Capitolo 2~Nuova conoscenza

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Mi svegliai udendo un rumore di una porta che sbattè fortissimo.

Balzai dal cuscino, seduta, spaventata e colta alla sprovvista.

Orazio:"Molly! La mocciosa si è svegliata!" Gridò Orazio alla moglie.9

Lui se ne andò e io intanto mi alzai iniziando a sistemare il mio letto. Era l'unica cosa resistente e recente che c'era in questa stanza. L'unica cosa che non cadeva a pezzi. Il materasso non era dei migliori, ma date le circostanze mi ritenni gia abbastanza fortunata di poter avere qualcosa su cui dormire.

Molly:"allora. Ascoltami bene ragazzina." Mi miacciò Molly con un coltellino in mano avvicinandosi pericolosamente a me.

Insietreggiai fino ad urtare il muro.

Molly:"tra qualche ora, arriverà il figlio di alcuni nostri cari amici che si traferirà per un pò da noi per  lavoro. Non deve assolutamente scoprire che cosa ci fai tu qui. Chiaro?" Sussurrò con fare inquietante la strega. Sfiorò col coltellino la mia guancia senza graffiarmi. Era il tipico modo di Molly per minacciare ed incutere terrore. E se lei diceva una cosa, la faceva senza indugio e soprattutto senza scrupoli.

Annuii lentamente, dopodichè si allontanò di qualche passo.

Molly:"non dovrai parlare con lui, non dovrai ridere con lui, non dovrai neanche guardarlo. Ma soprattutto non dovrai rivelargli niente che non siano affari suoi, chiaro?" Chiese avvicinandosi ancora.

Spaventata, annuii.

Molly:"bene." Ghignò.

Molly:"questa è della roba che ho comprato. Non vorrei di certo che si accorgesse che tu sia una pezzente qualsiasi. Io non lo sono."
Mi disse buttando due buste piene di vestiti sul mio letto. Era chiaro che li aveva comprati solo per fare bella figura davanti a questo misterioso ragazzo.

Molly:"datti una lavata, e scendi a preparare la colazione che devo andare dall'estetista, mocciosa." Ringhiò scendendo le scale e lasciando la mia stanza con aria disgustata.

Sospirai e decisi che non avevo del tempo materiale al momento per guardre le buste che vi erano sul mio letto.

Presi le mie cose e mi affrettai per una doccia veloce.

Mi vestii, e poi corsi in cucina per preparare da mangiare a quella specie di esseri umani.

Orazio:"puttanella, metti poco zucchero nel latte o ti faccio seriamente perdere la verginità stamattina. Intesi?" Urlò Orazio, stizzito, dal divano del salotto.

Non risposi. Non potevo. Il mio compito era quello di obbedire agli ordini e basta.

Ebbene si. Forse una delle uniche cose che mi apparteneva ancora era proprio la mia verginità.

**

Molly:"Sarah mettiti qualcosa di decente addosso. Tra pochi minuti il ragazzo sarà qui. Sai come devi comportati." Sorrise malvagiamente accennando al coltellino che aveva tra le tette nel suo vestitino nero che sarà stato almeno di qualche taglia più piccola della sua.

Annuii lentamente correndo di sopra per cambiarmi.

Non era la prima volta che la potente e ricca famiglia Kooper riceveva delle visite importanti e loro mi avevano 'addomesticata' a dovere.

Diedi una rapida occhiata ai vestiti nelle buste. Erano davvero belli. Finalmente qualcosa che non fosse usurato dal tempo e soprattutto della mia taglia.

Scelsi dei normali jeans neri e una felpa rosa pastello.

Avevo anche delle scarpe da ginnastica nuove! Wow. Finalmente. Le altre avevano iniziato a bucarsi.

Infilai il nuovo paio di Converse nere e poi sciolsi i miei capelli per pettinarli un pò.

Sentii un campanello. Di sicuro quello della porta.

Orazio:"muoviti Sarah!" Urlò Orazio dal piano di sotto.

Scesi rapidamente e intravidi una chioma riccia sbucare dalla porta. Molly e Orazio erano davanti a me, impedendomi una visione completa del ragazzo che avevo però intuito fosse altissimo.

Molly:"oh e lei è Sarah. Una ragazza che abbiamo adottato due anni fa." Mi indicó Molly con uno dei sorrisi piú falsi del mondo.

Adesso che i miei due rapitori si erano spostati, potevo ammirare benissimo il ragazzo.

Era altissimo. Il suo fisico era mozzafiato. Magro e muscoloso.
Aveva dei jeans neri strappati sulle ginocchia che fasciavano alla perfezione le sue lunghe e snelle gambe. La maglietta bianca che si intravedeva dal suo giubbotto di pelle nera, risaltava ancora di più sulla sua pelle leggermente abbronzata.

Il ragazzo fece un passo verso di me tendendomi la mano. Rimasi del tutto incantata quando incrociai un paio di occhi verdi come smeraldi e cristallini come un pezzo di vetro. Le sua mascella era forte e ben definita rendendolo ancora più uomo. La sua chioma riccia e castana era tirata leggermente all'insù. A completare il tutto erano un paio di labbra rosee a forma di cuore a dir poco perfette.

"Sono Harry Styles." Mi sorrise facendo splendere la sua dentatura perfettamente allineata e di un bianco che avrebbe potuto accerarti. Gli spuntarono due adorabili fossette sulle guance e lo trovai assolutamente adorabile.

"Sono Sarah." Dissi stringendogli la mano e lasciandomi scappare un sorriso.


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