MADISON'S POV
Sconosciuto:"sono dietro di te."
Un brivido percorse la mia intera spina dorsale quando lessi quelle parole. Tanto enigmatiche quanto inquietanti.
Scesi dallo sgabello e mi voltai lentamente, molto lentamente.
Io:"J-Justin?" Balbettai con le lacrime agli occhi.
Non potevo credere che mio cugino fosse davvero qui, davanti a me.
Tanti piccoli grandi ricordi iniziarono ad assilire la mia mente come tanti flash veloci e decisi.
Le gite al parco, le partite a dama e a Monopoly, quelle a carte in cui vincevo sempre; la gara di disegno in cui uno disegnava peggio dell'altro; le partite a calcetto con i suoi amici alle medie; le gare di matematica quando voleva prendermi in giro; e il gelato del venerdì sera.
Tanti, troppi ricordi. E tutti bellissimi. Fin quando...fin quando non è dovuto andare al liceo.
E adesso era davvero cambiato.
I suoi capelli erano corti e pettinati in modo abbastanza ordinato verso l'alto. Alcune ciocche erano bionde e trovai gli si addicessero perfettamente in contrasto con i suoi occhi castani e puri, e con quelle labbra carnose color pesca.
I suoi lineamenti erano quelli di un uomo ormai che avevano sostuito quello da buffo bambino.
Il suo torace era fasciato da un maglione grigio chiaro aderente abbinato ad un paio di jeans meno aderenti di colore blu scuro. Nike bianche e un cappotto grigio scuro che risaltava perfettamente sulla sua pelle dal colore molto simile al mio.Justin:"si piccola grande Maddy, sono proprio io." Sorrise facendo spiccare la sua dentuatura bianca e perfetta.
Ricordo che quando eravamo bambini mi chiamava sempre 'la piccola grande Maddy.'
Non perse tempo ad attirarmi in un abrraccio e a stringermi al suo corpo.
Iniziai a singhiozzare, e prima che qualcuno dei due potesse dire qualcosa, una voce roca urlò.
Harry:"NON TOCCARLA!"
E si scagliò su Justin spingendolo contro un tavolo.
Il riccio stava caricando il suo gancio destro, ma lo fermai intempo avvolgendo il suo busto con le mie braccia, da dietro.
Io:"fermati Harry! È solo mio cugino!" Urlai disperata.
Fu un gesto istintivo, ma che portò il mio corpo ad arricchirsi di brividi e il mio stomaco di farfalle.
La sua schiena così tonica e dura; la mia guancia si posò sul tessuto caldo del suo cappotto nero respirando intensamente il suo profumo come per far si che possa rimanere incastonato in esso, come se sperassi di poterlo sentire per tutto il resto della mia vita perchè alla fine è questo ciò che vorrei.
Vorrei poter passare il resto della mia vita ad amare Harry.
Il riccio si girò delicatamente verso di me e prese il mio viso nelle sue mani calde dalla pelle morbida e liscia.
Il mio cuore perse un battito quando i suoi occhi verdi come la speranza si tuffarono nei miei, marroni e spenti.
Ma proprio quando le immagini di quella mattina stessa si ripetettero nella mia mente, decisi di allontanarmi da lui facendo un passo indietro.
Harry:"Madison, sei sicura di quello che stai dicendo?" Mi sussurrò.
Annuii superandolo e avvicinandomi al ragazzo che poco prima voleva aggredire.
Non avrei potuto sostenere un attimo in più lo sguardo intenso di Harry. Lo avrei baciato spudoratamente davanti a tutti e poi gli avrei urlato contro parole poco piacevoli e non mi sbrava davvero il caso.
Quasi non mi riconosco più...
Cosa mi hai fatto Harry?
Io:"lui è mio cugino. State calmi." Rassicirai sia Liam che Harry, entrambi poco convinti.
In in certo senso mi era davvero piaciuto il fatto che Harry si fosse preoccupato di me a tal punto di scagliarsi su Justin.
Ma se poi ripenso che sono solo come una sorella per lui...sto male e la voglia di piangere è tanta.
Justin:"uhm...piacere io sono Justin Bieber." Tese la mano a Liam che la strinse presentandosi.
Poi la porse ad Harry e si presentarono.
Al riccio non sembrava andare tanto a genio mio cugino...
Justin:"dobbiamo parlare, Madison." Sospirò dopo quqlche secondo di imbarazzante silenzio.
Io:"v-va bene..." Balbettai preoccupata.
Avevo milioni di domande da fargli, soprattutto sul perchè fosse qui. Sarebbe dovuto essere a Parigi adesso e non qui.
Justin:"tranquilla. Solo...non qui." Mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio per far si che solo io potessi sentirlo.
Intanto sentivo lo sguardo di Harry bruciare lungo tutto il mio corpo.
Ero sicura che stesse incenerendo letterlamente Justin sia mentalmente che fisicamente con quelle sue occhiatacce trucide e minacciose.
Ma non osai voltarmi, non riuscivo ancora a sostenere il verde intenso dei suoi occhi.
Annuii a Justin e mi avvicinai a Liam.
Justin:"ragazzi, Madison dovrebbe venire con me questa sera. Devo parlarle."
Liam:"aspetta un attimo. Anche noi dobbiamo parlarti. Madison è una minore ed è sotto la mia tutela. Quindi, non sarà lei a venire con te, ma tu con noi." Affermò deciso Liam.
Bhe non aveva mica tutti i torti.
Infondo è stato Justin a contattarmi come uno sconosciuto e a far prepccupare sia me che Harry e Liam.Justin annuì in risposta ed uscimmo da locale.
Prima di varcarne la soia feci un cenno a Niall che lui ricambiò.
Volevamo scrivere una nuova canzone ma a quanto pare quella sera non fu proprio il caso. E mi dispiaceva di averli lasciati così, sapevo che ci tenevano e anche io ci tengo.
Ma adesso la mia priorità è Justin.
Perchè è venuto da Parigi fin qui?
Di cosa deve parlarmi?
Sapeva che ero stata rapita?
E se si, cosa ha fatto dopo averlo saputo?
Sa qualcosa sull'omicidio dei miei?
Avevo così tante domande senza una risposta in testa...
Soltanto di una cosa ero certa.
Che la mia vita fosse solo un fottuto casino.