Melanie.
Vengo svegliata da un naso bagnato che mi muove la mano, seguito da un lamento. Sposto l'oggetto, prima di voltarmi e accoccolarmi nelle mie coperte.
Questa volta, qualcosa abbaia.
Mi lamento e mi copro le orecchie, voltando la testa per vedere Missy con la sua bocca piena di saliva contro il materasso. Muove la coda, quando la guardo male, facendola scuotere la testa e lasciando un segno sulle lenzuola pulite. Guardo il mio orologio e chiudo gli occhi, arrabbiata. È finalmente arrivato un giorno in cui posso dormire, e avevo intenzione di dormire fino a metà pomeriggio. Ma grazie a Missy, sembra che mi siano rimaste solo due ore per sognare di cose ridicole ed improbabili.
Cammino assonnata giù dalle scale, trascinandomi. Accendo la luce e apro la porta sul retro. Missy mi supera e comincia ad inseguire qualcosa di fuori.
I miei occhi stanchi si muovono per la cucina per un momento prima di finire su qualcosa sul bancone. C'è un pezzo di carta con una penna, e c'è il mio nome scritto sopra.
'Melanie,
andiamo al supermercato, torneremo per le 12:30, per favore, finisci di fare le cose scritte sotto. I tuoi cugini verranno da noi per le vacanze e abbiamo bisogno che ci aiuti.
Mamma e Papà'
I miei occhi si spalancano alla lista kilometrica, alcune cose sono davvero ridicole. Spazzare il vialetto? Pulire la grondaia? Ma che cavolo?
"Sì, lo so. L'ho letta prima. Meglio cominciare, Cenerentola."
Sobbalzo quando sento la sua voce profonda e roca dietro di me. All'inizio il mio cuore comincia a battere più forte, ma poi diventa freddo. Volto il capo per evitare il sorriso cattivo sulla sua bellissima faccia. "Oh andiamo, non fare così," dice, quando gli cammino di fianco, con la testa alta e gli occhi chiusi. È così difficile ignorarlo, specialmente ora che è in uno stato d'animo decente. Vorrei davvero che non avesse detto tutte quelle cose ieri, così potrei godermi il suo raro buon umore. Vorrei anche poterlo perdonare, ma le sue parole mi hanno fatto male, e sembrerei debole e mi calpesterebbe di nuovo. Apro una delle antine e cerco il detergente, sospirando, quando mi accorgo che è sulla mensola più alta. Mi alzo sulle punte e mi allungo il più possibile, prima di arrendermi e ritornare per terra.
"Bei pantaloni." Sto per chiedergli se sta facendo un commento sarcastico per le rane sul mio pigiama, quando mi immobilizzo terrorizzata. Il suo occhiolino e le mie gambe nude confermano i miei pensieri. Devo aver avuto caldo durante la notte e mi sono liberata dei miei pantaloni, mentre dormivo... la cosa peggiore è che questa è una delle mie magliette più strette e mi arriva alla vita. Non può essere. Ride, quando corro dentro la lavanderia, indossando velocemente un paio di leggings. Sono assolutamente mortificata; voglio solo nascondermi sotto le coperte e nascondermi, finché questa cosa passi. Preparandomi per i suoi commenti maleducati sulla mia dimenticanza (e sulle mie cosce), ritorno in cucina.
"Okay, ora mi stai pigliando per il culo."
Lo guardo, scioccata dalle sue parole. Si prende il piercing al labbro tra i denti e non nasconde il suo sguardo persistente. Le dita di Harry si aggrappano al bancone, quando si siede su una sedia. Lo ignoro e provo ancora a prendere il detergente. "Cazzo," sussurra e la sedia sfrega contro il pavimento. Basta, sono stanca dei suoi commentini. Non capisce che non voglio aver niente a che fare con lui?
"Puoi smetterla di dirlo?-" vengo spinta sul bancone dietro di me, intrappolata sotto il corpo di Harry. "Hey! Lasciami andare!" prende le mie mani e le sposta sul bancone sotto le sue.
"Shhh." Sobbalzo quando un paio di labbra si appoggiano sulla pelle del mio collo, proprio sotto il mio orecchio. Lascia una delle mie mani, per tenermi la schiena, tenendomi come ostaggio nella sua presa. Appoggio la mia mano libera sulla sua spalla e provo a spingerlo via, mentre lui succhia sul punto di prima.
"Harry," dico senza fiato, tirandogli i capelli. Mormora qualcosa in risposta, e sento i suoi denti mordermi la pelle, il dolore aumenta lentamente. Mi rendo conto che è inutile liberarmi, e mentirei, se dicessi che, qualsiasi cosa stesse facendo, non mi piaccia. Tira la pelle dolorante, sento il sorriso sulle sue labbra, quando mi dimeno. Harry bacia il punto, prima di spostare le sue labbra e baciare la pelle sulla base del mio collo e sulle mie spalle, provocando dei brividi sulla mia schiena.
Sposta le sue dita sulle mie braccia, accarezzandole e sul suo volto compare un sorriso, quando mi bacia ancora una volta la spalla.
Sospiro per quella sensazione. Finalmente mi sentivo voluta da qualcuno, come se qualcuno avesse bisogno di me.
Rimango delusa quando si allontana, ma capisco il perché, quando entra Hannah. Harry mi fa l'occhiolino, e io tocco attentamente la pelle sensibile, sotto il suo sguardo.
E poi, se ne va.
Hannah arriccia il naso e annusa l'aria, prima di aprire il frigo.
"Qualcuno deve accendere una candela qui dentro, c'è puzza di ormoni."
Sobbalzo, quando premo gentilmente sul punto. Cosa aveva fatto? Non ho la più pallida idea di cosa sia successo, so solo che voglio che succeda di nuovo. Era questo il suo modo di chiedermi scusa? Dio, lo spero. Lo preferisco rispetto a delle scuse formali. Hannah morde una mela e mi lascia da sola, con i miei pensieri in cucina.
Corto, lo so. Ma lo stavamo aspettando ;)
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Troubled. [Italian]
FanfictionNon penso tu sappia chi sei veramente, finché non perdi te stessa. Non conosci il dolore, finché la persona per cui daresti la vita, toglie la sicura della granata, lasciandoti da sola in un campo di battaglia. Non conosci l'amore, finché la fonte d...