda quando eravamo piccoli, ricordi?  Sotto al Blu Bush Bridge, eri talmente sbronzo che ti sei messo ad inseguire una papera per ore >> Adam scoppiò in una risata << La mattina dopo venne in classe con gli occhiali da sole e giurò che non avrebbe più toccato alcol in vita sua, poi ha vomitato altre quattro volte >>le guance di Gary si tinsero di un fievole rosso << Ora smettetela, stavolta con le moto ho chiuso per davvero >> . La risposta fece raggelare l'atmosfera. La gravità della situazione tornò a galla, seguita dallo scambio di occhiate angosciose tra Adam e Allison. Dopo qualche secondo di silenzio, Flia posò dolcemente la mano sulla guancia di Gary <<  Effettivamente, quando ho visto Elliot arrivare senza te e Adam ho capito subito che doveva essere successo qualcosa>> Gary aggrottò la fronte << Allora hanno vinto loro... >> Adam volle subito rassicurarlo << Non ne abbiamo ancora parlato, non sembrava il caso vista la situazione, ma credo di sì. >> Allison cominciò a camminare in cerchio per la stanza << Non saltiamo a conclusioni affrettate, magari Elliot e Luther potrebbero annullare la gara, visto l'accaduto >> Gary sbuffò << Di certo quando uscirò da qui non rifarò un'altra corsa o qualsiasi altra sfida folle, e visto quello che mi è successo, vorrei che neanche voi vi mettiate in pericolo con queste stronzate>> si interruppe <<  Lo sapevo che avremmo dovuto smettere prima. >> Adam si aspettava una predica più massiccia dall'amico, in segno di scuse, chinò la testa << Hai ragione >>  La risposta, semplice e misurata, rifletteva la fatica di un confronto che non avrebbe portato a nulla di diverso. Gary batté lentamente gli occhi, come cenno di approvazione. Rilassò la testa lateralmente sul cuscino e non riuscì a trattenere uno sbadiglio << Devo chiedervi di lasciarmi un po' da solo, sono stanco, mi fa male tutto, fatemi riposare ok? Vi ringrazio per essere venuti, grazie davvero, appena uscirò da qui consegnerò il bomber a Elliot, tu sentiti libero di farlo quando vuoi >> Adam fece cenno di sì con la testa. Dopo un rapido scambio di saluti, uscì dalla stanza con Flia ed Allison.

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