HARRY'S POV
Molly e Orazio sapevano come farti ridere, ma a volte dovevo sforzarmi di farlo.
Io:"e...parlatemi un pò di Sarah. Mi avevate detto che è una ragazza particolare-"
Orazio:"problematica Harry. È soprattutto problematica."
Mi interruppe.Io:"che problemi vi dà? Mi sembra una ragazza a posto." Chiesi con curiosità mentre assaporavo il dolce che avevano appena servito.
Molly:"oh Harry lei è una ragazza vivace, ribelle. Più volte l'abbiamo sopresa a fumare canne, e ultimamente Orazio era costretto ad andarla a prendere in discoteca nel cuore della notte perchè era completamente ubriaca. Ha bisogno di un freno."
Orazio:"gia, e poi ha anche lasciato la scuola. Il preside mi richiamava in contiuazione per lo scarso rendimento di Sarah. Così l'hanno bocciata e lei ha deciso di lasciare."
Io:"capisco."
Molly:"stagli lontano Harry. Tu sei un bravo ragazzo. Non vorrei che ti lasciassi influenzare." Mi disse con falsa preoccupazione.
Io:"non si prepccupi Molly, so badare a me stesso." Risposi indifferente.
Eppure, a me sembrava l'esatto contrario di come la stanno descrivendo.
È tutto fottutamente strano...
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SARAH/MADISON'S POV
La sveglia suonò fracassandomi i timpani.
Erano le cinque e mezza. Come sempre.
Come ogni mattina mi alzai riluttante di dover lasciare il mio letto. Ma non perchè avessi freddo, dato che le coperte erano perlopiù estive e morivo di freddo ogni notte. Ma perchè ero davvero stanca. Era passata più di una settimana da quando Harry era qui e non gli parlavo praticamente mai. Lui cercava di parlarmi, ma io lo evitavo. Lo evitavo con riluttanza e con dispiacere. Mi sarebbe piaciuto poter aver un amico...ma non potevo pernettermelo. Semplicemente dovevo limitarmi a servirlo, anche se più volte lui non voleva e mi trascinava via dalla sua stanza dicendo che non voleva essere servito da nessuno, tantomeno da una ragazza come me. Così mi limitavo nel servire Molly e Orazio, come sempre del resto.
Presi dei vestiti a caso, dato che alla fine non uscivo mai. Jeans e maglietta.
Mi feci una doccia e poi scesi a preparare la colazione.
Trovai il solito post-it sul frigo in cui di solito Orazio scriveva quello che dovevo preparare.
Pancakes.
Dovrò preparare pancakes. Chissà da quanto tempo non ne mangiavo uno...
Presi il necessario e poi inizia a fare la pastella. La lavorai per bene per renderla liscia e vellutata e poi la versai nella padella apposita.
Una volta cotti, li impilai in tre piatti e li servii mettendoli sulla tavola che avevo apparecchiato poco prima.
Erano quasi le sette.
Decisi che era ora anche per me di mangiare qualcosa.
Presi una mela e iniziai a mangiarla abbastanza velocemente per paura di essere scoperta a mangiarla qui.
Come non detto.
Dato che la sfortuna, era il mio secondo nome, Orazzio entrò in cucina e mi colse sul fatto.
Posai immediatamente la mela sul bancone e mi voltai.
Orazio:"ma bene. Pensavo che ormai le regole le conoscessi piccola Madison..." Disse con fare inquietante avvicinandosi pericolosamente a me.