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Harry.

Mi schiarisco la gola, prima di parlare.

"È occupato questo posto?"

Melanie sobbalza al suono della mia voce e si posa una mano sul cuore, prima di ridere.

"Mi hai spaventato. E no, puoi sederti qui, se vuoi." Si stringe nella coperta e si sposta, indicando il posto vicino a lei. Sorrido debolmente.

Sono troppo grande per il piccolo spazio, e le mie gambe colpiscono il davanzale, quando sono quasi arrivato. Melanie sta ridendo di me ora, facendomi ridere. Quando finalmente mi posiziono tra le coperte, mi dimentico perché sono venuto.

Il silenzio è imbarazzante e Melanie traccia il design della coperta per tenersi occupata.

"Ehm," con il pollice e l'indice tiro il labbro inferiore, provando a pensare a qualcosa da dire. Il mio cuore sta battendo più forte del previsto, e mi ci vuole un po' prima di trovare il coraggio di affrontarla. "Senti, Melanie, sono davvero dispiaciuto per quello che è successo prima. Non volevo che succedesse, e non sono bravo con le scuse, ma mi dispiace, okay?"

"È tutto okay, Harry. Dio non ce l'ha con te, e nemmeno io." Mi irrigidisco quando menziona Dio. Non sono per niente religioso.

"Ti ho trattato male così tante volte ed è solo il primo giorno-" smetto di parlare a quando mi tocca la spalla e mi sorride.

"Harry, va tutto bene, davvero." Mantengo i miei occhi nei suoi, e penso ad una ragione per questo perdono così immediato. Anche nella luce soffusa, noto il colore sulle sue guance, quando i nostri occhi si incontrano per qualche secondo di troppo. "Dovrei proprio andare a letto... con la scuola e il resto."

Mi alzo e annuisco. Ci salutiamo entrambi imbarazzati, prima che io rientri dalla finestra e torni in camera mia.

***

Melanie.

"Sai, non capisco perché i ragazzi non mi notino." Abbey mangia un'altra patatina, prima di ricominciare a parlare, "Sono una tipa da tre pieno." Mi guarda, bevendo un sorso dalla sua bottiglia d'acqua, e io scoppio a ridere.

"Magari è perché sembri una nerd e non interagisci con nessuno." Si alza gli occhiali sul naso, come per confermare la mia supposizione e si guarda in torno.

"Hey, Velma per strada, Daphne a letto."

Mi strozzo con una patatina e comincio a tossire. Abbey ride, prima di concentrare la sua attenzione su qualcosa dietro di me.

"Chi sono?"

Harry e Hannah entrano nella mensa, e giuro, sembra che l'aria sia stata risucchiata dalla stanza. Come tutti gli altri, li guardo; apparentemente i tatuaggi e gli sguardi minacciosi, prendono alla sprovvista anche altri studenti. Quando Harry guarda dalla nostra parte, mi giro e gli do le spalle. Anche se l'ho perdonato, non riesco a dimenticare quello che è successo.

"Sono loro," sussurro lentamente.

"SONO LORO-" porto una mano davanti alla sua bocca, prima che possa continuare a parlare.

"Shh! Ti sentiranno!" la mia mano diventa bagnata e la tolgo immediatamente dalla sua bocca. "Mi hai appena leccato?"

"Non mi hai detto che sembravano degli dei greci, porca vacca! Come hai fatto a non saltargli addosso? Specialmente il dark- quello sì che è una bella vista. Stima per i suoi genitori," comincia ad applaudire e io rimango scioccata dalle sue parole.

"È gay," dico senza pensare.

"Chi è gay?"

Il mio corpo si immobilizza quando una voce profonda comincia a parlare da dietro di me. Abbey si morde il labbro e mi sorride, prima di pulire la sua parte del tavolo.

"Nessuno," mormoro, cominciando a raccogliere le mie cose.

Il profumo di fumo e di colonia mi raggiunge e comincio ad avere flashback di ieri. Un vassoio è posato di fianco al mio e io mi allontano dal suo corpo.

Guardo Harry velocemente, prima di tornare a guardare Abbey. I suoi occhi osservano il suo corpo e volto, rimango scioccata, quando mi accorgo che la sto guardando male. Non gliene faccio una colpa però, l'uniforme gli rende giustizia. La stretta maglietta bianca, con il colletto lo rende ancora più bello del solito e i jeans neri allungano le sue già lunghe gambe. Se pensavo fosse attraente prima, le mie emozioni stanno perdendo il controllo adesso.

Cosa c'è di sbagliato in me?

"Hey, hai sentito Louis?" Hannah si siede vicino a Abbey e si sposta i capelli su una spalla.

Quando finisce di parlare, il mio telefono vibra.

Abbey: CE N'è UN ALTRO?

"Secondo me è stato buttato in un fosso." Harry rimugina sul suo cibo, prima di spingere via il vassoio.

"Mi dispiace. Non penso di essermi presentata a dovere. Sono Abbey, l'amica di Melanie." Porge una mano e aspetta che loro gliela stringano.

"Hannah."

"Harry."

Quando si rifiutano di farlo, abbassa lentamente la mano e l'appoggia sul tavolo. C'è silenzio per qualche secondo.

"Harry, non sei interessato al tuo stesso sesso, vero?"

Hannah scoppia a ridere e la faccia di Harry si irrigidisce.

"Gran bella prima impressione, Abbey," mi intrometto.

"Stai dicendo che pensi io sia gay?"

La sua bocca si spalanca e io rido tra me e me, quando il suo collo diventa rosso.

"N-no, non no sto dicendo, io... è quello che mi ha detto Melanie," arrossisce.

Tutti gli occhi si voltano verso di me e io mi raddrizzo nella mia sedia, il mio sguardo si sposta tra un Harry arrabbiato, una Hannah che ride, e una Abbey sorpresa.

"Melanie, penso che Harry ti abbia fatto vedere che non è gay, ieri." Hannah mi sorride e Abbey aggrotta la fronte.

"Aspetta, cos'è successo ieri?"

Merda.

"Niente. Non è successo niente." Butto il tovagliolo sul vassoio, prima di prendere la borsa e portare via il mio cibo; sono completamente mortificata. Abbey potrà anche essere la mia migliore amica, ma non è in grado di tenere un segreto. Se scopre di questo, non ci vorrà molto prima che i miei genitori mi friggano viva.

Quando sto per uscire, lei chiama il mio nome, ma esco prima che riesca a raggiungermi.


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Troubled. [Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora