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Melanie.

Non presto molta attenzione alla classe che si riempie e mi infilo nel libro che non sembro riuscire a lasciar stare. Perché non posso essere come Alaska Young? Voglio dire, è naturale, spensierata, eppure così intelligente. Tengo il tappo dell'evidenziatore tra i denti, mentre evidenzio una citazione che mi interessa.

"Se ti avvicini ancora un po', rischi di entrare nel libro."

Un corpo si siede sulla sedia di fianco alla mia, facendomi sussultare per l'improvvisa intrusione. Un ragazzo sconosciuto mi sorride ampiamente e rimango spiazzata per quanto sia bello. "John Green? Sembra l'unico autore al mondo, dato che ha l'attenzione di tutte le teenager," mi prende in giro il ragazzo, e io faccio l'orecchio alla pagina, prima di metterlo da parte.

"In realtà, è l'unico autore di cui mi importi, è un peccato che una ragazza non possa leggere un libro senza essere considerata una fanatica."

Lo sconosciuto alza le mani in segno di resa e io gli sorrido. Mi guarda per un momento, prima di porgermi la mano.

"Dean Mitchell."

"Melanie Kerrey. Sei nuovo?" gli stringo la mano, prima di incrociare le braccia e appoggiarmi allo schienale della sedia.

"Sì. Sono di Brooklyn- se non lo avevi ancora capito," dice. Una luce rossa attira la mia attenzione, roteo gli occhi, quando un cameraman entra in classe. Fortunatamente sta seguendo Hannah. Si siede a un paio di banchi di distanza e osserva gli altri. "Cosa ci fanno qui quelle telecamere?"

"Non lo so, dev'essere un reality show," faccio finta di niente e spero che non faccia altre domande. Fortunatamente non ne fa.

"Allora, parlami di questo libro che ti piace così tanto. Ti ho visto evidenziare qualcosa, quindi dev' essere bello."

I suoi occhi sono così blu che potrei annegarci dentro.

Gli racconto della tragedia che è Alaska Young e le ultime parole famose e le citazioni, e gli dico quanto odi il fatto che 'Colpa delle stelle' è diventato famoso grazie al film, quando in realtà c'è un significato più profondo. Neanche per un secondo sembra che lo stia annoiando, anzi partecipa alla conversazione. Mi sto divertendo così tanto che non mi accorgo del persistente sguardo di Hannah su di me, mentre continuiamo a parlare d'altro. Gli chiedo cosa farà durante le vacanze e lui mi dice che rimarrà qua e andrà a pescare con suo padre.

La nostra conversazione viene interrotta quando le luci vengono spente e la voce del signor Ray rimbomba nella classe. Ci informa che guarderemo un video per il 'grande scopo educativo' che ha (ogni tanto lo fa, quando non ha voglia di parlare ad un gruppo di studenti che non lo ascoltano e si divertono ad incidere l'anatomia maschile sui banchi).

Dopo un po', perdo interesse al vedere la divisione cellulare e faccio una smorfia ogni volta che sento un "Anche io!" proveniente da ragazzi del primo anno, durante scene alle quali non c'è nessun collegamento. Per esempio, una molecola passa lo schermo e non ci vuole molto, prima che un altro grida, "Sono praticamente io la mattina!"

"Scommetto che hanno letto 'Colpa delle stelle'," mi sussurra Dean all'orecchio. Sbuffo e lo colpisco sul braccio, mentre lui ride.

***

Tiro un sospiro di sollievo, quando la campanella suona e possiamo lasciare la classe.

"Hey, Melanie, aspetta."

Dean corre verso di me, mentre cammino verso il mio armadietto.

"Cosa c'è?" sposto i miei libri su un solo braccio e rifiuto la sua offerta di portarmeli, mentre immetto la combinazione.

"Sai, visto che sono nuovo, potresti farmi vedere il posto?" il mio battito accelera e io provo a rimanere calma.

"Beh, voglio dire, non c'è molto da vedere, visto che non c'è niente da fare qui." Il suo sorriso si spegne e mi pento immediatamente di quello che ho detto. "Ma, potrebbe essere divertente," provo a migliorare la situazione.

Ci scambiamo i numeri di telefono, prima di andare in due direzioni diverse.

È successo veramente? Di solito sono così imbarazzante e patetica, quando parlo con dei ragazzi. Una volta, quando ero più piccola, Abbey ha pensato fosse una bella idea farmi uscire con un ragazzo che conosceva. Il suo nome era Drake ed era carino. Mi ricordo di come se ne è andato con un'altra ragazza e di come mi ha lasciato arrabbiata per tutta la sera. Ma purtroppo, quando mi ha prestato attenzione, mi è venuto il panico e sono scappata. Gli ho detto che il mio passaggio era arrivato e l'ho lasciato da solo.

In altre parole, sono un completo fallimento, quando si tratta di parlare con un ragazzo.

Il sorriso non lascia il mio volto, mentre esco da scuola, e trovo Hannah e Harry, aspettarmi impazientemente.

"Finalmente, ti ci è voluto tanto. La tua lentezza sta facendo diminuire il mio tempo per dormire," borbotta Harry e sbadiglia, spostando la sua borsa.

"Beh, a differenza tua, stavo parlando con un nuovo amico," rispondo, aprendo la porta e saltando dentro la spazzatura con le ruote.

Phyllis scatta fuori dal parcheggio, e mi ricordo che devo cambiare i freni, così non devo preoccuparmi ogni volta di andare a sbattere contro un'altra macchina, ogni volta che succede.

"Era il ragazzo con cui stavi parlando durante scienze?" chiede Hannah alzando lo sguardo dal suo cellulare.

"Ragazzo? Quale ragazzo?"

"Oh, Harry, te lo sei perso! Era così carino e stava sbavando dietro alla nostra cara Melanie," dice con un sorrido. Lui rotea gli occhi e cambia la stazione radio. "E quindi? Apparentemente sono gay, quindi perché dovrebbe importarmi?" mi guarda, non divertito e io rido al ricordo.

Ma per qualche ragione, sapevo che gli importava, e ne rimasi orgogliosa.



Che bello Cercando Alaska *-*

Troubled. [Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora