Capitolo 39

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L'aereo atterrò a Londra alle nove di sera di un piovoso 4 gennaio.

I passeggeri, stanchi delle lunghissime sette ore di volo, si alzarono e cominciarono a tirar fuori i bagagli, ammassandosi verso le uscite, creando la solita confusione.

Io, Aiden e zia Rose restammo seduti ai nostri posti finché l'aereo non si fu svuotato del tutto.

Ero contenta di essere tornata a Londra; in fondo, quella città piovosa ma magica mi era mancata in quelle due settimane.

La parte difficile sarebbe arrivata di lì a breve, ma intanto ero contenta di essere lì.

Tutto sommato, il viaggio era stato tranquillo: mi ero appisolata per un paio d'ore e poi avevo visto un film, tanto per svagarmi.

Mandai un messaggio veloce sul gruppo di Whatsapp che avevamo creato con i miei nuovi amici, e li rassicurai di essere arrivata sana e salva a destinazione.

<<Forza, andiamo>> mi riscosse zia Rose, dirigendosi verso i nastri dove erano arrivati i nostri bagagli.

Li recuperammo in meno di cinque minuti e ci dirigemmo verso l'affollatissima sala degli arrivi, dove riconobbi una figura molto nota.

<<Mal!>> urlai correndole incontro.

Atterrai tra le sue braccia e inspirai il buon profumo della mia migliore amica: quanto mi era mancata!

<<Mi sei mancata tantissimo!>> esclamò lei, al culmine della felicità.

Dopo di me fu il turno di Aiden, che salutò la mia amica con evidente imbarazzo.

Tuttavia notai che da parte di Malika non c'era nessun rancore, anzi, trattò Aiden come se fossero amici da sempre.

Mal l'ha saputo perdonare con facilità, pensai.

Forse anche io dovevo fare così con David.
Se c'era riuscita la mia amica...

<<Com'è andata a Miami allora?>> ci chiese Mal, entrando nel taxi sui sedili posteriori, accanto a me.

<<Alla grande>> rispondemmo entrambi, poi raccontammo delle nostre nuove amicizie.

Con grande imbarazzo dissi a Mal di Jake, stupendola oltre ogni limite.

<<E ora come farete a frequentarvi?>>

Repressi un sospiro triste. <<Ci siamo lasciati.>> E le raccontai degli avvenimenti degli ultimi giorni, di come mi ero resa conto che Jake non faceva per me così come non faceva per me restare a Miami.

<<Non conosco questo Jake, ma hai fatto la cosa migliore a lasciarlo>> approvò Mal, ed Aiden tossicchiò.

Lei si voltò verso di lui con un sopracciglio inarcato. <<Beh? Non è forse vero? David ha sbagliato, ma è la sua anima gemella, non lo puoi negare>> disse.

Aiden abbassò lo sguardo arrossendo leggermente. <<A volte certi errori non si possono perdonare.>>

<<A volte>> concordò Mal.

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