Melanie.
"Sei sicuro che funzionerà?" sussurro nel telefono. Il nervosismo che cresce nel mio stomaco mi fa dubitare delle mie azioni e la colpa comincia a mangiarmi viva. C'è una breve pausa, prima che l'amico di Harry mi risponda e mi rassicuri sul nostro piano.
"È solo che non voglio essere scoperta," ammetto a bassa voce, guardandomi dietro le spalle. La siluette di mia madre è visibile attraverso la finestra, mentre prende i piatti sporchi e li posa nel lavandino.
Non ti perdonerà mai.
Il mio cuore quasi cede per la possibilità, ma non posso uscirne adesso. Ci sono troppe persone coinvolte; sarebbe stupido da parte mia cancellare il tutto, specialmente dopo quello che è successo stasera. Oggi è il compleanno di Harry, e anche io devo ammettere che è stato uno schifo. Invece di farlo uscire a celebrare, i miei genitori hanno deciso di organizzare qualcosa loro. Hanno chiuso la casa per assicurarsi che Harry non esca e vada a vandalizzare la città con i suoi amici. La sicurezza che hanno qua mi fa dubitare di poter scappare dopo per la sua vera festa.
Una voce diversa grida in sottofondo, e Nick sospira nel microfono per l'intrusione.
"Okay, devo andare," dice, velocemente. "Ricorda, non dirgli niente prima di uscire, e venite qui per le 10."
"Ciao," mormoro, prima di terminare la chiamata. Il silenzio improvviso del giardino è perfetto e mi garantisce un po' di solitudine. I miei occhi scrutano il campo vuoto, mentre penso a stasera e a tutte le cose che potrebbero succedere o andare per il verso storto. Spero che non accada niente di brutto e che tutto vada perfettamente. Un po' di vento mi colpisce la pelle, facendomi rabbrividire. Le mie mani si muovono sulle mie braccia nude per trattenere il calore, mi sbrigo a rientrare, prima di congelare.
"Oh, Melanie... sei arrivata al momento giusto," dice mia madre, mentre entro dalla porta sul retro. Allunga le mani nel lavandino e alza il tappo, guardando l'acqua per alcuni secondi, assicurandosi che scenda dallo scarico. Un mix di voci entra dalla sala da pranzo, insieme alla televisione sul canale di sport. Mio padre ama il football e ormai guarda qualsiasi cosa collegato al Super Bowl di domani.
"Ci stiamo preparando per spegnere le candeline. Puoi prendere la torta?" mi chiede mia madre, pulendosi la mano sull'asciugamano.
Annuisco e vado a prendere la torta dal congelatore in garage. Quando torno, Harry, Louis e Hannah sono seduti al tavolo insieme, ognuno con la stessa espressione arrabbiata. Faccio del mio meglio per non ridere, quando noto i cappellini da festa sul loro capo. Gli occhi di Louis incontrano i miei, quando appoggio la torta sul tavolino, soffiando nel fischietto da festa che ha in bocca. Crea un suono felice, nonostante lo sguardo arrabbiato sul suo volto.
Appoggio la mano sulla bocca per fermare le mie risate, ma crescono ancora di più quando Harry mi mostra il dito medio dietro a mio padre. Sembra il più ridicolo dei tre; i suoi capelli sono tutti appiattiti nel mezzo, dove c'è la cordina, per il resto sono tutti scompigliati. Il suo cappellino è fatto per una bambina piccola ed è troppo piccolo per la sua testa. Ci sono raffigurate una corona e le parole "Buon compleanno, Principessa!". Incrocia le braccia tatuate per sembrare più maschio, ma mette il broncio come un bambino. Il mio stomaco comincia a fare male per le troppe risate, e devo tenerlo per calmarmi un po'.
"Scusa Harry. Non siamo riusciti a trovarne nessuno per ragazzi." Mia madre gli sorride, mentre lui le risponde sarcasticamente. Prima che possa ridere di nuovo, mia madre ne infila uno anche a me, facendomi smettere. La incenerisco con lo sguardo, ma lei sorride.
"Benvenuta nel club," dice Hannah, scherzosamente colpendomi con il gomito, quando mi siedo accanto a lei. Mio padre si allontana dal tavolo e scompare dietro di noi, per prendere l'accendino e le candeline.
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Troubled. [Italian]
FanfictionNon penso tu sappia chi sei veramente, finché non perdi te stessa. Non conosci il dolore, finché la persona per cui daresti la vita, toglie la sicura della granata, lasciandoti da sola in un campo di battaglia. Non conosci l'amore, finché la fonte d...