Melanie.
La prima cosa a cui penso, quando mi risveglio è che fa troppo caldo. Rimango ferma per un secondo e mi guardo intorno, ricordando le spaventose immagini di ieri sera. Abbasso lo sguardo e vedo Harry sopra di me, una mano attorno ai miei fianchi e l'altra di fianco a lui. La sua bocca è leggermente aperta, e la sua testa è appoggiata al mio petto. Il suo peso mi tiene ferma quando provo a spostare il suo braccio, senza svegliarlo. La presa sui miei fianchi si fa più stretta, quando provo ad alzarmi, e Harry si lamenta. Rido leggermente quando si sposta da sopra di me. La mia libertà non dura a lungo, perché mi attira di nuovo contro il suo torso caldo.
Nonostante sia sveglio, i suoi bellissimi occhi verdi rimangono chiusi. Deve essersi tolto la maglietta durante la notte, una volta addormentatami. Approfitto della situazione e appoggio le mani sulla sua pelle esposta, muovendole sul suo petto tonico. La sua pelle brucia contro il mio tocco, ed è una sensazione a cui non mi abituerò mai.
"Melanie," si lamenta, mentre io continuo ad interrompere il suo sonno. "Smettila, sei fastidiosa," mormora. Capisco che sta scherzando, grazie al modo in cui il suo sorriso cresce, man mano che i miei movimenti continuano. Mi rendo conto che mi sta dando l'opportunità di fare quello che voglio; ho il pieno controllo. Allungo la mano e passo le dita tra i suoi capelli, massaggiandogli dolcemente la testa. Come fa ad avere dei capelli così morbidi.
"Buongiorno," dico.
Sospira e io mi fermo, pensando di avergli fatto male.
"No, non fermarti," mi rassicura e appoggia la mia mano ancora nei suoi capelli. Harry apre i suoi occhi e riesco a vedere la felicità nei suoi occhi, sotto quel velo di stanchezza. "Per quanto fastidioso sia il tuo accento," mi avvicina, "mi piace ogni giorno di più."
"Il tuo sarà sempre fastidioso." Rido, mentre muovo le mie mani nei suoi ricci ancora una volta, rigirandoli e lasciandoli andare.
"Beh quello, signore e signori, non era molto gentile," dice, provando ad imitare l'accento del sud.
"Non essere triste, darling. Tira un altro gambero sul barbie*," rispondo in un terribile accento inglese.
Harry scopia a ridere e per un secondo mi dimentico di cosa ho detto. I suoi occhi si chiudono e le sue sopracciglia si avvicinano, quando ride. Amo il modo in cui la sua voce si alza di un paio di ottave, quando ride in questo modo.
"Okay, prima di tutto," dice, quando riesce a riprendersi, "quel detto è australiano." Ride ancora.
"Oh."
"Secondo, niente di tutto quello aveva senso. Non parlare con nessuno se vai in uno di quei due posti, o finirai per farti picchiare."
"Dì un'altra cosa cattiva e mi assicurerò di buttare il tuo tè nel porto un'altra volta."
Harry appoggia una mano sul suo cuore fingendosi incredulo.
"Non oseresti."
"Guardami," rispondo.
"Okay, va bene per me, tanto non mi piace quella roba. Non dirlo a Louis. Scatenerà un inferno."
"Capito."
Mi guarda per un momento, prima che un sorriso gli si allarghi sul volto. So che la mia espressione è come la sua, quando le sue dita cominciano ad accarezzarmi la schiena.
"Lo sai, sei l'unica ragazza con la quale io mi sia mai svegliato," dice.
Il mio battito accelera per le sue parole. Sapere di essere la prima in qualcosa, mentre lui sembra esperto in tutto il resto, mi rende felice.
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Troubled. [Italian]
FanficNon penso tu sappia chi sei veramente, finché non perdi te stessa. Non conosci il dolore, finché la persona per cui daresti la vita, toglie la sicura della granata, lasciandoti da sola in un campo di battaglia. Non conosci l'amore, finché la fonte d...