Il pomeriggio seguente, tutti i Poisoned si riunirono nel garage di Adam. Il ritrovo era cambiato molto dalla prima volta. Da quando Allison era entrata nel gruppo, lo aveva abbellito parecchio, nella scelta delle decorazioni spiccava subito il tocco femminile. Adesso le pareti del garage erano arredate con svariati quadri, si era impegnata per dare alla sala un tema floreale, ma che si abbinasse bene anche al gusto maschile. Sulla parete sinistra, un quadro rappresentante tre rose con i gambi intrecciati su sfondo nero risaltava alla vista, sulla destra invece, erano appesi quattro piccoli quadretti, posizionati in modo tale da formare un quadrato più grande; in alto a sinistra una margherita, di fianco un girasole, sotto invece un tarassaco e un tulipano. Adam si era permesso di decorare il garage con un unico oggetto, un vasetto turchese nel quale riposava il suo fiore preferito, una rosa rossa a fiore doppio con un elegante gambo di un'inusitata simmetria, le spine erano tutte alla stessa distanza tra di loro e con la stessa armonia, la rosa esibiva due piccole foglioline seghettate verdi. Aveva rubato quella rara piantina al cimitero di Tancy village, il mese scorso. Alle diciassette, tutto il gruppo era seduto al tavolo rettangolare al centro del garage. Adam chiese di fare silenzio, aveva un annuncio da fare, scambiò uno sguardo d'intesa con James dalla durata di un attimo, poi fece lo stesso con Gary, fino a quel momento Jennifer era rimasta in silenzio, era in imbarazzo, si limitava a stare incollata a James. <<Ragazzi, diamo il benvenuto ad una nuova Daisy, Jennifer. Qualcuno di voi la conoscerà già, qualcuno no, ricordiamoci che il passato è passato, lo scopo dei Poisoned è soltanto quello di divertirsi tutti insieme, oltre a cancellare per sempre il termine "noia" dal nostro vocabolario!>> fece una pausa, riprese fiato e continuò << ma prima che Jenny sia ufficialmente membro dei Poisoned, i tre Roses devono acconsentire, io dico sì >> James si alzò in piedi << Io dico sì!>> cadde per un attimo il silenzio, toccava a Gary decidere, James era visibilmente preoccupato, strinse i pugni, ma sotto al tavolo. Gary si alzò in piedi, guardò negli occhi Jennifer << Prima di dire sì o no, devo farti una domanda >> Jennifer trasalì, non voleva che Gary le chiedesse di nuovo se provasse ancora sentimenti per lui, con voce tremante disse << Chiedimi pure quello che vuoi, sarò sincera>> Gary ridacchiò per un istante << Ti devo ordinare il bomber dei Poisoned, che taglia porti? >> a quelle parole, tutti si misero a ridere, era chiaro che Gary avesse detto sì, Jennifer tirò un sospiro di sollievo, disse che portava una Small, poi si alzò in piedi <<Ora che sono ufficialmente una Daisy, permettetemi di offrire a tutti da bere, dopotutto è il compleanno di Adam! Ubriachiamoci in pieno stile Poisoned!>>. Un minuto dopo erano fuori, in sella alle moto, Allison salì dietro Adam mentre Jennifer sulla moto di James, Gary non poté fare a meno di provare un po' di fastidio quando vide la sua ex ragazza abbracciare l'ampia schiena di James, si autoconvinse che doveva farlo per non rischiare di cadere, se ne fece una ragione. Si fermarono a bere al minimarket sulla diciassettesima strada, erano le diciotto. Jennifer offrì una birra a tutti, Sebastian fece lo stesso, in seguito tutti gli altri pagarono un giro per non essere da meno. Sebastian era seduto sul gradino del marciapiede, insieme a Gary, cercò di confortare l'amico, Gary gli parve l'unico che dopo tutto quell'alcol non riusciva a godersi il momento. Per il resto del gruppo la serata proseguì in allegria, tra una bottiglia e un'altra si fece subito notte. Le ventuno. Era ancora presto per tornare a casa, e anche se qualcuno avesse voluto, sarebbe stato troppo ubriaco per riprendere la moto. Una vecchia Volkswagen g60 di un insolito blu elettrico parcheggiò poco lontano da Gary, tre ragazzi scesero rapidamente dalla vettura. James riconobbe all'istante l'auto di Sullivan, insieme a due suoi amici. Dopo una rapida occhiata in giro si avvicinarono a James. <<Che piacere rivederti, J >> disse Sullivan, James era in piedi tra Allison e Jennifer, d'istinto si mise davanti a Jennifer, spostandola dietro di sé con il braccio << Ci avete seguiti? Cosa volete? >> Sullivan sogghignò, il comportamento di James dell'ultima volta non gli era piaciuto affatto, aveva bisogno di una lezione. << Guardate >> ognuno dei suoi amici stringeva nella mano un coltello a farfalla, con la lama ancora riposta nel manico, con una rapida rotazione del polso fecero scattare i coltelli, il movimento sembrava fin troppo naturale, come se usassero quelle armi più spesso del necessario. Sebastian e Gary si irrigidirono, di scatto si alzarono in piedi, saturi di adrenalina, erano pronti ad intervenire in qualunque momento. Adam rimase confuso, non capiva la tensione nell'aria, non sapeva chi fosse Sullivan, tantomeno a cosa si riferisse. Con un cenno della mano Sullivan impose alla sua scorta di mettere via le lame << Piccoletto, puoi stare tranquillo, questo è solo un avvertimento, ma non provare mai più a fare cose del genere >> James impallidì per un attimo, continuava a malapena a reggere lo sguardo di Sullivan, riprese fiato << è stato tutto un malinteso, non accadrà più >> Sebastian, Adam e Gary non avevano mai visto James così, chinare il capo, obbediente, senza dire una parola, non avevano dubbi, quel ragazzo rasato di fronte a loro non era da sottovalutare. Jennifer rimase sempre dietro James, fissava il terreno, cercava di estraniarsi il più possibile dalla situazione. Allison osservava con attenzione la scena, come per capirne le dinamiche. Sullivan, soddisfatto della risposta, decise insieme ai suoi di andarsene<< Ci vediamo J, cerca di trovarmi della bianca, alla prossima >>. Un minuto dopo erano già ripartiti in auto. Adam scattò verso James, lo afferrò per il colletto della maglietta <<Chi cazzo erano quelli eh? >> prima che potesse aggiungere altro, Sebastian si mise in mezzo, allontanando i due << Adam! Lascialo stare! è solo colpa mia, sono stato io a farli incazzare >> raccontò al gruppo della tentata estorsione con la chiave inglese. Adam rimase imperterrito, gli occhi erano privi di lucidità << Tieni quella merda lontana dal nostro gruppo! ci avete messo in pericolo>> Allison cercò di smorzare la tensione << Adam, smettila! Abbiamo tutti bevuto, è facile innervosirsi più del necessario, alla fine è andato tutto bene, basta non rifarlo più>> Gary puntò il dito verso James, parlando sopra a Allison << Tutto bene un cazzo, è tutta la sera che fai gli occhi dolci a Jennifer, che intenzioni hai? Quando è arrivato Sullivan hai cercato subito di proteggere Jenny, è con noi da mezza giornata e già ci provi con lei davanti a me? >> Jennifer cercò di intervenire ma Gary le parlò sopra <<E tu, non hai smesso un secondo di fare la gatta morta con lui, vattene dai Poisoned, adesso!>>. L'atmosfera si era fatta pesante, Gary fulminava James con lo sguardo, Jennifer e Sebastian si sentivano la causa della litigata. Sebastian si mise in mezzo al gruppo, <<Adesso calmiamoci>> si interruppe <<Decideranno i Roses, mettiamolo ai voti >> dopo qualche secondo di silenzio, Adam fu il primo ad acconsentire, in seguito anche James e Gary. Il primo a votare fu Gary << voto per l'espulsione immediata di Jennifer>> poi toccò a James << Per me deve rimanere>> in fine rimase Adam << Io non mi sento di votare, risolvetela voi, non mi interessa, basta che la faccenda si risolva qui e ora>> Sebastian si grattò la fronte, senza il voto di Adam erano in pareggio, bisognava trovare un modo alternativo per risolvere la questione, Allison alzò un braccio, esitante << Ho io la soluzione, potrebbe essere un po' folle, ma non importa. Risolviamola come farebbero dei veri Poisoned, una gara in moto sulla diciassettesima strada, darò io il via>> James mugugnò che Jennifer non poteva correre, non aveva una moto sua, e anche se fosse, non sapeva guidare, intervenne Gary <<Gareggerai tu al posto di Jenny, però se vinco io lei sarà espulsa e tu non dovrai mai più provarci >>
<< Io non ci guadagno niente a gareggiare a posto suo, non rischierò di schiantarmi inutilmente, Se vinco, vorrei che tu, se un domani decidessi di provarci con Jennifer, non ti metta in mezzo >> Jennifer abbassò lo sguardo, Gary si irrigidì, c'era molto in gioco, era fiducioso di vincere, la sua moto aveva una cilindrata molto più potente di quella di James, in quanto abilità alla guida invece, era pressappoco inferiore al suo avversario. Adam rimase in silenzio ad osservare la situazione. Affidarsi ad una gara era troppo pericoloso, non era importante. Non doveva gareggiare lui. Avrebbe aspettato al traguardo per decretare il vincitore.
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Sfumature di giovinezza
RomansaCosa succede quando un gruppo di ragazzi di una stagnante cittadina trova un vecchio manoscritto di un misterioso mototeppista? Creeranno bande, nasceranno nuovi amori e si creeranno sempre più problemi. D'altronde, queste sono le sfumature della gi...