Capitolo 25

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Tre giorni dopo i Silver Crows si riunirono a Piazza del Petalo. Due giorni prima Karim e Ferguson erano stati interrogati dalla polizia su cosa stessero facendo la notte della rapina al minimarket sulla sedicesima strada. Erano stati portati in caserma e schedati. Non capirono come avessero fatto i poliziotti a risalire a loro due. Karim e Ferguson avevano usato Sullivan come alibi, erano con lui quella sera, o almeno così hanno raccontato ai poliziotti.

James e Kevin arrivarono al parco verso le dieci di mattina, James aveva chiesto a Jennifer di non venire, voleva proteggerla, era preoccupato che i suoi nuovi compagni sospettassero che fosse stato lui a fare i loro nomi alla polizia. Non sapeva cosa aspettarsi.

 Sullivan, Karim e Ferguson chiacchieravano sotto l'ombra di una quercia, videro James arrivare insieme a Kevin. Ferguson, appoggiato al tronco, osservava il timoroso avvicinarsi dei due con la coda dell'occhio, nel mentre si accese uno spinello << Dobbiamo parlare >> disse, una volta che  James gli fu di fronte, dovette nascondere il suo timore, cercava di non darlo a vedere, mostrarsi spaventato era un'ammissione di colpa, se quei tre avessero scoperto il suo tradimento, lo avrebbero come minimo pugnalato, ne era certo << La polizia è venuta a cercarci, ci hanno interrogato riguardo ad una rapina al minimarket sulla sedicesima strada avvenuta tre giorni fa, sapete qualcosa? >> James sapeva che erano stati loro, ma volle testare la loro sincerità << No, siete stati voi? >> Kevin rimase in silenzio, una parola sbagliata poteva causare il finimondo, lasciar parlare James era la scelta più saggia. Ferguson rise << No, sono stati i Poisoned, il commesso del minimarket ha riconosciuto i bomber della banda>> James rimase interdetto << Allora cosa volete da noi? >> Karim guardò fisso negli occhi James, i suoi occhi tradivano una certa diffidenza << Se la polizia è risalita a noi, qualcuno che conosce sia i Poisoned che me e Ferguson deve aver fatto la soffiata alla polizia, qualcuno che conosca anche i nostri cognomi, per questo ci sei venuto in mente tu, quindi ti rifaccio la domanda, mi aspetto che tu sia sincero, magari avremo pietà >> James indietreggiò di qualche metro, era con le spalle al muro << Aspettate! Ho detto ai Poisoned che io e Jenny abbiamo buttato i nostri bomber davanti a voi tre, devono aver pensato che li avete rubati voi e usati per la rapina! Deve essere così! Io non ho aperto bocca, giuro! Non avrebbe senso per me, siamo in affari insieme, non sono così stupido da darmi la zappa sui piedi.>> Kevin avanzò di un passo, serrando la mano a pugno << Siamo i Silver Crows cazzo! Se siamo un gruppo, deve esserci fiducia tra di noi >> Karim sembrò credere alla storiella di James << Benissimo, allora quei bastardi la pagheranno, sarà stato sicuramente quell'esaltato di Sebastian, non la passerà liscia... >> Ferguson sogghignò << E a quell'incapace di Gary ci penserò io >> Karim chiese a James quando si radunassero i Poisoned, James non conosceva la risposta, << Ascoltate, vi suggerisco di andare al parcheggio di ritrovo dei Poisoned sulla diciassettesima strada, a fianco del minimarket, ogni sera, li beccherete sicuramente in pochissimo tempo >> Ferguson si accarezzò il mento, giocando con il pizzetto << Allora verso le undici di stasera andremo tutti e cinque a controllare, magari avremo fortuna>> James si sentì costretto ad accettare. Kevin annuì senza pensarci. 

James tornò subito a casa, chiamò al cellulare prima Adam poi Gary ma nessuno dei due gli rispose, se quella sera i Poisoned si fossero riuniti al solito parcheggio, avrebbe condannato i suoi vecchi amici al macello. Provò a chiamare Allison, di nuovo nessuna risposta, imprecò. Provò con Sebastian che rispose dopo pochi squilli << Per fortuna hai risposto, Sebastian ascoltami, è estremamente importante, so che ora non mi consideri più tuo amico, ma mi devi ascoltare! Stasera vi riunirete al parcheggio?>>

<< Sì, alle dieci in punto, perché? >>.

<< Stasera i Silver Crows vi verranno a cercare! Pensano che è colpa dei Poisoned se la polizia sa che sono stati loro a rapinare il minimarket.>>

<< Come l'hanno capito?>>

<< Io... non lo so, ma adesso non è importante>>

<<Non sanno che sei stato tu a parlare?>>

<< Se lo venissero a sapere, mi pugnaleranno!>> il tono della voce di Sebastian si fece più cupo e aggressivo << Stai di nuovo cercando di crearci problemi? Stasera il raduno si farà, e dirò ai tuoi cari Silver Crows la verità, vedremo quanto sono tuoi amici! Ti saluto J.>> riattaccò. James cominciò a respirare affannosamente, stava avendo un attacco di panico. Frugò tremando nel cassetto dei calzini di camera sua. Prese un calzino spaiato di spugna sul fondo. << Trovata!>> esclamò, mentre estraeva uni spinello dal calzino << Ne ho bisogno>> sussurrò, anche se era solo in casa. Si sdraiò sul letto a fumare dopo aver aperto la finestra, e per quei venti minuti, riuscì a dimenticarsi temporaneamente dei suoi problemi.

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