Epilogo

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«Allora, sei pronta?» La voce di mio padre, dietro di me, mi riscuote dai miei pensieri.

Sorrido e annuisco. «Andiamo».
Oggi è un giorno speciale per due delle persone più importanti della mia vita.

Il diploma è un traguardo agognato da molti, conquistato e meritato da chi non molla mai.
Tremo solo al pensiero che l'anno prossimo sarò io a dover affrontare questo primo grande passo.

Aiden è dall'alba che è sveglio, anche se credo abbia dormito poco, per via dell'emozione. Per lui è fondamentale diplomarsi con un voto alto, e nell'ultimo periodo l'ho visto davvero immerso nello studio.
Alla fine è stato ammesso a Cambridge e ci tiene a fare bella figura.

Chissà cosa starà facendo ora Dave, penso.
Sarà agitato? Emozionato?
So quando è nervoso, cammina avanti e dietro fino allo stordimento.

Anche lui nell'ultimo periodo ha studiato molto, recuperando alcune materie dove era rimasto indietro e approfondendo quelle dove era già ferrato.
Sa che non uscirà con il massimo dei voti, ma in fondo a lui non importa.

«Il voto conta poco o niente quando poi si lavora» sostiene sempre.
Lui è stato preso al Radley, ma è comunque soddisfatto.

Pensare che aveva intenzione di mollare tutto, cercare un lavoro e dire addio alla possibilità di laurearsi.
Ma è stato solo un momento di frustrazione: lui è orgoglioso, non ammetterebbe mai di essere semplicemente un diplomato.
Sa quello che vuole e se lo prenderà.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio soddisfatta: il riflesso mi manda l'immagine di una bella ragazza, felice e sorridente.
Gli occhi scuri risaltano nel pallore del viso, così come il rosso delle labbra piene.
I capelli, raccolti in un'elaborata treccia, per la prima volta sono in ordine.

«Sei splendida» commenta distrattamente mio padre e io mi riscuoto.
Sorrido e accenno un «grazie».

Alla fine anche papà ha ceduto e si è trasferito a Londra.
Viviamo ancora da mia zia Rose, ma solo per poco: alla fine papà ha trovato una villetta a buon mercato e l'ha comprata; i lavori sono quasi ultimati, quindi ci trasferiremo presto.

Mi mancherà stare in questa casa, ma la nuova villetta si trova vicino casa di Dave quindi sono contenta così.

Scendo in salotto dove trovo zia Rose tutta emozionata, con in mano una macchina fotografica.

Povero Aiden! penso, ma quando vedo gli sguardi di mia zia e mio padre su di me afferro al volo la situazione.

«Oh, no» dico esasperata. «Non sono io la festeggiata!»
«Sono foto ricordo di famiglia» mi zittisce zia Rose.

Aiden arriva poco dopo, tutto sudato, ma perfetto nel suo completo nero con tanto di cravatta.

«E la toga dove l'hai lasciata?» commento sarcastica.
Aiden mi fa una smorfia. «Ce la danno a scuola».

Dopodiché si dispone per le foto di rito, e io mi avvicino a lui rassegnata.
Quando usciamo di casa è già tardi. Zia Rose è scoppiata in un pianto liberatorio, ed è dovuta correre a rifarsi il trucco, facendoci perdere tempo prezioso.
Aiden è visibilmente incazzato.

Arrivati a scuola, mi allontano da mio padre e mia zia e mi avvicino ai ragazzi dell'ultimo anno, tutti nello stesso stato d'animo di Aiden.

Finalmente trovo quello che cercavo è tutto intorno a me comincia a girare mentre il cuore prende a battere furiosamente.

Dave è come al solito perfetto, e il suo sorriso rischiara tutta la palestra.
Si gira appena e mi nota, e i suoi occhi verdi brillano.
Ha già la toga, ma è così perfetto che sarei tentata di toglierli i vestiti di dosso seduta stante.

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