Capitolo 17~ Candy Coffee

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Sorrisi.

Era davvero un bel ragazzo e i suoi occhi brillavano in contrasto con le luci dei lampadari moderni.

Io:"io-"

X:"sei tutta bagnata, vieni con me." Disse facendomi segno di seguirlo.

Mi soffermai un attimo a pensare.

Avrei dovuto fidarmi o meno di uno sconosciuto data la mia recente pessima esperienza?

X:"hey!" Mi sventolò una mano davanti al viso, divertito.

Io:"scusami, arrivo." Dissi raggiungendolo.

Non mi sembrava un cattivo ragazzo, e poi...cosa avrebbe mai potuto farmi in un bar?

Tante cose.

Oh, bazzecole.

Lo seguii e mi portò dietro il bancone per poi aprire una porta in legno marrone scuro. Probabilemnte la porta di servizio.

Qui vi era un'enorme stanza dalle pareti grigiaste e il pavimento quasi nero.

X:"tieni, asciugati." Mi porse un asciugamano che accettai e mi tamponai un pò i capelli.

X:"oh che sbadato, io sono Niall Horan, piacere." Mi tese una mano sorridendo.

Io:"Madison Beer." Mi presentai stringendogli la mano.

Niall:"quella Madison Beer?" Chiese sciogliendo le mani.

Annuii. A quanto pare la notizia era circolata in fretta.

Niall:"mi dispiace tanto." Mromorò.

Io:"non preoccuparti." Dissi facendo spallucce.

Finii di asciugarmi e gli riporsi l'asciugamano ringranziandolo.

Io:"grazie, sei stato davvero gentile."

Niall:"figurati." Mi sorrise mentre uscivamo da lì.

Io:"bello il locale, lo adoro." Dissi una volta che giungemmo di nuovo tra i tavoli.

Niall:"grazie."

Io:"sei tu il proprietario?"

Niall:"si."

Io:"avete anche una band che suona di sera?" Chiesi curiosa osservando il palco.

Niall:"no, in relatà sono solo io che canto qualche volta, servirebbero altri musicisti ma...senza un altro cantante non possiamo formarla." Mi disse con un velo di malinconia.

Niall:"conosci qualcuno che abbia talento al microfono?"

Io:"no, mi dispiace."

Niall:"puoi salire un attimo con me?" Chiese dopo qualche minuti di silenzio.

Annuii insicura di quello che volesse fare.

Mi trascinò su quel piccolo palco e poi si sedette sullo sgabellino della batteria. Prese la chitarra acustica e si girò verso di me dorridendomi.

Io:"oh no, non me lo farai fare..." Borbottai avendo gia capito che intenzioni avesse.

Niall:"solo una prova. La canzone la scegli tu. Solo una, per favore." Mi chiese con faccia da cucciolo e facendo risplendere anclra di più quegli occhioni azzurri che si ritrovava.

Io:"e va bene. Ma solo una." Dissi e lui esultò come un bambino.

Sorrisi per la sua reazione. Doveba tenerci davvero tanto.

Io:"Just the way you are di Bruno Mars, la conosci?" Chiesi al biondo.

Niall:"si, è una delle mie canzoni preferite." Sorrise e iniziò a suonare.

Andai vicino al microfono che era sostenuto dalla calssica asta.

Deglutii per la paura e per l'imbarazzo, anche se il locale era vuoto. C'erano solo un ragazzo dietro il banco e una ragazza che stava pulendo dei tavoli.

Iniziai ad intonare la canzone cercando di non sbagliare nessuna nota e nessuna parola. Era da tempo che non ascoltavo della musica e cantare una canzone era come se mi avesse riacceso l'allegria all'improvviso.

Solo quando terminai la canzone, mi accorsi degli applausi di tre persone: Niall e quei due ragazzi.

Solo ora mi ero accorta che si fossero seduti ad un tavolo entrambi.

Arrossii e abbasai lo sguardo, imbarazzata, ma contenta di non aber ricevuto dei pomodori, ma degli applausi.

Niall:"wow, sei stata bravissima, fantasmagorica, stratosferica! Hai talento Madison!" Mi disse Niall posando la chitarra al suo posto.

Io:"g-grazie." Risposi timida.

Non ero solita ricevere complimenti e mi facevano sempre arrossire.

Niall:"ti prego, accetta di cantare qui. Se accetterai di esibirti qui ogni sera, ti pagherò bene. Per favore, è molto importante." Quasi mi supplicò prendendo le mie mani nella sue e puntandomi quei due oceani negli occhi.

Io:"io...dovrei pensarci Niall."

È vero, volevo pensarci un pò, anche se non mi sarebbe dispiaciuto. Alla fine mi serviva un lavoro. E quello sembrava davvero un bel lavoro, poi aveva detto che mi avrebbe pagata bene.

Niall:"va bene. Questo è il mio numero. Dei ragazzi che conosco sono disposti a suonare gia da domani sera. Entro domani pomerigio fammi sapere la tua decisione." Mi sorrise porgendomi il suo numero scritto su un pezzo di carta.

Lo presi e lo ripiegai nella tasca dei jeans.

Io:"ti farò sapere sicuramente." Risposi sorridendo e scendendo dal palco.

"Sei davvero bravissima, complimenti." Il ragazzo che era dietro il banco attirò la mia attenzione.

Mi voltai verso di lui e gli sorrisi.

Io:"grazie."

X:"sono Cameron Dallas, Cam per gli amici. Piacere." Era davvero bello. Alto, magro, capelli castani mossi, occhi marroni e un sorriso mozzafiato si presentò.

Strinsi la mano che mi aveva porso e mi presentai.

Cam:"lei è mia sorella Valentine." Presentò la ragazza che gli domigliava moltissimo. Era bassina come me e aveva gli stessi occhi e gli stessi capelli del fratello, ovviamente lei li aveva lunghi, ma mossi.

Io:"piacere, sono Madison Beer."

Valentine:"piacere."

Salutai tutti e poi uscii.

Per fortuna il tempo non era più orribile come prima. C'era un vago raggio di sole adesso che illuminava una piccola fetta di marciapiede.

Incredibile il clima inglese.

Sentii il cellulare vibrare nelle tasche e lo presi.

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Oh cavolo.

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