Capitolo 18

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Ero con David mano della mano e passeggiavamo felici per le vie trafficate di Londra.

Lui era bello come al solito, con il suo portamento sicuro e audace, e io mi sentivo una dea accanto a lui.

All'improvviso da una stradina notai Matt sulla sua macchina, uno sguardo assassino e vendicativo negli occhi nocciola.

Fremetti per l'inquietudine. Che voleva Matt? Avevamo chiuso.
David sembrò notare il mio turbamento e mi abbracciò, stringendomi contro il suo petto.

Ma la sensazione di inquietudine non svanì, anzi. Con la coda dell'occhio vidi Matt trafficare con qualcosa, e solo quando notai un luccichio compresi quello che stava per fare.

Spalancai la bocca in un urlo muto mentre Matt alzava la pistola e premeva il grilletto, puntandolo contro David...
<<Cazzo, David, spostati!>> urlai fuori di me.

E la scena svanì, al suo posto le pareti della mia camera.
Era stato solo un incubo. Un brutto incubo.

Sbuffai e scostai le coperte, madida di sudore.

Era passata una settimana da quando avevo scelto di stare con David. Una settimana in cui non potevamo urlare al mondo il nostro amore, perché non avevo ancora parlato con Matt.

Non trovavo il momento e l'occasione giusta. E, in cuor mio, avevo anche un po' di paura. Paura di ferirlo, si.

Alle otto Matt passò a prendermi come ogni mattina, e mi portò a scuola. Come ogni mattina, fui costretta a stare con il suo gruppo e a sorbirmi le occhiatacce di David.
Ma che ci posso fare?!?

Dopo (finalmente) essermi liberata di Matt sulla soglia della mia classe, fui trattenuta per un polso da qualcuno.
<<Cosa c'è?>> chiesi, voltandomi.

Sapevo che era David. Avrei riconosciuto il suo tocco ovunque.
<<Una settimana che aspetto>> ribatté lui a denti stretti. <<E ancora non lo molli.>>
Sospirai. <<Non è mica semplice eh!>> ribattei, piccata.

Sospirò anche lui e si passò una mano tra i capelli.

Dio quanto è bello quando lo fa.

<<Ascolta, so che è difficile...ma noi vogliamo stare insieme giusto?>>
Annuii.
David si aprì in un sorriso. <<L'unione fa la forza, ricordalo, piccola. Lo diremo insieme.>>

Piccola? Wow. Questo ragazzo mi stupisce ogni giorno che passa.

Annuii di nuovo, incapace di pensare ad altro.
Dovevo liberarmi in qualche modo di Matt, e in fretta.

Sospirai e feci per salutare David ed entrare in classe. Lui mi carezzò una guancia affettuosamente, ma nel mentre passarono Victoria, Leslie e Georgia, che non mancarono di commentare la scena.

<<Che c'è Burke, un ragazzo non ti va più bene?>> chiese Victoria guardandomi con un misto di odio e malignità.

Mi sentii avvampare e decisi di risponderle per le rime. <<No Victoria tranquilla, qui la troia non sono io.>>

A David sfuggì una risata mentre la mia rivale arrossì per l'indignazione.
<<Non finisce qui>> ribatté a denti stretti, entrando in classe seguita dalle sue amiche.

Sospirai. <<Ora sono nella merda.>>
<<Lauren non ti farà niente, tranquilla>> mi consolò David.
Annuii poco convinta ed entrai in classe, non prima di avergli lasciato un fugace bacio sulle labbra.

Mi sedetti accanto a Malika, intenta a sfogliare un romanzo rosa.
<<Oh Sarah>> mi disse quando mi vide. <<Daniel Scott dà una festa domani sera. Tu ci vieni?>>

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