Sirius abbraccia Harry, mi guarda negli occhi e dice "posso abbracciarti?" Sorrido e dico "certo", mi stringe e sussurra "hai le caratteristiche di tuo padre ma sei bella come tua madre, e questo credimi è davvero un miracolo", il mio sorriso si ingrandisce. Andiamo a tavola, io e Ginny ci sediamo vicino alla ragazza coi capelli rosa, si chiama Tonks, è simpatica, una brava persona; si avvicina a Ginny e dice "allora ho saputo che stai con Neville, se è uno dei Paciock stai sicura che è un buon partito!", lei diventa rossa e Fred e George cominciano a strillare e ridere come due matti, sorrido e la guardo, Harry accenna un sorriso, ma non sembra divertirsi. Sirius mi volge lo sguardo ogni tanto e sorseggia del vino rosso sangue, Ron si abbuffa di costolette e pollo, la signora Weasley gli sorride compiaciuta. È sera, voglio raccontare a George di Godric's Hollow, lo chiamo con un cenno della mano, ci sediamo su un divano e lui si appoggia una mano sulla fronte; lo guardo "sai..." comincio "indovina dove sono stata?" Lui sorride "rinchiusa in casa senza vedere la luce?" Scuoto la testa e dico "Godric's Hollow", il suo sorriso scompare "perché. ..?" Inclino la testa e gli chiedo "cosa c'è?" Lui aggrotta la fronte "potevi essere trovata da lui, tu... tu sei irresponsabile!" Mi irrigididco, lo guardo, lui continua "solo perché vuoi, non vuol dire che puoi quasi suicidarti! Perché sai anche se non te ne accorgi ci sono persone che tengono a te!" Lo fisso, lui si alza e va via. Rimango con gli occhi sbarrati, io pensavo che avrebbe reagito in modo diverso, pensavo fosse felice per me, ma ora che fa? Si mette a fare 'il responsabile'? Lui viene a dire a me che quello che ho fatto non va bene, dopo tutti i casini che fa lui a scuola e fuori? Prendo la coperta fatta a maglia della signora Weasley e comincio a stropicciare il bordo colorato, sono nervosa, molto. Salgo in camera, Ginny dev' essere ancora giù, mi appoggio con la schiena sulla porta e chiudo gli occhi.
*il giorno dopo*
Non ho dormito molto, troppi pensieri; ascolto le voci fuori dalla stanza, "Harry su dobbiamo andare o faremo tardi, su su forza", esco dalle coperte ed apro la porta, il Signor Weasley giocherella con le chiavi della sua macchina babbana ed Harry mi fissa, penso che abbia già capito che c'è qualcosa che non va, Arthur dice "potresti essere una testimone, tu eri con Harry! Devi venire!" Mi prende per un braccio e trascina me ed Harry fuori in giardino, mi avvicino ad Harry e gli sussurro "ma dove stiamo andando?" Lui mi guarda attraverso gli occhiali tondi e dice "non ti ricordi, il mio processo" sgrano gli occhi "è stamattina?" Lui annuisce nervosamente e ci infiliamo nella piccola macchina verde acqua, per prima cosa dobbiamo andare a Londra.
Camminiamo nelle strade più sconosciute ed insensate per arrivare ad una comunissima cabina telefonica rossa scintillante, "tutto qui?" Chiedo in tono indifferente, il signor Weasley mi mostra alcune sterline ed entriamo tutti nella scatoletta scarlatta, infila le monetine nella fessura sotto il telefono e compone un numero sulla tastiera, la cabina scende giù come un ascensore.
Arriviamo al ministero della magia, la bandiera col faccione di Caramel sventola alta sopra alla moltitudine di gente. Seguiamo il signor Weasley che ci aggiorna "l' udienza è stata spostata, è tra cinque minuti" Harry sembra teso, d' istinto gli prendo la mano gelata e sento i suoi muscoli stendersi; mentre camminiamo per il corridoio vediamo Lucius Malfoy parlare con Caramel, mi rivolge uno sguardo freddo e tagliente, sulla guancia ha ancora la cicatrice del mio graffio. Arthur deve restare fuori, in teoria anch'io, ma non posso lasciare mio fratello da solo, entriamo e tutti i giurati mi fissano. "Lei non può stare qui, signorina Potter" tuona Caramell, lo guardo freddamente "ci sono molte persone che non dovrebbero essere qui, non crede ministro?" Dico con la voce più fredda che posso, una guardia mi porta a sedere il più lontano possibile da mio fratello. Mi guarda un' ultima volta ed io cerco di sorridere. Harry sembra in difficoltà, lo aggrediscono quando possono, è frustrante; ma ad un certo punto Silente arriva e si presenta come avvocato alla difesa, riesce in qualche modo a salvare Harry facendolo dichiarare 'non colpevole'. Mio fratello cerca di ringraziare il preside, ma lui se ne va; gli poso una mano sulla spalla e lui mi stringe a se, sorridiamo, ci guardiamo e cominciamo a ridere per scaricare tutta la tensione accumulata. Usciamo, tra poco comincerà la scuola, voglio rivedere Draco, ci siamo solo scritti quest'estate, in realtà gli ho scritto più di quanto abbia scritto a Ginny, ma io e lei ci siamo viste un paio di volte, siamo andate a Diagon Alley e ad Hogsmade. George non mi rivolge la parola a cena e neanche la mattina dopo, Ginny dice che gli passerà... lo spero.
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La vera storia dei Potter
FanfictionEmma, una "normale" ragazza, che scoprirà la sua vera natura e la sua vera famiglia. Un' amicizia tormentata dal male che incombe sul mondo magico e un amore che la aiuterà a scoprirsi e ad aumentare i propri poteri. La storia che tutti noi abbiamo...