Obsession

Capitolo 5

Il mattino dopo mi svegliai di buonumore. Avevo fatto un bel sogno: avevo sognato la mia famiglia riunita, mamma e papà felici insieme e Margot adolescente...e io, sorridente insieme a loro, con il mio ragazzo. E il mio ragazzo era l'essere umano più bello del mondo, con gli occhi della più bella tonalità di verde: David Grant.

Quel ragazzo ha una cattiva influenza su di me, pensai, e lo credevo davvero: dalla prima volta che l'avevo visto il suo sguardo tornava sempre a perseguitarmi, e, in qualsiasi situazione, la mia mente andava sempre a lui.

Avrei dovuto lasciarlo perdere, lo sapevo, ma non riuscivo a farne a meno.

A colazione Aiden tentò un approccio amichevole, e siccome ero di buonumore decisi di perdonarlo: d'altronde, vivevamo pur sempre nella stessa casa, eravamo cugini.

Aiden insistette per accompagnarmi in auto, e, prima di andare a scuola, passammo a prendere un suo amico.

<<Lui è Matt>> disse, presentandosi un bel ragazzo alto, biondo e con gli occhi di un bel castano chiaro.
<<Piacere di conoscerti>> dissi io, tendendogli una mano.
<<Il piacere è mio>> replicò lui, guardandomi con tanta intensità da farmi arrossire. <<Ehi, Aiden, sapevo che tua cugina fosse bella, ma non mi avevi detto così tanto!>> disse, in tono scherzoso, facendomi avvampare definitivamente. Aiden sorrise complice e strizzò l'occhio.

Arrivati a scuola, sapevo già quasi tutto della vita di Matt: che aveva una sorella più piccola, che giocava a basket e che era ricco sfondato, con due ville, tante case in campagna e al mare e una decina di yacht.

Con una scusa Aiden si defilò, lasciandoci soli accanto alla sua auto.
<<Sarà meglio che vada, la campana sta per suonare...>> dissi io.
Lui mi salutò e mentre mi accingevo ad entrare, mi sentii richiamare. <<Hey, Burke>> disse, ammiccandomi.
Arrossii.

<<Ti va di uscire stasera?>>

Rimasi spiazzata: mai avrei pensato che sarebbe arrivato a tanto, dato che ci conoscevamo da appena una ventina di minuti.

<<Ok>> risposi, titubante. Matt si aprì in un sorriso vittorioso. <<Passo a prenderti alle otto, allora.>> Mi strizzò l'occhiolino e si allontanò, lasciandomi completamente allibita.

Più tardi riferii a Malika la conversazione avvenuta con Matt e il suo invito; anche lei rimase stupita.
<<Ho fatto bene ad accettare?>> chiesi, al termine del racconto.

Lei scrollò le spalle. <<È chiaro che gli interessi. Però...non so, del resto nemmeno lo conosco.>>

Sospirai, e Malika mi guardò di sottecchi. <<Non ti interessa, vero?>> chiese, a sorpresa.
Scossi la testa, e involontariamente pensai a David.

<<È per David?>> La domanda mi colse totalmente alla sprovvista e mi fece avvampare. <<Ma cosa!>> esclamai d'impeto.
Malika fece spallucce ed entrammo in classe.

Quando andammo in sala mensa, fui avvicinata da Matt. <<Hey, bellezza>> mi salutò, facendomi arrossire.
<<Ciao Matt, ehm...devo andare, i miei amici mi aspettano>> risposi.
Il suo sorriso si spense. <<Oh, ci si vede allora.>>

<<Ci vediamo stasera>> lo salutai.
<<Non vedo l'ora!>> replicò, facendomi l'occhiolino.

Raggiunsi Malika e gli altri con il volto in fiamme; ma, non appena mi sedetti accanto alla mia amica, lei mi tirò una gomitata tra le costole talmente forte da mozzarmi il fiato.

<<E ora cosa c'è?>> sbottai, quando ebbi ripreso fiato.

Mal non disse nulla e mi indicò un tavolo; il mio sguardo percorse tutta la sala fino a fermarsi al punto che lei mi indicava, ed ebbi il solito tuffo al cuore.