Melanie.
Delle grandi mani si posano sui miei fianchi, attirandomi in una stretta forte. Il desiderio che ho provato dal momento in cui l'ho visto per la prima volta si amplifica, quando le sue labbra si fondono con le mie. Harry inspira profondamente, mentre io afferro i suoi capelli, avvicinandolo. Il suo sapore è migliore di quanto potessi immaginare.
Mi chiedo cosa fare; non ho mai baciato un ragazzo prima. Mi faccio prendere dal panico per un secondo, e Harry si ferma improvvisamente, sentendo la mia confusione.
"Cosa c'è?" dice, quando le nostre labbra si separano. Faccio un respiro profondo, già sentendo la mancanza della sua bocca sulla mia.
"Non so cosa fare," mormoro e distolgo lo sguardo.
"Baciami e non ci pensare. Spegni il cervello e fai quello che ti senti," sussurra e abbassa la testa per baciare il livido che aveva lasciato sul mio collo un paio di giorni fa. Rabbrividisco e chiudo gli occhi per la sensazione.
Spegni il cervello.
Tutti i pensieri negativi che mi passano per la mente: i miei genitori che possono entrare da un momento all'altro, Dean, quello che sarebbe successo dopo e la tempesta che è Harry Styles... li blocco e spingo le idee che mi tormentano in un angolo remoto della mia mente.
Fai quello che ti senti.
Le mie mani afferrano il suo volto, attirandolo a me. I suoi bellissimi occhi verdi si aprono, le sue guance arrossate e le labbra leggermente gonfie mi chiamano.
Bacialo.
Spingo le mie labbra sulle sue senza pensarci oltre. Sento ogni movimento che fa Harry, mentre mi bacia. Il metallo freddo del suo piercing è in contrasto con l'aria calda che si muove tra noi due, mentre la sua lingua apre la mia bocca. Le sue dita si stringono sui miei fianchi, prima di passare sulla mia schiena, scendendo sul mio fondoschiena e poi sulle mie cosce.
Harry mi prende in braccio, facendomi circondare il suo bacino con le gambe, nel frattempo provo a tenere il ritmo del suo bacio disperato. Si muove in avanti, subito dopo sento una superficie dura a contatto con la mia schiena.
"Melanie," sussurra. Qualcosa cade per terra, per la nostra foga, e mi rendo conto di essere sdraiata sulla mia scrivania. "Voglio farti mia... qui," mormora Harry, le sue parole escono dalla sua bocca per entrare nella mia. "Ora," finisce e il mio battito aumenta istantaneamente. Appoggio le mie mani contro il suo petto, che si muove velocemente su e giù.
È tutto così bello. È così giusto.
Sembra che il bacio si approfondisca sempre di più, con ogni secondo che passa. So, per via dello shock che mi percorre il corpo, che si tratta di più di una semplice attrazione fisica. Harry mi fa sentire qualcosa.
Mi fa sentire viva.
Il mio corpo sembra bruciare, comincio a desiderare di più di un semplice bacio. Tutto intorno a me è sfocato, e posso solo sentire la presenza di Harry di fronte a me. Rigiro e afferro i suoi riccioli per la frustrazione, e per la prima volta nella mia vita, sono tentata di andare contro i miei valori morali.
Per mia frustrazione, dei colpi arrivano dal piano di sotto, seguiti dal suono del campanello. Si allontana con riluttanza e apre gli occhi. Sono più scuri, ma non duri come quelli a cui mi sono abituata. Gli occhi di Harry si sono trasformati in una tonalità scura ma allo stesso tempo cristallina di verde, e le sue labbra rosee stanno benissimo con quel colore.
È così incredibilmente bello.
"Sei così incredibile." La sua voce si è abbassata di un tono, e posso solo immaginare come sia la mia. Un sorriso genuino si apre sul suo volto, e io mi sciolgo ancora una volta. I suoi occhi si spostano dalle mie labbra ai miei occhi, prima di baciarmi un'ultima volta. Sento il sapore della sua bocca, mentre si allontana e mi porge la mano. Harry mi aiuta a scendere dalla scrivania, proprio mentre il campanello risuona per la casa.
"Arrivo!" grido e svogliatamente lo lascio in camera mia. Scendendo le scale due alla volta, corro per aprire la porta.
Rimango sorpresa dalla quantità di persone sulla porta. Mi ero aspettata i miei genitori di ritorno dal supermercato, invece mi ritrovo la famiglia di mio padre che mi sorride con tutti i loro averi in mano.
C'è silenzio per circa due secondi, prima che mi ritrovi ricoperta di abbracci, baci e "buon natale".
"Diventi più bella ogni volta che ti vedo!" mi dice mia zia Jane, pizzicandomi le guance. Mi sorpassa con la sua valigia, raggiungendo il salotto. Suo marito, Dave, la segue, salutandomi con un sorriso e superandomi.
"Melanie!" sento una piccola voce, mentre qualcosa si attacca alle mie gambe. Abbasso lo sguardo e sorrido alla bambina che abbraccia le mie gambe e le mie labbra si aprono in un sorriso.
"Maggie!" esclamo, mimando la sua felicità. Mi abbasso, la prendo in braccio e la stringo in un abbraccio. "Guarda come sei cresciuta! Ne hai mangiate tante di crocchette di pollo a forma di dinosauro eh?" ammicco e lei ride. Maggie è probabilmente la mia persona preferita. È una di quei bambini che ti fanno sorridere sempre. Il mio sguardo si sposta su una figura alta, in piedi di fronte a noi.
"Gabby." Sorrido e appoggio Maggie per terra, mentre mia cugina, Gabriella, si avvicina. Mi abbraccia e mi stringe forte, prima di allontanarsi e appoggiare le sue mani sulle mie spalle. I suoi lineamenti sono così simili ai miei, ora che siamo cresciute. Siamo sempre state vicine, ma da quando la sua famiglia si è trasferita, ci siamo separate. Col tempo però, il nostro rapporto è ritornato lo stesso. Oltre ad Abbey, Gabriella è una delle poche persone a cui sono veramente legata.
"Mi sei mancata così tanto," dice, ridendo.
"Mi sei mancata anche tu," rispondo. Durante l'ora successiva li aiuto a sistemarsi e mi raccontano quello che è successo negli ultimi anni. Racconto loro della scuola e rido, quando chiedono se ho 'qualcuno di speciale' nella mia vita.
"In realtà..." mi fermo e mi mordo il labbro, sorridendo a Jane. Mia zia sobbalza per lo shock e congiunge le mani, sorridendo. "Il suo nome è D-"
Vengo interrotta quando la porta della cucina si apre, facendoci girare tutti la testa. Le espressioni felici della mia famiglia si trasformano, mentre l'aria della stanza viene risucchiata dalla presenza del ragazzo tatuato. Lui si ferma e osserva noi, seduti al tavolo. Esita per lo shock, prima di parlare.
"Ciao, sono Harry."
Scusate il ritardo, come al solito!!
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Troubled. [Italian]
FanfictionNon penso tu sappia chi sei veramente, finché non perdi te stessa. Non conosci il dolore, finché la persona per cui daresti la vita, toglie la sicura della granata, lasciandoti da sola in un campo di battaglia. Non conosci l'amore, finché la fonte d...