I Poisoned si radunarono al parcheggio sulla diciassettesima strada, come da tradizione. Il fiore stilizzato era quasi scomparso del tutto dall'asfalto. Tutti si presentarono puntuali al ritrovo, soltanto Allison non era venuta, Adam aveva provato a chiamarla più e più volte, ma senza risultato. L'ennesima notte afosa faceva da cornice al raduno dei Poisoned, il caldo era un motivo in più per correre in moto e farsi accarezzare dal fresco vento notturno. Denzel era pensieroso, Sebastian parlava molto meno del solito, ma non fece domande. Marcus e Vincent stavano provando mirabolanti impennate, non era raro che uno dei due cadesse dalla moto, Ren e Denzel si stavano dividendo una birra rossa da mezzo litro mentre Elliot e Luther stavano infastidendo Adam; entrambi si volevano candidare per il posto di terzo Roses come rimpiazzo di James. Andava tutto bene, la spensieratezza di cui i Poisoned avevano bisogno era sufficiente per permettere di godersi a pieno la serata. Sebastian si girò di scatto verso la strada, attirato da un rumore cupo in lontananza, diventava sempre più intenso, sempre più vicino, sgranò gli occhi quando vide avvicinarsi un'auto blu marino, fermarsi a pochi metri da loro. Sapeva bene chi ci fosse all'interno <<Vediamo che succede>> pensò. Dalla vettura scesero Sullivan, Karim, Ferguson, Kevin e James, sbatterono le portiere dell'auto << Qualche fiorellino bastardo tra di voi ha parlato troppo >> ringhiò Karim mentre giocherellava con il coltello, << Diteci chi è stato, eviteremo una carneficina >> Ferguson si avvicinò a Denzel << Sarà stato questo ciclope, o quel fallito di Gary >> James rimase pietrificato mentre assisteva inerme a quella scena, non sapeva davvero come risolvere quella situazione se non confessare la sua colpevolezza, Sebastian lo stava fissando scuotendo la testa, i suoi occhi trasudavano disprezzo. Karim e Ferguson cominciarono a blaterare minacce, stavano perdendo la pazienza. Adam si mise davanti a Denzel << Siete venuti qui ad accusarci senza nessuna ragione, non siamo stati noi >> Sullivan puntò il coltello verso Adam << Ti sbagli, sappiamo per certo che siete stati voi, è stato il vostro caro amico a dircelo >> Adam rimase senza parole, l'espressione di Gary faceva trapelare tutta la delusione nei confronti dell'ormai ex amico << James, spero davvero che sia stato uno dei nostri a parlare con la polizia, altrimenti sei davvero caduto in basso >> Kevin allargò le braccia << Ei, Adam, Dov'è la tua tipa? Scommetto a casa di un altro!>> Adam scoppiò a ridere dal nervoso, aveva toccato un nervo scoperto, aveva passato tutta la notte provando a dimenticare ciò che aveva fatto ad Allison, ci era quasi riuscito, finora. Di scatto lo afferrò per il collo, ma questa volta non mollò la presa, Kevin rimase impietrito, non si aspettava quella reazione, ora cercava di liberarsi dallo strangolamento di Adam, non aveva intenzione di ammorbidire la presa, intorno a lui nessuno si mosse, era surreale tanta brutalità. << Adam fermati! Così lo ammazzi!>> Ren tolse di peso Adam da Kevin, che scappò via inciampando svariate volte, terrorizzato da Adam. << Che cazzo ti è preso?>> urlò Ren <<Scusa... ieri ho avuto un litigio con Ally, ha toccato un nervo scoperto...>> Sullivan si mise a battere le mani << J! Hai visto? È questo il tipo di persona che ci serve nei Silver Crows, non quella fichetta di Kevin, Adam, perché non ti unisci a noi? >> Adam ignorò completamente la domanda. Ferguson e Karim accerchiarono Vincent << Ci siamo distratti dall'obiettivo principale, ma visto che nessuno vuole parlare, forse la vista di un po' di sangue stimolerà qualcuno a confessare >> disse Karim mentre si preparava a colpire Vincent. Sebastian si mise in mezzo ai due << Basta! James che cazzo aspetti a confessare! Sta per succedere l'irrecuperabile! Se non parli adesso, lo farò io!>> James iniziò a sudare freddo mentre Flia trascinava Vincent lontano da Karim. James strinse i pugni << Sono stato io a fare i vostri nomi alla polizia, altrimenti avrebbero incolpato i Poisoned! L'ho fatto per voi! >> continuò a parlare rivolgendosi a Karim e Ferguson <<Ma quando Karim mi ha detto che avrebbe massacrato chiunque avesse fatto la spia, ho dovuto mentire anche a voi, altrimenti mi avreste pugnalato. Ecco tutto >> Adam scosse la testa << Cosa sei diventato, Hai tradito il tuo gruppo di amici, hai tradito Gary e adesso anche loro, non sei altro che un verme... >> Sullivan colpì James con un pugno in pieno viso << La scenetta dei bomber è stata carina, peccato non significasse nulla >> James stramazzò a terra, perse i sensi. Sullivan e gli altri dei Silver Crows rimisero i coltelli a farfalla nelle tasche, dovettero scusarsi con i Poisoned per l'inconveniente, << Scusateci, uno di noi a quanto pare è un infame, e Adam, grazie per aver picchiato Kevin, giuro non lo sopportavo.>> Adam sorrise << L'idea di rapinare il minimarket travestiti da Poisoned è stata geniale, lo devo ammettere>> Sullivan rimase interdetto dalla battuta fuori luogo di Adam, non rispose alla frecciatina ma si avvicinò a Gary <<Che ne facciamo di questo? Ha perso i sensi, ci vorrà un po' prima che si svegli>> Gary voltò le spalle a Sullivan << Lasciamolo pure qui, starà meglio da solo. >> Tutti i Poisoned andarono via, i Silver Crows ripartirono subito, non passò nemmeno mezz'ora che James si risvegliò da solo nel parcheggio ormai deserto. Aveva perso i suoi amici, aveva perso l'occasione di sfruttare i Silver per il suo giro di spaccio, aveva perso tutto. Imprecò, si alzò in piedi e si diresse verso la sua moto. La Mach tre era per terra, era stata distrutta, le cromature erano ricoperte di graffi mentre il sedile era squarciato in due. Mancavano entrambi gli specchietti e le ruote erano forate. James cadde in ginocchio, sbatté i pugni sull'asfalto e pianse amaramente. Prese il cellulare dalla tasca, le dita tremavano, compose di fretta il numero di Jennifer ma dovette correggerlo due volte prima di riuscire a chiamare. Dopo qualche squillo, Jennifer rispose << Amore, dimmi! >> James rispose singhiozzando << Jenny... i Poisoned mi hanno dato del verme e i Silver mi hanno spaccato la moto, non so come tornare a casa... almeno mi sei rimasta ancora tu...>> Jennifer rimase per qualche secondo in silenzio << Non ti posso venire a prendere, non ho un mezzo mio, di chiedere ai miei non se ne parla nemmeno, però stasera se torni vivo da dove sei, ci facciamo una scopata così ti tiro su il morale, ok? Devo andare, ci sentiamo dopo >>
L'anaffettività di quelle parole colpirono James più forte del pugno di Sullivan, era palese che a Jennifer lui non importasse più di tanto, era solo un passatempo, un giocattolo sessuale. James accese una sigaretta, l'ultima del pacchetto. Si incamminò barcollando verso casa, l'unica compagnia a lui concessa lungo la strada era quella sigaretta. Dopo qualche tiro, sparì anche lei.
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Sfumature di giovinezza
RomanceCosa succede quando un gruppo di ragazzi di una stagnante cittadina trova un vecchio manoscritto di un misterioso mototeppista? Scontri tra bande rivali, nasceranno nuovi amori e si creeranno sempre più problemi. D'altronde, queste sono le sfumature...