Salgo sul treno insieme a Ginny, Neville ci raggiunge insieme ad una ragazza con lunghi capelli biondi e dei grandi orecchini rosa fosforescenti, le sorrido e lei dice "sono contenta di conoscerti... ciao Ginny", guardo la mia amica che si volta e le rivolge uno sguardo imbarazzato "ciao Luna", lei con fare baldanzoso si siede vicino a me, comincia a sfogliare un giornale molto colorato, c'è un articolo sul ministero che cerca di impossessarsi di Hogwarts, in prima pagina c'è l' udienza di Harry, io sono sullo sfondo e fisso la guardia impassibile accanto a me. Quando Luna finisce di leggere le chiedo "dove si compra?" Lei mi dice sorridente "oh... puoi prenderlo se vuoi, io ne ho altri", apre la borsetta coperta di frange e pallets, ci saranno almeno altre quattro copie, sorrido, è una ragazza così originale e allo stesso tempo riflessiva. Guardo la sua valigia da cui spunta una divisa: corvonero, ovviamente.
Scendiamo. Mi avvicino a mio fratello, e lui fissa qualcosa più avanti, seguo il suo sguardo, ci sono degli animali simili a scheletri neri di cavalli alati che trainano le carrozze, Ron ed Hermione ci chiedono "cosa aspettate? Dai salite!" Luna si affaccia dalla carrozza "oh non siete impazziti, li vedo anch'io, comunque sono Luna", Hermione interviene "Luna Lovegood, corvonero giusto?" Lei annuisce sorridente, odio quando Hermione fa la sapientona così, però in linea generale non è tanto male. Arriviamo al castello appena in tempo per la cena. George mi guarda storto e si siede vicino a Fred che mi guarda e sorride, si porta l' indice sulla tempia e picchietta come per dire "è pazzo", o almeno questo è quello che capisco. Alzo lo sguardo dal mio piatto ed incrocio gli occhi di Draco, sorrido e lui imita due persone che vanno a camminare, credo che voglia fare una passeggiata... credo... alzo il pollice e lui sorride.
Poco prima che tutti abbiano finito la cena mi alzo ed aspetto Draco, arriva poco dopo, mi fissa, mi corre incontro e mi abbraccia, rimango un po spiazzata, ma poi ricambio l' abbraccio e sorrido sulla sua spalla; cominciamo a camminare nel cortile, lui mi dice "non hai risposto alla mia ultima lettera..." sorrido e dico "già..." comincio a ridere non so il perché, sono solo felice, lui mi squadra "perché ridi?" Alzo le spalle e lui scuote la testa sorridente. Con la coda dell'occhio vedo che mi fissa, cerco di non darci troppo peso, alla fine però cedo, incontro i suoi occhi ghiaccio e rimaniamo in uno spazio senza tempo. Lui mi prende la mano ed io sobbalzo, si avvicina col volto, sento il fiato caldo sul mio orecchio "Buonanotte", sorrido e lui se ne va. Ripercorro il corridoio e salgo fino alla sala comune dei grifondoro, ci sono un po di ragazzi, molte del primo anno sono raggruppate in un angolo a ridacchiare come oche, mi vedono e sghignazzano ancora di più, sto per salire le scale, ma una mano mi afferra il polso: Ron. È accigliato, lo fisso "che succede Ron?" Lui rivolge uno sguardo a quelle galline geneticamente modificate e mi porta dall' altra parte della stanza. Lo scruto "quindi?" Lui mi si avvicina "G- George... ha...", mi scanso e fisso i suoi occhi "George cosa?" Dico in tono duro, lui abbassa lo sguardo "beh... ha... baciato Angelina" mi pietrifico e lui mi lascia il polso, se ne va. Lee Jordan sta andando in camera sua, gli urlo "dov'è quel cretino del tuo compagno di stanza?" Lui si volta "penso ancora in sala grande", giro di novanta gradi e corro giù per le scale. George è davanti al primo scalino, poco più avanti: Angelina; appena mi vede impallidisce e sul volto gli si forma il terrore più profondo, gli passo accanto scoccandogli un' occhiata e me ne vado verso il porticato. Vorrei vedere la sua espressione confusa e patetica in questo momento, ma non posso girarmi adesso. Deve dirmelo lui in faccia, io lo posso solo provocare.
Vado sul porticato, vedo in lontananza una persona: Harry. Mi guarda, non so perché... non ci vediamo soltanto da poche ore, ma mi abbraccia; alzo gli occhi "che c'è Harry?" Lui si affaccia sullo strapiombo "non hai Sentito il discorso di Silente, il ministero ha messo alla cattedra di difesa contro le arti oscure una certa Umbridge, vogliono controllarci, vogliono impadronirsi di Hogwarts". Fisso gli occhiali scintillanti di Harry e rimango a rimuginare sulle sue parole. Poi Harry mi riscuote "dai, ti accompagno in sala comune", ci incamminiamo ed arrivo in camera in pochi minuti. Ginny è sdraiata sul letto, si volta dicendo "hai saputo", faccio una risata isterica "dipende cosa..." lei mi squadra e poi annuncia "okay, ho capito che sai già tutto" fa un sorrisetto tirato.
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La vera storia dei Potter
FanfictionEmma, una "normale" ragazza, che scoprirà la sua vera natura e la sua vera famiglia. Un' amicizia tormentata dal male che incombe sul mondo magico e un amore che la aiuterà a scoprirsi e ad aumentare i propri poteri. La storia che tutti noi abbiamo...