Capitolo 38

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Adam restava immobile, seduto su una vecchia sedia di legno nel garage. Aspettava l'ora di partire verso il raduno del resto dei Poisoned. Le mani intrecciate sulle ginocchia, gli occhi fissi a terra. Il rumore della sua respirazione sembrava riempire lo spazio vuoto attorno a lui, interrotto solo dal lieve bisbiglio del vento che filtrava il cancello d'ingresso. Aveva disposto le sedie in cerchio, un gesto che voleva creare un'atmosfera di uguaglianza e apertura. La stanza, come sempre, era polverosa e poco illuminata. Oggi sarebbe stato il giorno in cui avrebbe consegnato il bomber al vincitore. Il gesto simbolico che avrebbe segnato un cambiamento definitivo, un passaggio che non riguardava solo un capo, ma tutto il destino del gruppo.

Elliot e Luther. I due nuovi Roses, i nuovi leader. Adam non riusciva a liberarsi dalla preoccupazione che gli stringeva lo stomaco. Come avrebbero gestito i Poisoned? Si aspettava che i Dandelions li avrebbero seguiti ciecamente. Di Daisys non ne erano rimaste; Jennifer aveva lasciato il gruppo insieme a James e Allison era dalla parte sua e di Gary. Eppure, nonostante il tumulto che stava minando la stabilità del gruppo, Adam non riusciva a ignorare quel sincero legame che aveva con il bomber. Era più di un semplice pezzo di giubbotto, più di un simbolo di autorità. Rappresentava il cuore stesso dei Poisoned, ciò che univa ognuno di loro sotto quello stesso vessillo. Era l'unico ricordo tangibile che aveva dei Poisoned, oltre alla stampa della foto stropicciata scattata da Marcus, ma non era la stessa cosa. Mentre si dirigeva in moto al raduno sulla sedicesima, rimuginava su quelo che era successo. <<I debiti di gioco si pagano >> continuava a ripetersi, stavolta non poteva farci nulla.

Passo dopo passo, Adam si avvicinava al resto dei Poisoned. Elliot e Adam si trovarono finalmente di fronte, completando la figura. Luther sfoggiava un odioso sorrisetto, osservava una scena che voleva si concretizzasse da tempo. Marcus e Vincent, solitamente sempre pronti a stuzzicarsi, questa volta erano immobili, impassibili, come se la gravità del momento avesse messo un freno ai loro soliti scambi di battute. Allison era al fianco destro di Adam, mentre Ren, più distaccato, era alla sua sinistra. Adam emise un lungo sospiro carico di melanconia, condito da una leggera smorfia << Bene, so che non aspettate altro, facciamola finita in fretta >> Si sfilò il bomber facendolo scivolare sulle spalle, lo prese per il colletto e lo lanciò in mezzo al cerchio << Da adesso è tuo, e con lui il ruolo di Rose dei Poisoned Flowers >> Elliot non lo raccolse subito, rimase lì, immobile, fissando il bomber che giaceva al centro del cerchio. Le mani erano ancora ferme ai lati del corpo, come se fosse indeciso sul da farsi. Scosse la testa, come a scacciare i pensieri << Sono felice di aver vinto, ma nonostante tutto mi dispiace per Gary. Spero si possa riprendere il prima possibile, come nuovi Roses dei Poisoned, io e Luther faremo del nostro meglio, contiamo sul sostegno dei Dandelions, dei Sunflowers e dell'unica Daisy rimasta >> sorrise << E Adam, non provo rancore verso di te, se vorrai rientrare un giorno nei Poisoned, sarei felice di darti il mio bomber, rientreresti come Dandelion >> Ren scoppiò a ridere, smise di bere la birra che aveva in mano e la poggiò ai suoi piedi << Il nostro sostegno dici, capisco... come quello che tu hai dimostrato abbandonando Gary? Non ti sei chiesto perché Adam si è fermato all'improvviso? Il nostro sostegno hai detto... mi fai ridere, prima delle gerarchie e del divertimento c'è soltanto un'altra cosa, I Poisoned sono prima di tutto un gruppo di amici che si sostengono l'un l'altro! Soprattutto nel momento del bisogno. Hai dimostrato quanto vali, e che genere di persona sei, non voglio una persona del genere come mio leader! >> Si tolse il bomber e lo tirò esattamente sopra quello di Adam << Senza Adam e Gary come Roses, non ha senso restare nei Poisoned, io mi tiro fuori >> Luther si irrigidì, ma riuscì a mantenere la calma << Fai come vuoi, sei sostituibile >> Allison appoggiò la mano sulla spalla di Adam << Senza Adam, non ho nessun motivo di restare, tanto anche io sono sostituibile >> anche lei lanciò il bomber sopra agli altri due. Sebastian e Denzel si scambiarono uno sguardo d'intesa, entrambi si tolsero i bomber e li lanciarono nella pila al centro del cerchio, Sebastian non riuscì a trattenere una risatina beffarda << Vediamo se riuscirete a sostituire anche i meccanici >> Marcus e Vincent trasportati dal momento fecero lo stesso, al centro del cerchio si era formata una pila di bomber. Finn spalleggiò Elliot << Io resto con voi ragazzi >> Elliot digrignò i denti << Zitto! Non ha senso se rimani solo tu! Sapete cosa vi dico? Fanculo! Tenetevi pure questo bomber del cazzo! Per me non ha mai significato niente, fottetevi voi e il vostro morboso attaccamento verso Adam!>> Si tolse con foga il bomber e lo scaraventò su gli altri. Finn e Luther rimasero esterrefatti dalla scenata di Elliot, non lo avevano mi visto così. Erano rimasti solo loro due con addosso i bomber. Finn cercò lo sguardo di Luther, lui non voleva prendersi la briga di decidere se lasciare oppure no il suo bomber. Luther visibilmente amareggiato, cercò invano di richiamare Elliot , si ammutolì quando quest'ultimo ignorò i suoi richiami << E va bene, tanto ormai non ha più senso, lasciamo questi cosi >> Finn e Luther si tolsero i loro bomber e li poggiarono nella pila. Una volta finito, se ne andarono senza salutare. Durante quell'assurdo teatrino, Adam rimase incredulo, tutto era andato nel migliore dei modi, il suo bomber era ancora lì, sommerso da tutti gli altri dei Poisoned. Si chinò nella pila di vestiti per cercarlo, lo prese, lo abbracciò. << Grazie a tutti, mi avete dimostrato che i Poisoned Flowers sono più di un semplice gruppo di motociclisti >> Ognuno raccolse il suo bomber, Denzel diede uno spintone amichevole ad Adam << Adesso non fare quella faccia, non ti metterai a piangere vero? >> Adam sorrise, arrossì un minimo << Nonostante tutto, la mia vecchia decisione non cambia, i Poisoned si sono sciolti >> Sebastian rispose con tutto il menefreghismo che ebbe in corpo << Sì, l'avevamo capito, ma visto che Gary non c'è, Niente ci impedisce di fare un ultimo giro tutti insieme giusto?>> Adam si mise a riflettere per un attimo << Solo se Ally sale dietro di me >> Allison gli sorrise, lo guardò fisso negli occhi << Mi farebbe davvero felice farlo un'ultima volta >>.

Si erano fatte le undici, ma il cielo plumbeo rendeva il caldo sopportabile. L'ultimo giro dei Poisoned fu diverso dai precedenti, nessuno superò i limiti di velocità, nessuno impennava, nessuno gareggiava. La mattina non erano gli unici a circolare sulla sedicesima strada, di tanto in tanto incontravano un'automobile, per superarla dovevano rompere lo stormo romboidale di moto per ricomporlo subito dopo. Si fermarono all'Hoover bar,, attratti dalla promessa di un po' di frescura e di qualcosa da bere. Sembrava che i caschi integrali chiedessero un pegno per la sicurezza donata ai proprietari. Il sudore scivolava sulle fronti e lungo le schiene. Era Inevitabile in quei giorni di fine estate. Occupano due tavoli all'esterno, sotto l'ombra parziale di un tendone. Nel primo si erano seduti Adam, Allison, Ren e Flia; nel secondo Marcus, Vincent, Sebastian e Denzel. Adam sorseggiava una birra light, cercava di godersi quel piccolo sollievo; per evitare che la bevanda si riscaldasse troppo, aveva chiesto un bicchiere con il ghiaccio. Ogni tanto, portava il bicchiere alla bocca, cercando di non farlo svuotare troppo in fretta. La cannuccia, tra le dita, girava lentamente, tracciando piccoli cerchi nel bicchiere cilindrico << Ren, volevo ringraziarti per prima, sei stato fantastico>>

<< Ho solo detto quello che pensavano tutti >> Ren stava bevendo la seconda Heineken di fila, a lui il ghiaccio non serviva, la birra non faceva in tempo a scaldarsi che era già finita. Aveva la motivazione, o per meglio dire la scusa, per bere senza limitarsi, il buon umore e la vittoria su Elliot e Luther erano un perfetto lasciapassare al suo alcolismo. Il dover guidare la moto per tornare a casa non bastava come deterrente al bere. Era abituato a guidare da ubriaco, la sua unica preoccupazione era quella di essere fermato ad un posto di blocco durante la strada del ritorno. Dopo due ore passate a chiacchierare, decisero che fosse arrivata l'ora di andare via, si salutarono con leggerezza, ma frettolosamente. Adam, Allison e Flia si diedero appuntamento per il giorno seguente, dovevano andare a far visita a Gary, anche solo per aggiornarlo di persona degli ultimi avvenimenti.

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