Capitolo 31~Non posso fermarlo

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MADISON'S POV

Liam e Niall mi acconpagnarono fino a casa. Dopodichè se ne andarono dato che avevano deciso di trascorrere una serata come ai loro 'vecchi tempi'.

Risi a quell'affermazione dato che tutti e due avevano solo quasi vent'un anni.

Stavo per aprire la serratura, quando un urlo mi fece voltare.

Harry, è ubriaco fradicio.

Harry:"ma ciao angelo." Rise ubriaco salendo sul porticato.

Non gli risposi e aprii la porta.

Perchè si era ridotto così?!

Harry:"piccola, com'è andata stasera?" Rise ancora.

Io:"bene." Risposi mentre mi liberavo del giubbotto appendendolo all'attaccapanni insieme al mio berretto.

Harry:"non saresti mai dovuta andare in giro vestita così, lo sai?" Chiese, questa volta trattenendo le risate.

Io:"Harry, perchè hai bevuto?" Chiesi ignorando completamente la sua precedente domanda.

Harry:"non vorresti saperlo." Rise rumorosamente dirigendosi verso le scale.

Barcollò fino ad accasciarsi accanto al primo scalino.

Corsi verso di lui prendendolo per un braccio -dato che l'altro era aggrappato alla ringhiera-.

Harry:"potresti aiutarmi ad arrivare in camera mia?" Chiese in un sussurro.

Annuii e lo aiutai a salire le scale.

Fu una faticaccia. Harry era terribilmente pesante.

Ero contenta che mi avesse rivolto la parola, anche se ovviamente avrei preferito che lo facesse da sobrio.

Mi stavo ancora domandando del perchè avesse bevuto.

Quanti cazzo di complessi che mi sto facendo su di te, Harry!

Appena salimmo l'ultimo grandino, Harry corse in bagno e si piegò in due sulla tavoletta rigettando anche l'anima.

Gli tenni i capelli, anche se non erano poi così lunghi, e poi lo aiutai ad alzarsi.

Tirai lo scarico mentre lui si lavò i denti ben tre volte e poi la faccia con un paio di chili di sapone.

Forse era ancora sbronzo.

Quando ebbe finito, cercò di uscire da solo dal bagno, ma barcollò ancora inciampando nei suoi stessi piedi.

Lo aiutai giusto intempo per non schiantarsi sul pavimento.

Lo rimisi un pò più composto e avvolsi il suo braccio attorno al mio collo e lo condussi verso la sua stanza, ma deviò la traiettoria trascinandomi con lui nella mia stanza.

Entrò, chiuse la porta e poi mi spinse al muro.

Ero a dir poco immobilizzata.

Non sapevo se provare paura, emozione, nervosismo, eccitazione...

Sentivo solo milioni di farfalle nello stomaco, brividi per tutto il corpo e il fiato corto come se avessi appena vinto le olimpiadi di corsa.

Harry spostò le sue mani sui miei fianchi e poi si rifugiò con la testa nell'incavo del mio collo.

Quel contantto era così piacevole e rilassante... Per la prima volta dopo ore mi sentivo completa di nuovo.

Poi sentii un peso, e le mani di Harry scivolarono via da me facendomi lamentare mentalmente.

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