La prima partita di quiddich è andata benissimo, io non sono andata a vederla, ma Ginny deve aver tirato una spallata così forte a un serpeverde da farlo volare giù dalla scopa. Eccola. La luce nei suoi occhi parla da sola, urla sopra ai grifondoro in subbuglio "Hey! Hai visto abbiamo vinto!!" Annuisco cercando di sorridere, sono ancora un po scossa dalla notizia di una settimana fa, Draco un mangiamorte, devo dirlo a qualcuno? .. aspetterò ancora un po... le sorrido e lei alza il pugno cantando in coro "perché perché Weasley è il nostro re, ogni due ne para tre perché Weasley è il nostro re!" Ridacchio a quelle parole, il fascino dei Weasley fa il suo effetto. Una ragazza riccia va incontro a Ron e lo bacia, ma non è Hermione e... questo mi stupisce. C'è troppa confusione, non sopporto tutto questo rumore, mi rifugio in camera e mi preparo per la notte, anche se sarà impossibile con questo casino.
Vacanze di Natale.
Poso le valigie nell' ingresso e corro subito su per le scale, ma Ginny mi dice "la sua stanza è in fondo al corridoio", annuisco dicendo "lo so", lei inclina la testa "sai anche che Fred è in quella stanza, lo riconoscerai?", alzo gli occhi al cielo "so qual è il letto del mio ragazzo, grazie", lei chiede con tono malizioso "come fai a saperlo?" Rido dicendo "non ti far venire strane idee", salgo su e cammino per il corridoio cercando di non fare rumore, apro la porta piano piano e mi avvicino al letto vicino alla finestra. Lo guardo, è così dannatamente adorabile, i capelli arrufati, la bocca protesa in fuori, la mano che stringe il cuscino, il lenzuolo avvolto alla vita; mi avvicino e gli stampo un bacio sulla fronte, non si sveglia, provo sulla guancia, lo vedo socchiudere gli occhi, sta fingendo, mi muovo verso le labbra rosate, ma mi ritraggo. Lui si alza di scatto e dice "cosa mi ha tradito?" Sorrido "hai socchiuso gli occhi", lui sorride "si vede che ogni cellula di me voleva vederti", la poca luce trapassa le tende e gli illumina il volto, io affermo "sei carino anche di mattina", gli passo una mano tra i capelli rossi. Ci guardiamo e ci scrutiamo l'un l' altra, vogliamo apprezzare quello che non abbiamo visto per quasi un mese, i miei leggins neri attirano la sua attenzione "carini, ti stanno proprio bene" il sorriso malizioso sul suo volto mi fa ridere, ribatto "anche tu stai bene in pigiama", lui inclina il capo e mi fa gli occhioni "ci stai mettendo troppo tempo a darmi un abbraccio...", non serve che me lo ripeta, mi sdraio accanto a lui che mi stringe, sorrido e mi lascio avvolgere da questa sensazione: casa. George gioca con i miei capelli mentre io mi appoggio alla tastiera del letto, mi fissa e dice "sai che sei la cosa più bella di questo mondo?", rido e affermo con sarcasmo "no, dell' universo", Fred si muove nel letto girandosi dall' altro lato, George mi prende una mano e io sussulto, se la porta al petto e dice "sei la cosa più bella del mio universo", ci guardiamo e lui si avvicina, mi stampa un bacio sulle labbra tirandomi i capelli, mi passa il pollice sul volto ed io appoggio la mia fronte alla sua. Dopo poco lui afferma "siamo troppo lontani", lo guardo "ma comunque vicini", lui sorride "la mia poetessa!", gli stuzzico il lobo dell' orecchio con l' indice e lui fa uno scatto sorridendo, torna a qualche centimetro dal mio volto e mi morde il labbro, lo bacio più a lungo tenendolo stretto a me. Fred si schiarisce la voce ed io mi volto di scatto, lui ride e esce di stanza senza parlare solo ridendo. George fissa la porta finché non si è completamente chiusa e poi scrolla le spalle. Lui si avvicina a me guardandomi indeciso "Cioccorana...", mi volto verso di lui, dev'essere il mio nuovo soprannome, lui continua "volevo aspettare di essere soli per fare questo discorso... non lo devi prendere come se ti giudicassi per l' età, è solo una cosa mia... un mio pensiero...si beh, insomma...", lo fisso con gli occhi sbarrati, mi vuole lasciare... oh no... che brutto presentimento. Lui fa un respiro e poi dice con tono basso "non so se tu ci hai pensato in questo anno, ma io si... em. .. insomma... uffa, Merlino è molto più difficile dal vivo", lo guardo "dimmi e basta, è peggio così...", lui posa gli occhi sui miei "credo... penso che noi dobbiamo aspettare un po prima di fare l' amore", chiude gli occhi come se non volesse vedere la mia reazione. Sorrido e lui li riapre piano, si affretta ad aggiungere "io ti rispetto e ti amo, voglio solo che non ti senta il peso di questa cosa, perché io ti aspetto, non credo di essere pronto per toglierti una cosa così grande di te stessa", sorrido più amorevolmente che posso e dico "poi sarei io la poetessa", lui mi guarda "niente scatti d' ira o istinti omicidi?" Rido e gli schiocco un bacio sulla guancia, lui alza la fronte dicendo "sembrerebbe di no...", inclino la testa affermando "quanto diavolo sei dolce?", lui sorride imbarazzato e mi bacia a stampo.
Scendiamo mano nella mano, vedo Fred che mi guarda e sorride, ricambio l' occhiata e abbasso gli occhi al pavimento. George mi appoggia una mano sulla guancia e mi fa voltare verso di lui "va tutto bene?" Annuisco sorridendo e George inclina la testa, confermo il mio si e gli stringo più forte le dita intrecciate alle mie.
Arriva la cena, aiuto Molly a preparare la zuppa e i tortini di zucca, li posiziono su un vassoio, Fred arriva correndo giù dalle scale e ne ruba uno, facendoli saltare in aria, George lo rincorre saltellando, mi vede raccogliere i tortini da terra, si ferma e comincia a rimetterli sul vassoio argentato, sorride e mi schiocca un bacio sulla guancia; sorrido, appena poso di nuovo gli occhi sul vassoio noto che metà dei tortini sono letteralmente spariti. Lo appoggio sul tavolo e rincorro i due ladri per la sala. Quando finalmente siamo tutti a tavola si sente bussare, Molly va ad aprire: Bill entra sorridente insieme a Fleur, la sua sorellina Gabrielle, il professor Lupin e Tonks. Ginny scatta in piedi e si attacca al collo di suo fratello, George saluta la piccola Gabrielle e lei sorride. Mangiamo tutti insieme e , a fine serata, salutiamo Lupin e Tonks. Appena apriamo la porta si sente un grido e poi una risata, mi affaccio alla finestra e vedo Bellatrix uscire dalla steppa, sento Harry urlare "stronza, adesso ti ammazzo!" Bellatrix ride con occhi malvagi e si rifugia nella palude, Harry la insegue impugnando la bacchetta. Ginny urla mentre un' enorme muro di fuoco ai alza tra la casa e l' erba secca, lo oltrepassa con un salto e corre dietro a Harry. Molly grida e cade a terra, la mia testa agisce d' impulso: lancio un "aguamenti" all' incendio e salto aldilà di esso, sento George urlare per la disperazione "Emma torna indietro!" Sento i suoi passi veloci corrermi dietro, ma io ormai mi sono inoltrata nelle sterpaglie. Sento una risata isterica e la seguo al centro della palude.
Arrivo nello stesso momento di Ginny e Harry, George è sparito tra i cespugli. Mi irrigidisco quando lo vedo correre verso di me con Greyback alle calcagna, d' impulso lancio uno "stupeficium!" E il mangiamorte schizza indietro, afferro George per un braccio e lo stringo a me. Arrivano incantesimi dall' erba alta ed è difficile distinguere le figure. Fortunatamente arrivano in nostro aiuto Lupin e Arthur, i mangiamorte volano via verso la casa, scoppia un' enorme incendio e loro se ne vanno.
Arthur urla "Molly!" E corre verso il fuoco insieme a Remus. George mi abbraccia e sospira frustrato, mi bacia la fronte ed io appoggio la testa sul suo petto.
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La vera storia dei Potter
Fiksi PenggemarEmma, una "normale" ragazza, che scoprirà la sua vera natura e la sua vera famiglia. Un' amicizia tormentata dal male che incombe sul mondo magico e un amore che la aiuterà a scoprirsi e ad aumentare i propri poteri. La storia che tutti noi abbiamo...