Capitolo 52

4.5K 192 10
                                    

Bevvi un sorso d'acqua senza distogliere lo sguardo da mia madre. Lei sembrava in pensiero, lo capivo da come si torturava le mani, anche se dall'espressione del suo volto non mi sembrava tanto preoccupata.
Solo, forse, leggermente seccata per tutta quella faccenda.

A mia madre non è mai importato di ferirmi, figuriamoci se si preoccupa ora, realizzai con una punta di rammarico.
Il padre di Dave invece sembrava inquieto, così come il mio ragazzo, che non la smetteva di agitarsi sulla poltrona.

<<Da dove volete che cominci?>> chiese mia madre.
<<Dall'inizio>> le risposi io.
<<Da come vi siete conosciuti tu e mio padre>> intervenne Dave.

Mia madre sospirò e annuì. <<Phil è sempre stato l'uomo dei miei sogni>> cominciò, prendendo fiato. <<Credevo non esistessero uomini come lui...invece il destino me l'ha fatto incontrare, tanti anni fa.>>
Inarcai un sopracciglio, mentre Dave trattenne il fiato.

<<Ero giovane e spensierata>> proseguì mia madre. <<Volevo godermi la mia vita...e invece mi ritrovai incinta contro la mia volontà.>> Mi rivolse uno sguardo accusatore, e io mi sentii ferita nell'intimo.
Mi aveva esplicitamente detto che non ero mai stata desiderata da lei.
Dave mi sfiorò una mano e io gliela strinsi per ritrovare un po' di coraggio.

<<Con tuo padre avevo avuto un breve flirt ad una festa, nulla di più. Non lo amavo, non era il mio tipo...però quella notte rimasi incinta di lui>> continuò, rivolgendosi a me. <<Volevo abortire, scappare via, fuggire da tuo padre che, invece, sembrava amarmi.>> Sorrise e riprese: <<Povero sciocco, io l'ho sempre illuso.>>

<<Risparmiami i tuoi sentimenti verso papà e vai avanti>> la interruppi freddamente. Cominciavo a fremere di rabbia e avevo paura che a breve mi sarebbe sfuggita qualche lacrima. Una vera umiliazione, perchè quella donna non meritava le mie lacrime.

<<Fu in quel periodo che incontrai Phil.>> Sorrise, e ricambiò la stretta del suo compagno. <<Mi innamorai subito di lui e credo che anche lui mi ricambiasse. Mi incitò a tenere il bambino: aveva paura per la mia salute, voleva che stessi sempre bene.>>

Rabbrividii al solo pensiero di mia madre se avesse deciso di abortire: io non sarei mai nata e forse non sarei stata costretta ad ascoltare tutto quello schifo. Magari non era così male.

<<Lui aveva già tre figli, e sua moglie era incinta di altri due gemelli>> continuò mia madre. <<Mi promise che si sarebbe liberato di loro e che avremmo vissuto insieme felicemente.>>

Dave guardò suo padre con occhi di fuoco, e quest'ultimo abbassò lo sguardo, cercando una comprensione che nessuno era in grado di dargli.

<<Io tenni il bambino e sposai tuo padre, pur non amandolo: qualche mese dopo nascesti tu, e vedessi quanto era felice tuo padre! Sembrava un bambino nel giorno di Natale: sosteneva che gli avessi fatto il regalo più bello di sempre>> disse mia madre con una smorfia, e il mio cuore si inondò di calore al pensiero dell'amore di mio padre: almeno qualcuno sembrava amarmi!

<<Gli anni passarono e io e Phil ci sentivamo via internet. Lui era tornato a Londra con la famiglia e aveva avuto anche un'altra figlia. Aspettava solo il momento giusto per tornare qui. E quando lo fece, fu bellissimo per entrambi. Aveva trovato la scusa del lavoro, e in quel weekend ci divertimmo molto. Rimasi incinta.>>

Spalancai la bocca sorpresa.
<<Margot era tutto quello che volevamo entrambi: un figlio nostro! La amavo, come non avevo mai amato te. Partorii ed era la bambina più bella del mondo.>> La voce si spezzò nel ricordare Margot, una lacrima solitaria scese sul viso.

ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora