Erbologia

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Non mi sveglio molto bene, ed è brutto per un primo giorno di scuola, ma ormai mi sono svegliata, il danno è fatto. Guardo fuori dalla finestra, il cielo è ricoperto da piccole nuvole bianche e spumeggianti; mi pettino i capelli ondulati e mi stampo in faccia un sorriso falso, mi vesto con la divisa stretta leggermente di più sulla vita e prendo il libro di erbologia, vado direttamente alle serre senza aspettare che Ginny si alzi, senza fare colazione. La professoressa Sprite non è ancora arrivata, apro la finestra e mi intrufolo dentro, poso la borsa sul tavolo da lavoro e mi soffermo a guardare un fiore scarlatto, sto per toccare la foglia vellutata, quando sento una voce "non toccarlo, ti potrebbe mordere", mi volto di scatto: Neville. "Oh ciao Neville, ti fermi a fare lezione con noi?" Accenno un piccolo gesto ironicamente eccitato e lui sorride, compaiono le fossette,"a dire il vero oggi vi farò da tutor, beh sai la professoressa Sprite mi adora", sorrido e dico "beh... quindi su cosa lavoriamo oggi?" Lui fa un piccolo gesto con il dito verso il fiore scarlatto, alzo gli occhi al cielo "dovevo immaginarlo!" Lui sorride, ma io voglio arrivare a parlare d' altro. "Allora caro Neville. .. come va con Ginny?" Lui diventa rosso in volto, comincia a balbettare "ma... noi non... io... lei... non te l' ha..." viene interrotto dai colpi sulla porta di legno grezzo della professoressa Sprite, lui senza pensarci due volte va ad aprire e nasconde la vergogna cominciando a parlare con lei, mi sento sola, si sono lasciati... o... non sono mai stati insieme... o lei l' ha respinto... so che voglio chiarimenti; mi siedo al nostro tavolo di lavoro e la aspetto in silenzio.
Lei arriva sorridente, ma si accorge subito che c'è qualcosa. Mi fissa per gran parte della lezione, dev'essere strano non sentirmi parlare a lezione di erbologia. Ad un certo punto comincia a scrivere su un pezzetto di pergamena, me lo passa: Emma che hai oggi? Prendo la mia piuma e scrivo velocemente: ma... forse è perché tu e Neville non siete mai stati insieme? ! Quando apre il foglietto inorridisce, comincia a scrivere e cancellare, poi me lo passa: cosa, chi te l'ha detto? Alzo gli occhi al cielo e scrivo: Neville, su racconta tanto ormai ho capito; lei picchietta la punta d' inchiostro sul tavolo da lavoro sporcando il legno, lo prendo: mi ero stancata di vederti sempre felice e contenta con George, sempre e solo tu, allora mi sono messa con Neville contro la mia stessa volontà, ma le storie basate su questo non durano vero? Poi ci aggiunge: visto che la mia "migliore amica" non mi aiuta con Harry devo fare da sola. Aggrotto la fronte sta seriamente cercando di darmi la colpa? Mi volto verso il fiore che Neville sta mostrando a tutta la classe e cerco di non urlarle contro, lei si rabbuia e fissa il suo libro. Esco dall' aula, vorrei parlare con George, lui mi consolerebbe e direbbe che Ginny è solo un po gelosa, ma adesso non c'è neanche lui, è strano... quando è finita con Draco tutti gli altri mi stavano vicino, ora che tutti gli altri si sono allontanati Draco mi è vicino. Mi sdraio sul prato del campo da Quiddich e guardo le nuvole imponenti sopra di me; sento dei passi e delle voci che ridacchiano, alzo gli occhi: Angelina e George, sono in divisa da Quiddich, la squadro, è una bella ragazza, la pelle di un marrone caldo, gli occhi scuri e profondi, un bel fisico allenato, ma è con il MIO George, non voglio fare scenate come una bambina, ma le lacrime salgono e io devo scappare. Sento la terra sotto i miei piedi ed altri passi veloci in lontananza, si avvicinano, sempre di più. .. George mi tira per un braccio e prima che possa dire qualcosa mi bacia, mi lascio trasportare da quel calore che colma tutto il vuoto che c'è stato tra noi, tutte le cattiverie che ho sentito su Angelina, tutte le cazzate che mi ha raccontato Ginny, con questo svaniscono. Quando riapro gli occhi lui è lì che mi fissa in attesa della mia reazione; lo guardo negli occhi ed accenno un sorriso, lui mi abbraccia dicendomi "mi sei mancata", lo stringo forte, era solo un bacio, solo un bacio, la mia bocca sussurra "anche tu". George ha il sorriso più bello del mondo, ed è mio questo sorriso, questa bocca, lui è mio. Sono felicissima, le parole vanno e vengono da sole "ti Amo", gli si illuminano gli occhi "anch'io, tanto". Lo bacio ancora e lui ride facendomi volteggiare al vento come una foglia leggera, come la foto di mamma e papà nel parco. Io voglio George.

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