Capitolo 58

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Dopo che Ian se ne fu andato, le ragazze cominciarono a tormentare di domande Shirley.

<<Lasciatela stare>> consigliai, e Shirley mi lanciò uno sguardo colmo di gratitudine.

Ero certa che avremmo parlato di tutto, prima o poi, e che avremmo avuto modo di conoscerci meglio.

Avrei tanto voluto che Dave lo venisse a sapere. Primo, perché sua sorella era viva, e poi perché ero sicura si stesse preoccupando per me, sola e indifesa.

Ma non sono sola Dave, pensai. In qualche modo, la tua presenza mi fa compagnia.

Nonostante la vita in quel tugurio cominciasse ad essere meno spaventosa, volevo comunque uscire di lì al più presto.

Avevo appena scoperto che la sorella di Ian non era altri che Victoria, la mia nemica numero uno da quando ero arrivata a Londra, e, nonostante la mia amicizia con Ian, lui non voleva saperne di farmi scappare da lì.

Sosteneva che sarei stata troppo in pericolo, perché Victoria mi avrebbe rivisto in giro, a scuola, e la notizia del mio ritrovamento sarebbe subito balzata alle sue orecchie.

Ma io comunque sapevo che lui voleva bene alla sua sorella, anche se mi sembrava un'idea folle, e che non avrebbe fatto nulla per metterla nei guai.

<<Ti vedo strana>> commentò Shirley, sedendosi accanto a me.
Accennai un sorriso. <<Sono solo stanca. Tutte queste novità...mi hanno confusa>> spiegai.

Lei annuì e si strofinò le mani per scaldarsele. A vederla in quello stato, mi faceva una gran pena.
Volevo farla pagare all'artefice di tutto quello. La troia psicopatica dell'East London me l'avrebbe pagata cara.

<<Sai, è strano che tu sia la ragazza di Dave. L'ultima volta che l'ho visto eravamo bambini e ora lui è fidanzato e sta per diplomarsi>> disse Shirley.
<<Già, le cose non vanno mai come vorremmo>> replicai cauta.

<<Il mio rimpianto è quello di essermi persa gli anni più belli della vita>> continuò Shirley. <<Sai, ho odiato Ian anche se dovrei odiare chi l'ha costretto a fare tutto questo...mi ha tolto l'adolescenza, non ho mai avuto ragazzi e non mi sono mai innamorata. Peccato.>>

Le strinsi una mano per darle conforto. <<Non è tardi per innamorarsi per la prima volta, anche se non sarà mai unico come quando si è ragazzi. Però ti prometto che usciremo di qui, in un modo o nell'altro. Dave verrà a salvarci oppure conteremo sulle nostre forze>> dissi fiduciosa.

Shirley sorrise e mi abbracciò. <<Sei la mia prima vera amica>> mi confidò in un orecchio.

Le ore successive le passammo parlando delle nostre conoscenze. Shirley voleva sapere tutto dei suoi fratelli, e quando le dissi che Aiden era mio cugino non ci credeva.
Mi divertii a raccontarle di come era diventato; arrossendo, le dissi che stava per diventare padre, che la sua ragazza, la mia migliore amica, era fantastica, e che lui stava cominciando a diventare iperprotettivo.

<<Era come un uragano!>> disse Shirley, gli occhi scintillanti.
<<Già, lo è sempre stato>> commentai ridendo.

Intanto i giorni passavano e le probabilità che venissero a salvarci diminuivano.
Del resto avrei dovuto prevederlo; se Dave non era riuscito a ritrovare sua sorella per tutti quegli anni, non avrebbe trovato nemmeno me.

Ma un pomeriggio le cose cambiarono.

Eravamo tutte in silenzio, alcune riposavano, altre, come me, pensavano. Io riflettevo su come salvarmi, uscire da quella situazione, ma davvero non era facile.

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