Capitolo 38~Controllo

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MADISON'S POV

Aprii lentamente gli occhi, cercando di abituarmi alla luce che filtrava, molto probabilmente, dalle finestre.

Avevo un mal di testa tremendo e sentii la stanza girare non appena le mie pupille vennero colpite da un raggio di luce.
Fui costretta a richiuderli immediatamente e a nascondere la faccia nel cuscino.

Ma il cuscino in questione non era freddo come mi aspettavo e non profumava di ammorbidente.

Bensì, era liscio, caldo e aveva un profumo che avrei potuto riconoscere tra mille.

Spalancai gli occhi nuovamente, ma in modo più deciso.

Cercai di alzarmi facendo forza con i palmi delle mani sul materasso, ma un gemito e una presa stretta alla mia vita me lo impedirono.

Harry:"buongiorno angelo. Come stai?" Un sussurro roco e caldo raggiunse le mie orecchie e sentii il mio corpo cospargersi di brividi.

Cosa ci faceva Harry nel mio letto? E perchè io stavo dormendo su di lui?

Io:"b-bene..." Cercai di alzarmi, ma gemette di nuovo in disapprovazione.

Harry:"sta ferma, ti prego." Quasi mi supplicò.

Così lasciai perdere e mi rilassai di nuovo, lasciandomi andare sul suo copro e rifugiandomi nell'incavo del suo collo.

Io:"cosa è successo? Perchè sei qui?" Chiesi piano sentendo la testa scoppiare.

L'ultima cosa che ricordavo era che mi ero addormentata dopo che Harry mi avesse dato della medicina. Poi più nulla.

Che è successo dopo?

Harry:"ti sei sentita male per colpa della febbre e deliravi, davvero tanto. Così io e Liam abbiamo chiamato un'ambulanza e i medici ti hanno visitata." Sussurrò accarezzandomi i capelli e facendomi rilassare.

Il mio corpo si ricoprì di brividi nuovamente e la mia pelle divenne più doca del solito.

Harry:"davvero non ricordi nulla?"

Io:"no...e forse è meglio così." Ridacchiai.

Harry:"gia..." Mormorò quasi impercettibilmente, ma decisi di fa finta di non aver sentito.

Ero così felice di essere tra le braccia di Harry, non chiedevo altro da giorni ormai. Le mie emozioni per lui si triplicavano ogni volta che la sua pelle sfiorava la mia, ogni volta che i nostri occhi si inocntravano e i miei lo amavano in silenzio. Il mio cuore batteva forte suonando una melodia che non poteva essere cambiata, non poteva essercene una copia, non eisisteva. Era di Harry, era lui che faceva suonare al mio cuore quella dolce melodia, l'autore era solo lui, lui e nessun'altro.

Harry:"come stai?" Mi chiese dopo qualche minuto di silenzio.

Io:"mi scoppia la testa..." Mi lamentai.

Harry:"mm...devi mangiare. Ti va di scendere giu? Liam ha gia preparato la colazione."

Io:"ok." Risposi anche se non avevo per niente voglia di mangiare, dovevo farlo o mi sarei sentita peggio.

Ci alzammo entrambi e quando mi misi in piedi iniziò a girare tutto, il soffitto sostituì il pavimento e fui costretta ad aggrpparmi al comodino per non cadere.

Harry:"Madison!" Esclamò correndo verso di me e afferrandomi per i fianchi.

Scossi lentamente la testa cercando di riprendere l'equilibrio.

Harry:"guardami, stai bene?" Mi chiese con la preoccupazione che spiccava nelle sue iridi verdi.

Io:"si, Harry. Non preoccuparti era solo un capogiro." Mormorai rimanendo ipnotizzata dai suoi penetranti e profondi occhi verdi. Gli unici che riuscivano ad attraversarmi l'anima per poi arrivare esattamente al centro del mio cuore, prorio come una freccia.

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