La mattina mi sveglio con il cuore che batte forte contro la mia cassa toracica. Vado a fare colazione e invece che i soliti biscotti e latte mi trovo davanti una piccola scatola di carta e un bicchiere di succo all' arancia, la apro per vedere cosa contiene... è una rana di cioccolato, l'appoggio sul tavolo e guardo sul fondo della scatola, c'è una specie di figurina, la giro e vedo un uomo con sguardo fiero e vanitoso, si chiama Gilderoy Allock. La guardo per qualche secondo poi quella comincia a muoversi, con un sussulto della mia mano ricade sul tavolo. Dev' essere qualcosa di magico, spero... non di pericoloso... la giro e la osservo... sembra solo una strana figurina mobile. La prendo felice e mi porto la colazione in camera, mi siedo sul letto e bevo un sorso di succo. Scruto la stanza per vedere se ho dimenticato qualcosa, il sacchetto con i galeoni è sul comodino e la valigiona è vicino alla porta. Finisco il succo e do un morso allo stampo di cioccolato.
Mia mamma entra in camera e dice timidamente "preparati, tra mezz'ora andiamo" esce. Devo rendermi presentabile, mi metto un pò di mascara, un maglione a collo alto arancione, un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica. Prendo la pesante valigia e la trascino per le scale, mia mamma mi aspetta vicino alla porta con le chiavi che tintinnano nella sua mano. Apre la porta ed entriamo in macchina, attraversiamo la città per poi arrivare dall' altro lato della periferia. Scorgo una casa alta e un pó storta come la torre di Pisa... nel giardino ci sono un sacco di persone che ridono e si divertono a catturare degli animali... credo. La macchina si ferma, scendo e prendo la valigia di pelle, è molto pesante; un signore dai capelli rossi lo nota e mi aiuta... ora che li vedo hanno tutti la chioma folta e rossa, mia madre mi da una piccola spinta da dietro la schiena e mi fa avvicinare ad una ragazza con i capelli lunghi fino alle spalle e due occhi allungati verdi, la saluto e lei sorride, poi diventa rossa come se avesse mangiato 400 peperoncini molto piccanti. Due ragazzi alti e slanciati un po più grandi di noi mi vengono incontro sono uguali..."ciao io sono Fred, o forse è lui" rido e poi l' altro ragazzo dice "ok, io mi chiamo Hanna" un sorriso beffardo gli si forma sulla faccia mentre mi porge la mano, sto al loro gioco "piacere Hanna e forse Fred! Io sono Emma." Loro alzano le sopracciglia e ridiamo, poi il ragazzo più a destra alza le mani e dice "no, ok mettiamo le cose in chiaro, io non sono Hanna, mi chiamo George, lui è mio fratello gemello Fred" io li squadro e dico "non l' avrei mai detto!" Fred sorride e George fa lo stesso poi prende per la manica la ragazza con gli occhi verdi e dice "lei se non te l' ha ancora detto è Ginny: la nostra piccola e dolce sorellina". Fred le tira un pizzicotto sulla guancia e lei gli lancia uno sguardo acido, ma poi ci mettiamo tutti a ridere e loro mi portano nel retro dove altri due ragazzi, ce né anche uno moro, ha gli occhiali e due enormi occhi azzurri, mi saluta con la mano e poi scaraventa un qualcosa al di fuori del giardino, George o Fred... non li distinguo molto, mi si avvicina, ha in mano la stessa cosa che ha lanciato ora l' altro ragazzo e dice prendendomi il polso "allora questi sono degli gnomi, mia mamma vuole che li buttiamo fuori dal giardino, quindi devi imparare, il braccio deve girare in senso orario... però devi stare più in obliquo coi piedi" mi sistemo come mi ha mostrato lui e poi mi porge l' ometto ed io lo butto aldilà della siepe, ma solo di qualche metro. George sorride e dice "è già un inizio" io sorrido a mia volta anche se so di aver fatto schifo. Ginny mi si avvicina e parliamo per un po delle cose magiche e mi spiega cosa ci sarà ad Hogwarts, poi vedo che è distratta e fissa un punto dietro le mie spalle, mi volto vedo il ragazzo moro scagliare uno gnomo lontano e poi la guardo è rossa ed io colgo la palla al balzo "ti piace?" Lei mi guarda per qualche secondo e poi annuisce timidamente "beh sai Emma... lui è famoso e... carino... Harry Potter si è salvato da tu sai chi..." io alzo un sopracciglio "chi dovrei sapere io?" Ginny manda gli occhi al cielo e sussurra "Voldemort ...ha ucciso i suoi genitori e lui si è salvato... non si sa come..." stranamente sussurro pure io "a me è successo lo stesso, anch'io mi sono salvata per miracolo da Voldemort grazie a mia madre... strano no? Sono due storie uguali..." lei strana gli occhi, poi Harry e l' altro ragazzo coi capelli rossi si avvicinano a noi e i ragazzi allungano le mani verso di me e dicono i loro rispettivi nomi "Harry" "Ron" sorrido e dico "io mi chiamo Emma".
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La vera storia dei Potter
FanfictionEmma, una "normale" ragazza, che scoprirà la sua vera natura e la sua vera famiglia. Un' amicizia tormentata dal male che incombe sul mondo magico e un amore che la aiuterà a scoprirsi e ad aumentare i propri poteri. La storia che tutti noi abbiamo...